Ai
membri di Gruppo Gladiator
Ho corretto il titolo, quello di prima si poteva interpretare negativamente.
Caro amico,
estendo a tutti un come la penso sulla nostra impresa, magari può servire a
iniziare una riflessione comune.
Per quello che posso capire quello che succede a chi per troppo tempo
rimane senza trovare una collocazione che ritiene consona è che si perde
l'orientamento, la giusta valutazione di se e degli altri, dei problemi e delle
proprie capacità, certe volte sopravvalutandole e certe volte sottovalutandole.
Io capisco che tu vuoi soluzioni veloci, concrete, sicure e se ti dicessi