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Friday, June 29, 2012

Anti-Grillo vince 2 a 1

Tanti insulti con cui la gente comune è stata ispirata in vista del magico rientro (anche come ben noto ministro dell'Economia) della coppia (B)unga-(B)unga. Tanti insulti feroci a cui la gente comune è stata piegata e persuasa usando gli stessi metodi usati per vendere gli inutili e costosi giocattoli della telefonia mobile.
Troppi insulti provocati ad arte per riguadagnare un posto ai sindacati, ormai finiti, che cercano di resuscitare provocando un facile l'isterismo anti-Fornero.
Pochi si sono accorti di aver invertito il senso di marcia dalle manifestazioni contro il razzismo e nazionalismo all'aggressione contro un governo che aveva come bandiera l'europa degli europei.
Troppo stupido.

Questo parlamento non tocchi la costituzione


Quale democrazia da un parlamento senza dignità che si è fatto una legge che viola il concetto di democrazia con premi di maggioranza  e con leggi definite senza pudore "porcellum", con parlamentari che irridono ai cittadini vendendosi al migliore offerente, con persone corrotte a livello morale che scavalcano la legge grazie a cavilli legali pagati miliardi, che hanno fatto scempio dei soldi dei cittadini e ad ogni inchiesta risultano legati nella disonestà come ciliege su un ramo?  RIPRISTINIAMO LA COSTITUZIONE ITALIANA ANNULLIAMO GLI ABUSI DI QUESTO PARLAMENTO.

Thursday, June 28, 2012

Il posto di lavoro non è un diritto

Chi ancora conserva un minimo di indipendenza e di capacità di considerare le cose oggettivamente non può non essere preoccupato nel vedere gli italiani portati in piazza a urlare la magica frase "chi non salta la Fornero è" che di per se da una misura di quale livello di razionalità è stata raggiunta dal popolo dei megafoni.
Se "il lavoro è un diritto" fosse inteso come posto di lavoro allora ci deve essere qualcuno che deve poterlo pagare e quindi ci dovrebbe essere una classe di cittadini Italiani che ha il dovere di pagare i altri cittadini Italiani offrendo coercitivamente posti di lavoro. Ovviamente questo non esiste e non puo esistere, la costituzione parla in termini di parita di diritti in tema molto piu generale. E allora come si puo dire che il posto di lavoro è un diritto? e a chi si dovrebbe chiedere?

Tuesday, June 26, 2012

Più potente dell’Opus Dei, più efficiente della massoneria, più«connessa» di Confndustria. È Comunione e liberazione, la lobby del terzo millennio, un network di potere che sta conquistando crescenti posizioni in Italia e all’estero.

Francamente non so quanto tutto questo possa durare ancora. In questa cosa c'è molto di piu di una lotta politica o di una questione di lavoro o di affari. In questa cosa si vede chiaramente la violenza delle coscienze. In questa cosa c'è la sopraffazione profonda che costringe intere generazioni a piegarsi e a cedere a ciò che nella propria coscienza si riconosce come sbagliato. Io credo che questo è l'aspetto orribile della faccenda, la porta attraverso cui si fa passare per onesto ciò che non lo è, si fa passare per dedizione al proprio ideale quello che invece è solo corruzione intellettuale. L'espansione, simile al contagio di una nuova malattia si propaga, e sembra che niente e nessuno sia piu capace di fermarla. Davvero ho molta pena per quelli che presi dall'ingranaggio ne sono diventati schiavi


http://issuu.com/Chiarelettere/docs/la_lobby_di_dio_sito_ok/1



Monday, June 25, 2012

KEYWORDS: Compagnia delle Opere, Formigoni, sperimentazioni


Ripensando a quanto già accaduto al S.Rita non si puo non sentire un brivido pensando a quali sperimentazioni erano sottoposti i malati della Regione Lombardia:

"SCARPONI:E...?  CASA:Il figlio è incazzato come una bestia ah!   Perchè praticamente ha visto l’evoluzione della...  della cosa e e per quale motivo sembra che sia   cosciente per quale motivo il padre se ne andato   in arresto. Vabè...  SCARPONI:E va bene e quanti anni ha?  CASA:E’ anziano sugli ottanta anni, ottanta e passa anni ha fatto la campagna di Russia   quest’uomo...  SCARPONI:Ho capito ma secondo te, tutti devono vivere centovent’anni?  CASA:No assolutamente no...  SCARPONI:E allora..."
http://www.saveriotommasi.it/blog/intercettazioni/doc/intercettazioni%2013.pdf


Finanziamenti di milioni di euro per la sperimentazioni di macchinari
14 Jun 2012 - Finanziamenti di milioni di euro per la sperimentazioni di macchinari ...vero deus ex machina dell'amministrazione Formigoni, era il tramite tra Piero Daccò e il... rapporti privilegiati con i vertici della Compagnia delle Opere e delle aziende ... 
13:18 - gio, 14/06 Finanziamenti di milioni di euro per la ...

www.liberoquotidiano.it/.../articolo.jsp?id... - Cached - Translate this page
14 Jun 2012 - Finanziamenti di milioni di euro per la sperimentazioni di macchinari ...vero deus ex machina dell'amministrazione Formigoni, era il tramite tra Piero Daccò e il... rapporti privilegiati con i vertici della Compagnia delle Opere e delle aziende ...

Carlo Lucchina - Notizie in Liquida
www.liquida.it/carlo-lucchina/ - Cached - Translate this page
5 days ago - Anche se il presidente della Regione, l'immarcescibile Formigoni, non vuole ... Rapporti privilegiati con la Compagnia delle Opere, è il "deus ex machina" ...di Milano sulle sperimentazioni cliniche che sta facendo tremare la sanità lombarda.

Il vaso di Pandora - Blog - L'espresso
15 Jun 2012 - ... come gli pareva, per favorire le imprese legate alla Compagnia delle Opere. ... Con Daccò in galera, Formigoni che si tuffa dagli yacht, Fondazione Maugeri in ..... Poi ci sono stati Verdun, Hiroshima, le sperimentazioni nei lager, eccetera, ... 

Legislazione sociale e sanitaria della Regione Lombardia ...
12 Jun 2012 - Linee guida per l'attivazione di sperimentazioni nell'ambito delle politiche di welfare ... Direi che è perfetto per il cosiddetto “modello lombardo - Formigoni” e i fatti .... operativo della Compagnia delle opere e dei loro lacchè che girano in Suv ...

LOMBARDIA « POLITICA DEI SERVIZI SOCIALI
5 days ago - Per questo dico che quella di Formigoni è una crisi tutta politica, solo aggravata dal ..... guida per l'attivazione di sperimentazioni nell'ambito delle politiche di welfare. ..... Le attività imprenditoriali sono coordinate dalla Compagnia delle Opere,...

REGIONI ITALIANE « POLITICA DEI SERVIZI SOCIALI
5 days ago - Per questo dico che quella di Formigoni è una crisi tutta politica, solo aggravata dal ..... guida per l'attivazione di sperimentazioni nell'ambito delle politiche di welfare. ..... Le attività imprenditoriali sono coordinate dalla Compagnia delle Opere,...

Sorgente: GOOGLE

Friday, June 15, 2012

l'italiano, è un eterno Alberto Sordi: furbino, autolesionista, disonesto, cinico, evasore.

Premessa:
Gli italiani?Abulici, infingardi e da educare alla democrazia - PRIMO PIANO - Milano Finanza Interactive Edition
Tranne rare eccezioni, praticamente soltanto i politici e gli intellettuali «de sinistra», gli italiani sono imperfetti ed è meglio non fidarsene. Secondo Pier Luigi Bersani, che ne discorreva l'altra sera a Ballarò, non puoi dire a un italiano che ci vogliono «meno regole», come fa il governo col suo piano-casa: dagli un dito e lui, l'italiano, ti prenderà prima la mano, dopo il braccio e poi chissà. Questa è l'Italia, ragazzi, via. Più regole, ci vogliono, con gli italiani. Leggi severe, e gli occhi dell'amministrazione pubblica puntati sempre addosso. Altro che «autocertificazione», come si vorrebbe adesso, anche in fatto di case da allungare e allargare. Soltanto un boccalone può credere a un italiano che si «autocertifica» il diritto a sopraelevarsi l'abitazione. Quello, l'italiano, è un eterno Alberto Sordi: furbino, autolesionista, disonesto, cinico, evasore. Ma basterà educarlo al civismo? No, non basta: oltre che al civismo, bisogna educarlo, anzi rieducarlo, anche alla democrazia. A questo pensa, dal 22 al 26 aprile, la Biennale Democrazia di Torino. Mai sentita? Male. Presieduta, tra gli altri, dall'ex presidente della Corte costituzionale Gustavo Zagrebelsky, la Biennale Democrazia provvederà a chiarire che da noi «la democrazia è in affanno», come leggiamo sull'«Espresso». Che fare per guarirla? «Pedagogia», è la risposta di Zagrebelsky al suo intervistatore (all'incirca la stessa risposta che hanno sempre dato, praticamente a qualsiasi domanda gli venisse rivolta, i teorici dello Stato etico, da Hegel in avanti). Si deve sapere, infatti, che la democrazia, «un regime difficile, quasi contronatura», non può essere lasciata alla «spontaneità», minacciata com'è da troppe insidie, che poi, stringi stringi, si riducono a una: «il capitale finanziario globalizzato», «il potere oligarchico». In Italia, poi, essendo gli italiani avidi e egoisti, la democrazia non ha quasi speranze, specie da quando da noi nessuno presta più orecchio al contributo che l'intellighenzia («da Gobetti a Gramsci», che erano poi due famosi ammiratori della Rivoluzione d'ottobre, il secondo addirittura fondatore del Partito comunista italiano) ha dato alla democrazia e al liberalismo. Non sembra uno spettacolo anni sessanta di Carmelo Bene? Noi ce stiamo qui, in platea, e la meglio intellighenzia là sul palco dei talk show e delle Biennali ci bombarda di torsoli di cavolo, mozziconi di sigaretta, semi d'anguria e sputi. Negli anni sessanta l'avanguardia teatrale svillaneggiava il suo pubblico perchè meschino e perbenista. Adesso l'Intellighenzia e il suo braccio armato, la Casta progressista, trattano tutti gli italiani (esclusi loro) come meritano: da abulici infingardi. Non siamo degni della democrazia. Questa «vede i cittadini come capaci d'agire da sé», spiega Zagrebelsky, mentre «la demagogia», che l'italiano alimenta col suo voto irresponsabile, «vuole invece il popolo agito» (bella parola, convenitene). Com'era più bello quando mezzo paese tifava per la Rivoluzione d'ottobre e tutti (come Bersani nei fotocolor dell'adunata Cgil di sabato scorso) andavano sottobraccio con dei veri democratici in maglietta rossa ingentilita da un bel ritratto di Che Guevara!
Tutto questo  risulta da un aricolo di  Diego Gabutti Milano Finanza Numero 084  pag. 8 del 9/4/2009.
Quello su cui vorrei attirare l'attenzione però è un aspetto della personalità Italiana che secondo me sta diventando sempre piu accentuato nella grave situazione attuale. Il  comportamento non reattivo, abulico che sembra essre diventato il piu diffuso comportamento degli Italiani quando gli viene chiesto di eprimersi, di dire cosa pensano, di vivere una vita comunitaria piu intensa.
On line vedo tutti voler agire indipendendemente ognuno inventandosi una sua via privata a cui poi puntualmente corrisponde una scarsissima adesione.
Quali sono le ragioni di questo? Come bisogna agire per fare in modo che ci sia una risposta attiva, dove si risponda con apprezzamento o no ma senza il rifiuto del dialogo senza il disinteresse, senza il silenzio egoista,

Wednesday, June 13, 2012

Italiani hanno perso lucidità, ora hanno troppa voglia di forca

Italiani hanno perso lucidità, ora hanno troppa voglia di forca
Quando si perde la capacità di distinguere tra il male e il rimedio allora c'è davvero di che preoccuparsi

L'italia dei falsi ciechi non ci sta ad avere una ministra che ci vede

L'italia dei falsi ciechi non ci sta ad avere una ministra che ci vede

Monday, June 11, 2012

Julian Assange - no U.S. extradition!


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DIARIO SUI ROBOT DI FUKUSHIMA – Roberto Vacca, 10 Giugno 2012.


Allego un estratto che ho preso dai diari di un responsabile dei robot
usati a Fukushina dopo il disastro. Il diario è stato ritirato da Web da
qualche mese.
È una lettura drammatica.
Avevo reperito il diario in rete già molti mesi fa e, a quel tempo, avevo
proposto di scrivere un articolo a vari giornali (IlSole24Ore, La Stampa, Il
Mattino) - ma non lo ritennero interessante.
Purtroppo questo documento è sempre attuale - ma i mezzi di comunicazione di
massa continuano a pubblicare altre cose, concentrandosi spesso su
dibattiti di parole, su eventi volatili e su persone note ma non molto
interessanti.
Mi scuso del ritardo con cui lo diffondo. Credo di aver fatto bene a
diffondere i miei scritti mandandoli direttamente agli amici.
Best
Roberto 

DIARIO SUI ROBOT DI FUKUSHIMA – Roberto Vacca, 10 Giugno 2012.
A monte del disastro della centrale nucleare di Fukushima dell’11 Marzo 2011, erano mancate difese adeguate. La rete elettrica giapponese era divisa in due parti a frequenze diverse (50 Hz e 60Hz) fra le quali un convertitore di frequenza poteva (e può) trasmettere solo l’uno per cento della potenza generata. La scelta della località della centrale era stata disastrosa: pericolo di tsunami di 40 metri un paio di volte al secolo e difese contro il mare del tutto inadeguate. Avvenuto il disastro, i tecnici non potevano entrare nelle centrali per non subire gli effetti di radiazioni nucleari pericolose. Si poteva rimediare facendo entrare nei fabbricati robot radiocomandati muniti di telecamere. Quelli giapponesi, però, avevano telecamere inadatte a funzionare in presenza di radiazioni.
Una settimana dopo il maremoto, il costruttore americano iRobot mise gratuitamente a disposizione due piccoli robot Packbot e due più grandi robot Warrior 710 muniti anche di braccia meccaniche per rimuovere detriti e rottami e manipolare oggetti. I tecnici giapponesi dovettero essere addestrati a usarli. L’impiego pratico potè iniziare solo un mese dopo il disastro. I robot erano muniti di 5 telecamere di cui una a raggi infrarossi, di un dosimetro, un analizzatore di particelle e uno dei tassi di ossigeno, idrogeno e gas organici. Ogni robot ha un ricevitore GPS in modo che la sua posizione viene determinata esattamente quando è all’esterno. Dentro i fabbricati, la posizione viene calcolata o stimata dalle immagini delle telecamere.
Le difficoltà incontrate erano documentate (tra aprile e luglio 2011) dal diario di un operatore giapponese, noto solo con le sue iniziali S.H. I diari erano intitolati “Dico tutto quel che voglio”. Le note di S.H. sono state scaricate da Web (prima che fossero cancellate) da un redattore del mensile SPECTRUM dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers [e.guizzo@ieee.org].. Ne risultano situazioni gravi e critiche. S.H. racconta che dopo una lunga operazione in cui aveva dovuto avvicinarsi molto al robot (data la scarsa portata della connessione radio) l’allarme del dosimetro che misurava il livello di radiazioni che aveva assorbito cominciò a suonare. Il suo supervisore gli disse che il dosimetro era difettoso e che continuasse a lavorare.
I robot americani con telecamera entrarono nel fabbricato della centrale N°1 il 3 giugno (84 giorni dopo il terremoto).
Due diverse aziende, sotto contratto con la TEPCO (Tokyo Electric Power Company, proprietaria della centrale) gestivano un robot ciascuna. A metà maggio S.H. riferisce: “Continuiamo l’addestramento. È disagevole manovrare i robot attraverso le porte doppie, sui pianerottoli e poi farli salire ai piani superiori mandandoli in retromarcia. Lo stress di nopi operatorio è notevole.”
“Il 19 maggio la Prefettura di Fukushima ordina di interrompere le operazioni. Il morale degli operatori è a zero. Ci occupiamo con qualche lavoro di manutenzione non urgenti e ci accorgiamo che i robot presentano già segni di usura, sebbene siano robusti modelli militari.”
“30 Maggio – stamattina ho trovato il bagno occupato da uno sconosciuto ubriaco che si era addormentato per terra.”
31 maggio – Tre operatori hanno completato l’addestramento con i robot. Principalmente hanno imparato a farli andare su e giù per le scale. Se c’è bisogno di noi potremo andare a fare il nostro lavoro ovunque nel mondo.
“1 Giugno – ho letto le dichiarazioni ufficiali del governo. Mi pare che sottovalutino la gravità della situazione.”
“3 Giugno – I robot sono entrati nel reattore N°1. Abbiamo usato telecamere e controllo radio. Il livello delle radiazioni è di 60 milliSievert/ora, ma ho trovato un punto caldo in cui raggiungeva 4 Sievert/ora.”  I cingoli dei robot slittano  sui pavimenti e incontrano difficoltà con gli ammassi di detriti.
“15 Giugno – Usiamo Ethernet per le comunicazioni e abbiamo collegato un cavo per LAN (Local Area Network). Il robot ne ha steso 45 metri. Poi ci siamo fermati perché il cavo non ha un riavvolgitore automatico
“16 Giugno – comincio a usare i robot grandi Warrior che possono sollevare anche 250 kg.”
“19 giugno – molti operatori dovevano avere un giorno di riposo o sottoporsi a test medici, ma un funzionario governativo ha deciso che non c’era tempo per queste cose e che dovevano avere un altro giorno di addestramento.
“20 giugno – problemi con la stabilità dei robot Warrior: l’aderenza è diversa nel cingolo destro e in quello sinistro, occorre molta cura perché sulle scale non ruotino su se stessi
“23 giugno – usiamo i PackBot in un’area ove è alto il livello delle radiazioni. Un primo robot trasmette i segnali via radio al secondo che è connesso con noi via Ethernet. Il cavo Ethernet è segnalato con coni bianchi e rossi, ma la direzione ha mandato un camion da 4 tonnellate che ha rimosso i coni ed è passato varie volte  sul cavo  che per fortuna non si è rotto – se si fosse rotto i due robot sarebbero rimasti inutilizzati nell’area ad alte radiazioni.
Solo dopo il 23 Giugno arrivarono alcuni moderni robot giapponesi Quince. Erano modelli in cui i circuiti integrati erano vulnerabili alle radiazioni e avevano dovuto essere schermati opportunamente. Nell’ottobre 2011 uno di questi tranciò il proprio cavo e dovette essere abbandonato. I Quince, come i Warrior, sono progettati per uso in caso di disastri, ma nessuno di questi è adatto a trasportare feriti o disabilitati.
“3 luglio 2011 – i Packbot hanno misurato le radiazioni al primo piano del reattore N°3 che era stato decontaminato ieri dai robot Warrior. I livelli di radiazione sono diminuiti del 10%. In alcuni punti il livello è di 80 Sv/h.

Come si vede, la preparazione all’emergenza era inadeguata a Fukushima. La Gestione Totale della Qualità (Total Quality Management) avrebbe dovuto imporre la presenza di apparati e strumenti adatti a funzionare in condizioni estreme (alte radiazioni) e di personale già addestrato.
Sul lungo termine, le strategie energetiche e i problemi di sicurezza non si risolvono con discorsi (anche se “paiono assai fondati”), né su principi ideologici, né su astratti principi di precauzione. Dobbiamo analizzare i fatti, studiare, addestrare tecnici eccellenti, finanziare ricerca e scuole avanzate.

Saturday, June 9, 2012

Questo titolo è Anonymous

Questo il link all'unica intervista mai rilasciata in Italia:
http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/289193/trincia-anonymous.html

Forse sono dei criminali o sono agenti della polizia di stato, sono idealisti o anarchici, bad blok o del popolo viola possono essere chiunque e sarebbe sbagliato pensare che si possono arrestare perche il vero problema è che loro rappresentano il continuo gap tra istituzioni e tecnologia, un gap enorme che mette chi è in grado di usarla di godere di una potenza illimitata.
Il problema è anche che la criminalità e poteri degli stati possono prima o poi capirlo e usare ( e giò lo stanno facendo) della stessa potenza.
Forse sono i nostri salvatori o forse son solo ragazzini in preda ad attacchi convulsivi certo è questo il futuro con cui istituzioni e politica dovranno misurarsi, vedi il successo dei pirati in Germania.

Friday, June 8, 2012

No country is safe from 'Flame' super-virus attack

'No country is safe from 'Flame' super-virus attack' - Kaspersky Labs | Information, Gadgets, Mobile Phones News & Reviews | thetelegraph.com.au
'No country is safe from 'Flame' super-virus attack' - Kaspersky Labs | Information, Gadgets, Mobile Phones News & Reviews | thetelegraph.com.au
'No country is safe from 'Flame' super-virus attack' - Kaspersky Labs By staff writers news.com.au May 29, 2012 8:26am Increase Text Size Decrease Text Size Print Email Share Eugene Kaspersky talked cyber fears at the CeBit technology expo in Sydney, recently Picture: Charles Brewer Kaspersky Labs discovers 'Flame' super-virus Infecting government computers for five years The most malevolent of all known viruses to date A POWERFUL new virus has been uncovered which has been sabotaging government systems for at least five years in the Middle East. The "Flame" program is claimed to be at least 20 times more powerful than any previously known cyberwarfare programs. That includes the infamous Stuxnet which attacked Iran’s nuclear program in 2010, causing centrifuges in its new uranium enrichment facility at Bushehr to fail just weeks before it was due to start up. Stuxnet and its successor, Duqu, have been fingered as viruses so powerful they could only have been created by a state. Flame was discovered by security company Kaspersky, which claims it has been mining Middle East government systems since at least 2010. Radioactive fish found 10,000km from Japan Speaking in Sydney last week,  Kaspersky CEO Eugene Kaspersky said cyber weapons can cause as much real damage as conventional attacks and there is nothing technology can do to save us.

Warning : Fake post on Linkedin ask your password not do it


This post around on Linkedin  :
=======================
"6.5 million encrypted LinkedIn passwords have leaked: Change Your LinkedIn Password Right Now!
6.5 million encrypted LinkedIn passwords have leaked: Change Your LinkedIn Password Right Now!
!! IMPORTANT & URGENT !!!
Change Your LinkedIn Password Right Now!
6.5 million encrypted LinkedIn passwords have leaked, reports Norwegian IT site Dagens IT (found via The Next Web).
 [link removed]
10 hours ago"
=====================
Following this post you will be in this website:
[link removed]
"
We have some bad news. 6.5 million LinkedIn passwords (unsalted SHA-1 hashes) were allegedly leaked, and many of those have already been cracked. (See Chris's post for more info.) Some of us were victims, and we want to help you find out if you are a victim, too.

Just provide your password (which we hash with JavaScript; view source to verify) or a SHA-1 hash of your password below, and we'll check."

NOT DO IT!!
============================================
This is a secure site to check your password

LinkedIn was hacked, confirmed by LinkedIn on 6/6/2012

LinkedIn has updated their blog indicating that there was a breach, and several LastPass staff members who used unique passwords for LinkedIn only, as well as numerous individuals not associated with LastPass, have confirmed that LinkedIn's database has indeed been hacked. 
If you have a LinkedIn account, we strongly suggest that you immediately:

https://lastpass.com/linkedin/

Wait a Minute, Why Is This Tool Safe?

You already changed your password right? You no longer use that old password anywhere else right? If not please make sure you do that first. The above tool asks you to enter your LinkedIn password, and then computes its SHA-1 hash and sends the result to LastPass.com to search the list of 6.5 million leaked password hashes. A hash is a mathematical function that is simple to perform in one direction, but very difficult to reverse. Meaning, the tool will convert your password into a series of characters in such a way that it will be very difficult to re-construct your original password. 

Only the hash of your password will be sent to LastPass.com's servers, not your actual password. This hash will not be stored or logged at all. Please view source the page if you're technically inclined. 

Note that if you used a simple password, such as one based on dictionary words, then it might be possible to reconstruct your original password. This is what all of the concern is about: the hashes of simple passwords can be easily reconstructed to reveal the original actual password. 








Visione catastrofista


Uno degli aspetti positivi della crisi è che sta mettendo il luce la verità cruda (solo su alcune aree). Gli Italiani visti alla luce della crisi perdono il loro aspetto bonario di buon senso e di buoni sentimenti che si erano costruiti faticosamente nel dopoguerra.
La gente di oggi si rivela permeata di desiderio di conquista senza scrupoli e senza morale pronta a dare appoggio a chi sventola la bandiera della ricchezza.
Non si puo fare a meno di avvertire nel complesso un rinnovato desiderio di rivalsa ( o di vendetta? )  che coglie tutte le occasioni per riemergere periodicamente. Anche i fischi a Monti e Napolitano danno una idea di come niente è cambiato dai tempi del fascismo: gli italiani vogliono quello che vogliono e non intendono sentire ragioni e votano per una visione della realta semplificata dall' imbanditore di turno rinunciando consapevolmente a qualsiasi pensiero critico.
Nessuno pare rendersi conto di come sia anomalo il fatto che non esiste una alternativa politica valida e che tutte le proposte sembrano sempre più coincidere con deliri che sanno di patologico.
Forse questo dipende dal fatto che siamo stati cosi bravi da riuscire a invalidare tutte le proposte disponibili mischiando senza pudore vero e falso.
Cosi nessuno crede piu in una nuova scuola che ritrovi nuovi valori autentici fuori dai singhiozzi programmati dei politici, fallita la riforma (rivoluzionaria?) del 68 e fallite tutte le successive vanificati tutti li sforzi e azzerati tutti i contenuti cosi che adesso non c'è più niente da provare che abbia conservato valore.
Ok questa è una visione assolutamente catastrofista cerchiamo quello che c'è di buono facciamolo crescere apriamoci alla speranza.

Thursday, June 7, 2012

Difendersi dal terremoto con linee di frattura programmate?

Chi costruisce aerei sa quanto le microfessure possano essere terribilmente pericolose: anche quelle più piccole invisibili ad occhio nudo possono portare alla distruzione di un aereo se non scoperte in tempo. Il motivo è che le microfessure creano nuove linee di concentrazione delle isostatiche ( le linee che determinano le direzioni secondo cui agiscono le forze) e queste concentrazioni di forze possono raggiungere intensità tali da rompere i materiali delle strutture coinvolte.
Tutti noi abbiamo esperienza con questi problemi per esempio dovendo tagliare un vetro ci basta fare una piccola incisione e poi il vetro si rompera lungo l'incisione senza propagare la frattura in altre direzioni ( tipico il ladro che fora un vetro di finestra).
E' possibile usare la stessa tecnica nel nelle zone a forte rischio sismico programmando le linee in cui si debbano creare le fratture del terreno ed evitando quindi che su queste linee si costruisca o comunque si facciano attivita che possano procare rischi per cose e persone? Ci sono stati studi su questa ipotesi?

E' ora di una Protezione Civile Intelligente


Dopo decenni di disastri che si ripetono le strutture di supporto Italiane non hanno ancora imparato a reagire con intelligenza agli eventi. Ogni volta si ricomincia da capo. Ogni volta ci vogliono 50 Telegiornali per capire cosa succede sulla base delle informazioni che vengono prodotte da giornalisti  che sanno tutto della politica o dell'attualità ma sono lontane da qualsiasi considerazione tecnica scientifica operativa relativa ai disastri. Ogni volta ci saranno magistrati  che dovranno cercare di orizzontarsi in campi che non sono loro familiari. Ogni volta ricomincia il circo delle illazioni, 1000 indagati per scoprire 10 anni dopo che non abbiamo che un pugno di mosche.
Perche invece non costruire team permanenti di tecnici, giornalisti, investigatori e magistrati che al momento del verificarsi di disastri vengano attività e possano fare il loro lavoro con competenza e specializzazione visto che potranno attingere alle esperienze precedenti?

Sunday, June 3, 2012

Rendiamo i parlamentari disonesti licenziabili a zero pensione

Rendiamo i parlamentari disonesti licenziabili a zero pensione

Sai perche la polizia italiana imbavaglia con nastro adesivo sulla bocca questi uomini?

Liquidata troppo in fretta senza alcuna giustificazione anche da Grillo e dai Grillini, da IDV e da Di Pietro per non parlare della sinistra troppo occupati a fare record. Liquidata dai giornali e dalle televisioni anche di denuncia come Rainews24 o La7
Julian Assange, una persona che ha il torto di aver voluto mostrare le vergogne delle stragi firmate USA corre il rischio di una condanna a morte.
Un bambino muore ogni 6 secondi in Africa. Di fame.
Di cosa ti sei interessato ultimamente?


UNICEF Italia

Julian Assange


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Saturday, June 2, 2012

Se gli Italiani stanno ancora cercando un nuovo duce, se abbaiano e mordono solo a comando e coperti dalla folla allora ce molto di piu del quotidiano di cui preoccuparci.

Se gli Italiani stanno ancora cercando un nuovo duce, se abbaiano e mordono solo a comando e coperti dalla folla allora ce molto di piu del quotidiano di cui preoccuparci.

Buona Festa della Repubblica 2012


Buona Festa della Repubblica 2012

I veri sciacalli del terremoto sono quelli che lo usano per sporche manovre politiche mascherate da solidarieta pronti a tornare a spargere sporcizia sul nostro paese. NON LASCIAMOLI FIATARE!


Friday, June 1, 2012

#Terremoto: Media Italiani Piangono e Vendono lasciando colpevolmente nel vago

Terremoto: Come centinaia di migliaia di tecnici Italiani il modo di progettare le strutture, costruirle, collaudarle, ecc. è completamente codificato in una precisa legge di poche decine di pagine. Quello che è conforme è legale quello che non è conforme no. Tutto il resto sono solo inutili chiacchiere volte a favorire la vendita dei media che da settimane piangono e vendono: 

Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 29 del 4 febbraio 2008 

I media italiani hanno una esperienza di oltre 50 anni di terremoti e dovrebbero aver smesso di vendere giri infiniti di parole volte a far crescere solo il dolore e l'irritazione di chi è stato colpito.

Wednesday, May 30, 2012

Ripubblico: B Plus Giocolegale Ltd, una società prima nota come Atlantis World

Ponzellini network - l’Espresso
A dispetto della dichiarata intenzione di puntare sulla piccola impresa, è poi interessante notare che, nel suo primo anno di attività, Ponzellini ha sostenuto le richieste di finanziamento di due colossi che hanno incontrato qualche difficoltà con i comitati tecnici, prima di essere esaminate dal consiglio d'amministrazione. La prima, stando a quanto ha potuto ricostruire "L'espresso", sarebbe arrivata dal baronetto inglese Rocco Forte, alle prese con i debiti per la costruzione del Verdura Resort di Sciacca, in Sicilia, e con la rinegoziazione dei prestiti che gli era stata richiesta da Banca Intesa - in una delle sue società italiane - e dalla Hbos - nella capogruppo britannica. Anche la seconda richiesta, per vie diverse, arrivava da Londra e riguardava la B Plus Giocolegale Ltd, una società prima nota come Atlantis World, dietro la quale ci sono interessi italiani quali la famiglia Corallo, una dinastia delle scommesse. Nello scorso ottobre la B Plus era impegnata a versare al Tesoro la prima metà dei 179 milioni necessari per installare nei bar e sale da gioco 11.953 terminali per le nuove videolotterie. E, nello stesso periodo, avrebbe bussato alla porta della Milano. Con una richiesta che, a ben vedere, non sembra granché rappresentativa della borghesia lombarda cara alla Lega.

Terremoto, governo ladro

C'è qualcosa di strano che negli anni ha trasformato il comportamento degli Italiani in particolare riguardo al fallimento delle aspettative. Gli Italiani sembrano aver perso la capacità di accorgersi che esiste un mondo che non e controllabile o trasformabile a volontà. Inoltre sembra che gli Italiani non si rendano conto conto che senza accettare un livello di rischio sarebbe impossibile vivere. 
Col tempo è entrato nella mentalità comune pensare che è attraverso una azione legale che si può constringere il mondo entro i nostri desideri, atteggiamento che determina una crescita esponenziale dei prodedimenti in corso. 
Qualsiasi cosa accade la gente sembra immediatamente guardarsi attorno per cercare a chi addebitare le colpe ma stranamente mai si accorge di includere se stessi.

Potrebbe sopravvivere in Italia una azienda che non usi illegalita e corruzione'?


Il motivo per cui in Italia la gente smette di cercare lavoro e  gli imprenditori smettono di lanciare nuovi progetti e di utilizzare finanziamenti risiede nella convinzione che gli italiani si sono fatti che dietro la maggior parte delle proposte si nasconde inevitabilmente una fregatura.
La competizione tra aziende è viziata dall'uso di illegalità che diventano il vero vantaggio competitivo. Chi non riesce ad usare un sufficiente livello di illegalità per poter competere con gli altri rischia di essere fuori mercato con le relative conseguenze.
L'illegalità in Italia è consentita da un sistema legale e giudiziario ambiguo dove niente è certo. La corruzione inoltre opera come vero strumento di marketing generalizzato ed esistono multinazionali della corruzione che operano senza alcun  riguardo alla legge come è facile verificare dal continuo e uniforme stillicidio di fatti giudiziari che costituiscono la punta dell'iceberg del problema.

Monday, May 28, 2012

USA - STATO DELLA CALIFORNIA - Introdotta la legge che autorizza la vendita diretta o indiretta di alimenti fatti in casa

Press Releases - Assemblymember Mike Gatto Representing the 43rd California Assembly District - AD43

Wednesday, April 18 2012 Assemblyman Mike Gatto’s California Homemade Food Act Clears First Committee Sacramento, CA – Assemblyman Mike Gatto’s (D- Los Angeles) Assembly Bill (AB) 1616, the California Homemade Food Act, earned its first legislative victory Tuesday with a unanimous vote of 15-0 in the Assembly Health Committee.  The Act would allow for the sale of certain homemade, non-potentially hazardous foods by creating a two-tier system of “cottage food operations” based upon the point of product distribution. The Assemblyman made a commitment to help small-scale entrepreneurs improve access to locally produced foods after his constituent, Mark Stambler, was shut down by the Los Angeles Department of Environmental Health last June for selling homemade breads baked in the brick oven in his home.  “This victory today in the Health Committee is substantial for artisan foodmakers like Mark,” said Gatto, “I am happy to see such broad support clearing the path for healthy homemade foods to be sold.” Under AB 1616, foods available for sale would include every-day items such as breads, tortillas, dry roasted nuts and legumes, granola, churros, jams, jellies and other fruit preserves, rice cakes and cookies.  If the producer chose to sell directly to the consumer, he or she would be required to register with the local health department and complete a food handler’s course.  If a producer chose to sell to a retail outlet, such as the neighborhood coffee shop, he or she would be subject to inspections by the local health department.  “During these tough times, removing the stifling red tape that surrounds these small neighborhood businesses is an important thing to do,” commented Gatto, “Creating a legal structure for the safe, in-home production of certain foods that respects the importance of public health is a sensible approach.” The legislation is consistent with recent changes in the laws of 32 other states.  Amendments were made to the bill after its introduction to be reflective of numerous conversations with local health directors, small and large-scale retail interests, and cultural and ethnic groups.  The bill has thus far received the support of a variety of organizations statewide, including the Los Angeles Bread Bakers, the Sustainable Economies Law Center, Proyecto Jardin, Whole Foods Market Northern California, the Central Coast Alliance for a Sustainable Economy, and the California Food and Justice Coalition. AB 1616 has been re-referred to the Assembly Committee on Appropriations where it will have its second committee hearing in the coming weeks. Mike Gatto is the Assistant Speaker Pro Tempore of the California State Assembly.  He represents the cities of Burbank, Glendale, and parts of Los Angeles, including Los Feliz, North Hollywood, Silver Lake, Toluca Lake, Valley Glen, and Van Nuys. Contact: Taylor Giroux (916) 319-2043

AB 1616 Assembly Bill - Status

CURRENT BILL STATUS MEASURE : A.B. No. 1616 AUTHOR(S) : Gatto (Coauthors: Huffman, Nestande, V. Manuel Pérez, and Wieckowski) (Coauthor: Senator DeSaulnier). TOPIC : Food safety: cottage food operations. HOUSE LOCATION : ASM +LAST AMENDED DATE : 05/03/2012 TYPE OF BILL : Active Non-Urgency Non-Appropriations Majority Vote Required State-Mandated Local Program Fiscal Non-Tax Levy LAST HIST. ACT. DATE: 05/25/2012 LAST HIST. ACTION : From committee: Do pass. (Ayes 12. Noes 5.) (May 25). Read second time. Ordered to third reading. FILE : ASM THIRD READING FILE DATE : 05/29/2012 ITEM : 154 COMM. LOCATION : ASM APPROPRIATIONS COMM. ACTION DATE : 05/25/2012 COMM. ACTION : Do pass. COMM. VOTE SUMMARY : Ayes: 12 Noes: 05 PASS TITLE : An act to amend Sections 109947, 110460, 111955, 113789, 114021, and 114023 of, to add Section 113758 to, and to add Chapter 11.5 (commencing with Section 114365) to Part 7 of Division 104 of, the Health and Safety Code, relating to food safety.

AB 1616 Assembly Bill - INTRODUCED

SEC. 5. Article 5 (commencing with Section 113400) is added to Chapter 11 of Part 6 of Division 104 of the Health and Safety Code, to read: Article 5. Cottage Food Operations 113400. This article shall be known, and may be cited, as the California Homemade Food Act. 113401. Unless the context otherwise requires, the meaning of terms used in this article, as applicable, shall be the same as the definitions found under the California Retail Food Code (Part 7 (commencing with Section 113700)). Additionally, for the purposes of this article, the following definitions apply: (a) "Adulterated" means either of the following: (1) Food that bears or contains any poisonous or deleterious substance that may render the food impure or injurious to health. (2) Food that is manufactured, prepared, or stored in a manner that deviates from a HACCP plan, as defined in Section 113801, so as to pose a discernable increase in risk. (b) "Cottage food operation" means a private home where cottage food products are prepared or packaged to be sold directly to consumers, including through the internet or mail order, and to in-state retail food facilities pursuant to this article. (c) "Cottage food products" means foods that are prepared for sale in the home kitchen of a person's primary private home and are not potentially hazardous food, as defined in Section 113871. Cottage food products include, but are not limited to, nonpotentially hazardous baked goods, jams, jellies, fruit butters, preserves, pickles with a pH level of 4.6 or below when measured at 75 degrees Fahrenheit, candy, granola, dry cereals, popcorns, nut mixes, dried fruit, chocolate covered nonperishable nuts and dried fruit, dry baking mixes, roasted coffees, dry teas, honey, and similar products specified in rules adopted by the department. (d) "Home kitchen" means a kitchen primarily intended for use by residents of a private home. It may contain one or more stoves or ovens, including a double oven, and shall be designed for residential use.

Bill Will Make it Legal to Sell Home-Cooked Fare – Mission Loc@l : News From San Francisco's Mission District

The California Homemade Food Act, AB 1616, may be a game-changer for entrepreneurs who want to cook in their kitchen and sell on the street. Vendors who make breads, nut mixes, fruit butters, preserves and other foods that don’t spoil at room temperature would be able to legally cook from home if the bill passes. The state assembly’s Health Committee amended the bill on April 10, and it will go back to the committee for a re-vote on April 17, said Pamela Davis, communications director for Assemblyman Mike Gatto, who authored the bill. So far there’s not a lot of opposition to the legislation, according to the sponsors, and it could be on the governor’s desk by August.

Saturday, May 26, 2012

L'industria del "senza glutine" ringrazia e per ogni bambino celiaco che nasce puo contare per tutta la vita su un consumatore schiavo che la rendera grande e ricca.

Troppe cose che sarebbero molto importanti sono poco pubblicizzate, forse per caso, forse perche i bambini obesi sono l'oro dell'industria delle diete, dei medici, e delle fabbriche di prodotti dietetici.
Ci sono delle situazioni mediche, che sarebbero di lievissima entità se prese in tempo e in maniera opportuna. Una di queste riguarda le intolleranze e in particolare l'intolleranza al Glutine ( Celiachia )
Questa sindrome, ereditaria e quindi proveniente da un particolare del DNA, non è una malattia ma consiste nella incapacita di digerire il glutine. Il problema è sempre piu presente nei bambini ma le soluzioni proposte sono spesso fonte di costi terribili e di sacrifici dei bambini costretti a rinunciare ad un numero enorme di cose.
L'industria del "senza glutine" ringrazia e per ogni bambino celiaco che nasce puo contare per tutta la vita su un consumatore schiavo che la rendera grande e ricca.
Ho il sospetto che tutto questo non sia proprio disinteressato e che probabilmente i medici e la medicina potrebbero sforzarsi un po di più per rendere le persone indipendenti e non schiave.
Ma questo non è tutto.
Chi soffre di questa sindrome se non trova un rimedio cresce di meno rimanendo di statura piu bassa.
I celiaci hanno un pancreas che non produce a sufficienza un enzima chiamato lipasi che digerisce i grassi e quindi tende a diventare piu sovrappeso.
Le raccomandazioni che vengono date a chi si trova a rischio di peso eccessivo sono sempre quelle di evitare i grassi come la peste e la gente va in giro con le tabelle per vedere come evitare grassi ovunque.
Invece il modo di evitare di accumulare grassi per un celiaco o comunque per chi si trova a non produrre lipasi a sufficienza è di assumere cibi che contengono lipasi.
Il problema però è che l'enzima lipasi si trova in genere associato a cibi che contengono grassi, animali (anche pesci) , vegetali, eccetera.
Chi quindi si trova a non disporre di una dose sufficiente di lipasi se ascolta i consigli dei dietologi evitera ogni grasso e la conseguenza sarà che assumerà sempre meno lipasi con aumento del peso perche la sua digestione sarà sempre meno efficiente per la disgestione dei grassi.
Quindi credo che chi si trova in questa situazione farebbe bene a ragioanare discriminare meglio cosa mangiare e cosa evitare.
Il consiglio generale è MANGIARE CIBI CRUDI ( la lipasi si disattiva a 40 gradi ) .
Certo ci sono problemi per eventuali cibi contaminati che è meglio non trascurare ma spesso le intolleranze alimentari sono provocate da una ipperreazione immunitaria dei globuli bianchi che in un organismo mai sottoposto a batteri finiscono per aggredire proteine innocenti come il glutine.
Il secondo consiglio è assumere lipasi che si trova in moltissimi prodotti di normale alimentazione.
La lipasi inoltre puo essre assunta come medicinale sotto forma si pasticche o polvere.
TUTTO QUESTO FATELO SOLO DOPO AVER CONSULTATO IL MEDICO DI FIDUCIA.

Bomba di Brindisi - istruzioni per confezionarla

Continuo a segnalare che per la costruzione di sistemi esplosivi basate su bombole di GAS con innesco a filo o wireless sono disponibili da anni dettagliate istruzioni su Youtube, ovviamente ometto link e keywords per trovarle per evitare di spianare la strada ad altri superidioti.
Su Youtube si vedono esperimenti di esplosione di bombole di gas fatte da ragazzi poco più che adolescenti quindi non condivido il continuo riferimenoi a ipotetici esperti di guerra elettronica o militari in genere.
La bomba di Brindisi sembra avere caratteri un po particolari per il fatto di utilizzare un innesco wireless piu rilevatore di prossimità. Il secondo dispositivo sembra indicare che l'attivazione dell'innesco era fatto da qualcuno che non poteva sapere se nel raggio di azione era presente un obiettivo o no e quindi si affidava al rilevatore di prossimità. E' stato attivato e poi è esploso quando si sono avvicinate le ragazze? é stato attivato piu volte?
L'impressione che chi ha voluto fare questo atto terroristico non sia un ragazzino mi viene più dall particolare contesto politico/economico/sociale in cui ci troviamo. 

Friday, May 25, 2012

Non siamo un mucchio di inutile ferraglia


Ai
membri di Gruppo Gladiator
Ho corretto il titolo, quello di prima si poteva interpretare negativamente.


Caro amico,
estendo a tutti un come la penso sulla nostra impresa, magari può servire a iniziare una riflessione comune.
Per quello che posso capire quello che succede a chi per troppo tempo rimane senza trovare una collocazione che ritiene consona è che si perde l'orientamento, la giusta valutazione di se e degli altri, dei problemi e delle proprie capacità, certe volte sopravvalutandole e certe volte sottovalutandole.
Io capisco che tu vuoi soluzioni veloci, concrete, sicure e se ti dicessi che io ce le ho sarei un gran lazzarone.
Sicuramente esiste un modo personale rapido che riesce a trovare il bandolo della matassa e a rimettere in moto il motore che si è fermato e che ha fatto cessare la "spinta propulsiva" ma non è facile perché evidentemente i problemi che sono in noi stessi a volta ne alterano il funzionamento.
Tutto quello che io propongo è molto semplice e deve rimanere semplice.
Io penso che guardando un mucchio di ingranaggi, con le viti sparse in giro, le pulegge, e gli altri dispositivi ammonticchiati nessuno crederebbe che quel mucchio d ferraglia abbia un grande valore, ma se qualcuno mette insieme tutti i pezzi, esattamente gli stessi, se li monta nel modo corretto allora il mucchio di ferraglia si può trasformare in una macchina straordinaria capace di volare.
Ecco io vedo questa grande opportunità per tutti quelli che cercano un nuovo lavoro proprio perché esiste un vasto universo di disoccupati con diversità di capacità, di esperienze, di spirito innovativo, di saggezza e di giovane irruenza. Io vedo in questa crisi di occupazione l’opportunità di coordinarci e organizzarci per creare nuove macchine in grado di fare un grande lavoro e realizzare i sogni ma raggiungendo obiettivi concreti e nel più breve tempo possibile.
Certo ci sono altri modi forse più facili: le conoscenze personali, le relazioni, lo scandagliamento delle opportunità, il trasferimento all'estero ma certe volte tutto questo non basta o non è bastato.
Forse questo progetto Gladiator che ci obbliga tutti non solo a lavorare ma anche a modificare le relazioni con chi ci circonda può rivoluzionare la situazione e rimescolare le carte dentro e fuori di noi.
Certo non mi illudo di poter far questo senza affrontare nodi di sistema difficili e duri da abbattere come far rientrare i progetti all'interno del quadro normativo nazionale o acquisire un profilo del Gruppo abbastanza alto da poter sfondare il muro dello scetticismo e del rifiuto  di persone e di istituzioni e il terribile problema del finanziamento che sembra vincolante a meno che non abbiamo un idea brillante per aggirarlo.
Non pretendo di aver risposto in modo completo magari ci ho provato e vorrei sapere cosa ne pensi.
Saluti
Dino Gruppuso

I am not able to share links on my Facebook fan page - Problema fan page Facebook

This solution work:
Source: James Shirvill  - Just found this workaround on another thread. Works for me:  instead of www.facebook.com/pageurl relpace www with beta  so it will be like this  beta.facebook.com/pageurl  and try posting. it should work till facebook fixes this issue.
--
Questa soluzione funziona basta cambiare l'indirizzo della pagina per esempio: da https://www.facebook.com/MyPitStop a https://beta.facebook.com/MyPitStop e procedere come al solito.

Thank you James


Tuesday, May 22, 2012

Comica finale: chi ha vinto?

Non è possibile non provare malinconia nel vedere questa sfilata con capriole in cui tra spintoni, parolacce, schiaffi e altre smorfie del caso cercano di mettersi in mostra tra la calca salvatori della patria, guru, saggi di tutte le taglie.

Sembra che nessuno si voglia rendere conto che gli italiani che oggi fanno di conto sulla punta delle dita sono esattamente gli stessi del giorno prima delle elezioni e sono molto poco diversi da quelli di pochi mesi o di pochi anni fa.

Sembra che questa italia dalla memoria corta abbia già dimenticato chi siamo noi Italiani e di come cambiare non sia questione di mettere una croce su un pezzo di carta ma comporta processi lunghi anni, forse decine, cambiamenti culturali profondi.

Venti anni di Belusconismo hanno prodotto un'Italia feroce in cerca di protagonismo a tutti i costi dove solo pochi mesi fa era possibile assistere a genitori che orgogliosamente mandavano la propria figliia minorenne a prostituirsi  per 7 mila euro tra l'inneggiamento di una pletora di aspiranti che lanciavano ammiccanti appelli via internet.

Solo pochi mesi fa si assisteva alla feroce caccia all'extracomunitario e alla preparazione di appositi lager ancora completamente funzionanti.

Davvero qalcuno può pensare che l'espressione di una votazione possa magicamente guarire il terribile egoismo di una parte troppo grande di Italiani?  La mentalità e le istituzioni fasciste rimasero di fatto in funzione ( insieme alle leggi che aveva promulgato ) per decenni.

Cosa credete che questa elezione possa cambiare nel piatto di chi lo vede vuoto da troppo tempo? 

Monday, May 21, 2012

Grillo, una barzelletta vecchia

Come dice lui, Grillo non è affatto un politico. 
Lui ha solo approfittato dell’estrema arretratezza dell'Italiano medio che segue gli eventi tecnologici con circa 10 di ritardo dall'apparizione sulla scena globale. Certo, esisteva un grande margine, ed anche una persona certamente da non classificare come innovatore, dopo aver sbirciato un po cosa facevano i suoi amici americani da anni ha scoperto internet e i Blog. Ma quando lui lo ha fatto queste cose erano già di pubblico dominio da anni. In USA i blog erano una cosa di normale amministrazione e in Italia chi traffica con queste cose aveva già fatti le sue esperienze da anni.  
Quello che grillo ha fatto mi ricorda quello che spesso persone della sua età mi dicevano a quei tempi :
"I PC non sono per me sono troppo vecchio"  ( poi mi guardavano imbarazzati perche io ero più vecchio di loro) 
"Mio figlio è un mago dell'informatica fa delle cose incredibili!"
Ecco in un’Italia tristemente retrograda di una decina di anni fa lui ha pensato che poteva usare internet per avere audience.
Non c'è niente di innovativo in questo, nessun colpo di genio. Chiunque interessato fortemente ad avere audience poteva fare lo stesso e all'estero molti già lo facevano.
Anche adesso Grillo si approfitta della arretratezza della politica e della vita sociale online. La sua posizione non tiene conto delle proposte veramente innovative della rete, dei gruppi veramente all'avanguardia, dei partiti online che ovviamente prevarranno nei prossimi anni chiunque li mantenga.
Quindi per concludere Grillo e solo un tentativo tardivo, obsoleto di quello che sarà la politica e la socialità nei prossimi anni.

Convicted Lockerbie bomber dies of cancer in Libya. Was cured in UK with Litvinenko treatment?

The poison Shortly after his death, the UK's Health Protection Agency (HPA) stated that tests had established Litvinenko had significant amounts of the radionuclide polonium-210 (210Po) in his body. British and US government sources both said the use of 210Po as a poison has never been documented before, and this was probably the first time a person has been tested for the presence of 210Po in his or her body. The poison was in Litvinenko's tea cup.[13] People who had contact with Litvinenko may also have been exposed to radiation.[14][15] Polonium was identified only after Litvinenko's death, on 23 November. Doctors and Scotland Yard investigators could not detect polonium earlier because it does not emit gamma rays, which are encountered with most radioactive isotopes. Unlike most common radiation sources, polonium-210 emits only alpha particles that do not penetrate even a sheet of paper or the epidermis of human skin, thus being invisible to normal radiation detectors in this case. Hospitals only have equipment to detect gamma rays. Both gamma rays and alpha particles are classified as ionizing radiation which can cause radiation damage. An alpha-emitting substance can cause significant damage only if ingested or inhaled, acting on living cells like a short-range weapon.[16] Litvinenko was tested for alpha-emitters using special equipment only hours before his death.[16] [edit]Po-210 concentration in the body of Litvinenko The symptoms seen in Litvinenko appeared consistent with an administered activity of approximately 2 GBq (50 mCi) which corresponds to about 10 micrograms of 210Po. That is 200 times the median lethal dose of around 238 Ci or 50 nanograms in the case of ingestion.[17]

http://en.wikipedia.org/wiki/Poisoning_of_Alexander_Litvinenko

N. 33 - 12/2010 - Terremoti a Ferrara e nel suo territorio: un rischio sottovalutato Scritto da Emanuela Guidoboni e Marco Folin

Ferrara - Voci di una Città - Terremoti a Ferrara e nel suo territorio: un rischio sottovalutato

Terremoti a Ferrara e nel suo territorio: un rischio sottovalutato Scritto da  Emanuela Guidoboni e Marco Folin La sequenza sismica del 1570-1574: un evento importante per la storia della città Quando si perde la memoria di eventi distruttivi del passato, come i terremoti, si perde anche la percezione del rischio a cui si è esposti. Il caso recente dell'Aquila ne è un'amara dimostrazione: la maggior parte della popolazione non era consapevole di trovarsi in una delle aree a più alta pericolosità sismica del paese. Non bastano quindi gli studi scientifici, che circolano per lo più in ambienti ristretti, per formare la consapevolezza del rischio. Eppure è proprio la diffusa e corretta conoscenza dei terremoti distruttivi già subiti nel passato a favorire l'accettazione responsabile delle normative antisismiche, sentite non più come limitazioni e vincoli da evitare, ma come indispensabile strumento di salvaguardia delle vite umane e del patrimonio edilizio. La "memoria consapevole" dei cittadini può quindi stimolare un efficace e responsabile controllo sulla qualità delle costruzioni, a partire da quelle in cui si abita. Anche terremoti di elevata magnitudo non sono necessariamente dei disastri, a condizione di accadere in società preparate a sostenere questa sfida. Da svariati decenni, un intero settore della sismologia studia i terremoti del passato con storici specializzati. Quali sono le ragioni di questo ricorso alla storia per finalità scientifiche in un'epoca come la nostra, in cui le scienze naturali sono avvezze ad avvalersi principalmente della tecnologia, spesso presentata dai mezzi di comunicazione come la soluzione di ogni problema? Il fatto è che sono proprio i dati storici a fornire le informazioni necessarie a localizzare gli epicentri, a valutare la propagazione dei terremoti, a fornire la grandezza degli impatti sociali ed economici subìti, a mettere a disposizione migliaia di dati sull'intensità degli effetti sismici locali. Tutti questi elementi concorrono alla stima della pericolosità sismica di siti e aree del nostro paese, ed è su tali basi che diviene possibile delineare gli scenari sismici futuri. Questi dati storici sono oggetto di indagine in ogni paese sismico del mondo, ma sono rarissimi i casi in cui i sismologi si trovano ad avere a disposizione un patrimonio documentario così ricco, geograficamente diffuso e cronologicamente esteso come in Italia. Eppure quanti sono i cittadini di Ferrara e della sua provincia ad avere percezione della pericolosità sismica dell'area in cui abitano? In gran parte del nostro paese sono mancati e mancano ancora i "volani" culturali per trasmettere questo tipo di conoscenze e per far crescere una nuova cultura della sicurezza abitativa in un contesto non catastrofista, ma scientificamente documentato. In questa prospettiva, ci si può chiedere quanto Ferrara e il suo territorio provinciale siano esposti al rischio sismico. Possediamo moltissimi dati sui terremoti accaduti: ed è quasi ovvio perché in una città come Ferrara, importante centro di cultura e di sedimentate memorie scritte, tali eventi venivano descritti già a partire dal XII secolo. La maggior parte di questi terremoti non ha causato effetti gravi: dalla percezione del solo scuotimento a lesioni di edifici, caduta di camini, cedimenti di muri interni, alcuni crolli. Tuttavia uno di questi terremoti, quello iniziato nel novembre 1570, ha avuto un peso cruciale nella storia della città: e non solo come evento sociale, culturale e politico, ma anche per le attuali valutazioni di rischio a cui oggi sono esposti gli abitanti, le case e i monumenti cittadini. Fra il novembre 1570 e la fine del 1574 Ferrara si trovò nell'area epicentrale di una lunga e forte sequenza sismica (con oltre duemila scosse, secondo i contemporanei), concentrate soprattutto fra il novembre 1570 e il febbraio 1571. Circa il 40% delle abitazioni fu danneggiato, oltre a quasi tutti i maggiori edifici pubblici. Anche le chiese rimasero segnate da crolli parziali, lesioni, sconnessioni delle pareti portanti, gravi dissesti. Fu un disastro da cui la città e la dinastia dei suoi sovrani, gli Este, non si sarebbero più riprese: un disastro ingente non solo per i danni subiti (stimati intorno ai 300.000 scudi), ma anche per aver indotto un generale senso di disorientamento e di sfiducia nell'opera umana e nel destino stesso della città. Il terremoto fu infatti interpretato da un lato come segno dello sfavore divino nei confronti di Ferrara e dei suoi sovrani, dall'altro come un evento che metteva in crisi teorie consolidate, sollecitando i "filosofi naturali" (gli scienziati del tempo) a riflettere sulle cause dei terremoti in generale e di quello in particolare - avvenuto in pianura e sul far dell'inverno, contraddicendo le teorie allora correnti sull'argomento. In questa sequenza sismica, il senso di precarietà che ne derivò per gli abitanti, la percezione di una punizione divina abbattutasi sulla città, si accompagnarono alla sospensione di ogni norma consolidata di convivenza. La popolazione si vide infatti costretta a cercare rifugio in ricoveri di fortuna, dove persone di ogni grado sociale si trovarono a coabitare fianco a fianco per mesi, in uno stato di promiscuità forzata che coinvolse persino i sovrani. Questa corte trasferita in tende di fortuna, e divenuta all'improvviso "cingana" (come si scrisse nelle corrispondenze diplomatiche), colpì profondamente l'immaginazione dei contemporanei, tant'è che su tali vicende è disponibile una straordinaria quantità di fonti di vario genere: diari e resoconti di testimoni oculari di varie estrazioni sociali, culturali e anche religiose (si pensi solo ad Azaria de' Rossi, importante esponente della comunità ebraica cittadina, che scrisse un importante trattato sul terremoto). Oltre a queste testimonianze, ci sono poi i dettagliati carteggi diplomatici e le relazioni inviate dagli ambasciatori mandati sul posto dalle principali corti italiane, per raccogliere notizie "di Val di Po dov'era Ferrara" (come scrisse l'ambasciatore fiorentino nei primi giorni del terremoto). Furono scritti anche diversi trattati volti a indagare le cause dell'evento - dagli uni ritenute naturali, dagli altri prodigiose -, e persino sonetti e poesie ispirate all'"orrore estremo / di triplicate scosse in un sol giorno, / che il mondo in sé fesse ritorno". Tutto questo avveniva in un momento particolarmente delicato per gli equilibri politici della città: se il duca fosse rimasto senza eredi (e le voci sulla sua sterilità andavano facendosi sempre più insistenti), alla sua morte il Ducato di Ferrara sarebbe stato devoluto alla Santa Sede - prospettiva per altro vagheggiata apertamente da una parte consistente della popolazione, esasperata dal peso sempre più intollerabile della fiscalità estense. Tanto più che da anni i papi non trascuravano alcun mezzo per minare il forte consenso di cui tradizionalmente la dinastia godeva in città, agendo sul piano diplomatico e giuridico nel tentativo di delegittimare i duchi e spezzare i rapporti privilegiati che li legavano alla Corona francese. Così l'importante sequenza sismica iniziata nel novembre 1570 divenne, subito dopo le tre forti scosse del 16 e del 17 di quel mese, una sorta di grimaldello nella diplomazia di Pio V per incrinare il prestigio estense in città e per mettere in discussione il regime ducale agli occhi dei sudditi e delle altre corti italiane. Di qui gli sforzi compiuti da Alfonso II d'Este (figlio di un'eretica dichiarata come Renata di Francia) per allontanare da sé qualsiasi ombra di peccato, mostrandosi ottimo cattolico e cercando con ogni mezzo di minimizzare agli occhi del mondo i danni causati dal terremoto. Di qui le frequenti comunioni del duca (già sin dalle prime scosse, come si premurava di scrivere a Venezia il suo segretario). Di qui la sua immancabile, ostentata, partecipazione a ogni processione religiosa da lui stesso organizzata in città, le elemosine ai poveri, la fondazione di nuovi conventi, la decisione di non abbandonare in nessun caso Ferrara, anche a costo di vivere indecorosamente accampato in una fangosa tenda all'addiaccio. Di qui gli affannosi lavori di restauro del Castello, per potervi fare ritorno al più presto e ristabilire qualche elemento di normalità. Di qui anche una sorta di appello, benché assai probabilmente non esplicito, all'ambiente scientifico del tempo (medici, fisici, filosofi naturalied esperti vari), per potere disporre di una spiegazione "naturale" delle cause fisiche del terremoto da opporre alle minacciose insinuazioni del papa sulle "colpe" del duca. In questo contesto, nel corso del 1571 sul terremoto di Ferrara furono scritti almeno sei trattati, quattro dei quali pubblicati, gli altri due rimasti inediti; né mancò chi sostenne l'ipotesi che i sismi ferraresidovessero essere messi in relazione alle recenti opere di bonifica di ampie aree del Ducato, che prosciugando il terreno circostante la città avevano causato un profondo squilibrio ambientale, favorendo l'accadere del terremoto. All'interno di questo eccezionale corpus testuale, di vario livello e approfondimento, emerge per la sua ampiezza e straordinaria originalità il Libro, o Trattato de' diversi terremoti di Pirro Ligorio: architetto ed erudito illustre, già successore di Michelangelo come responsabile della fabbrica di San Pietro, al servizio della dinastia estense sin dal 1550 - quando aveva iniziato a progettare la grande villa di Tivoli - e poi invitato alla corte di Ferrara nel 1568 come antiquario di corte. Nel suo Libro Ligorio, che si dichiarava fervente cattolico, faceva ricorso alla storia per sostenere che i terremoti erano sempre accaduti, aggiungendo a questa sorta di nuovo e tortuoso catalogo sismologico un accuratissimo resoconto giornaliero delle scosse, che al tempo in cui scriveva continuavano a colpire Ferrara causando danni ingenti al patrimonio edilizio cittadino. Tuttavia, secondo Ligorio la principale causa di tali danni era la pessima qualità degli edifici ferraresi, costruiti con materiali scadenti e ricorrendo a tecniche costruttive grossolane se non errate. Nell'ultima parte del testo, infine, intitolata Rimedi contra terremoti per la sicurezza degli edifici, Ligorio presentava un progetto di casa antisismica che non ha precedenti nella cultura occidentale, e che si fonda su un'idea della costruzione sotto input sismico di incredibile modernità. È straordinario che questo progetto sia nato proprio a Ferrara, una città che oggi avrebbe la facoltà di ripensare quasi da privilegiata alla propria sismicità, rielaborando anche in questa prospettiva le sue memorie del passato. Come potrebbero rispondere oggi le case, i palazzi, le chiese di Ferrara e del suo territorio all'input di un terremoto simile a quello del 1570-1574? Come reagirebbero gli attuali abitanti ai problemi di una sequenza sismica così forte e prolungata? Quanto è cambiata la città rinascimentale dopo il terremoto del 1570? È una domanda che gli storici dell'architettura non si sono ancora posti. Del resto, non esiste ancora un Atlante dei danni sismici di Ferrara, che costituirebbe un dossier preziosissimo per l'attuale protezione del patrimonio architettonico storico Il trauma del terremoto del 1570 fece affiorare alle coscienze del tempo inquietudini, tensioni, dubbi e incertezze. Nel clima della controriforma, quel terremoto divenne uno strumento della politica aggressiva del papa, che facendo leva sulle pretese colpe del duca (e in particolare sulla sua politica di protezione di ebrei e convertiti) riuscì ad incrinare i rapporti di fedeltà che legavano i sudditi alla dinastia estense. Ma da allora iniziò anche - benché in modo discontinuo e quasi "carsico"- la stagione dei rimedi per difendersi dai danni dei futuri terremoti: una ricerca che Ligorio aveva ritenuto un "dovere dell'intelletto umano". Questa fiducia nella razionalità può essere oggi considerata il vero frutto di quella temperie, a cui possiamo guardare in modo positivo come a una preziosa eredità proprio di Ferrara. Letto 5340 volte Pubblicato in Num. 33

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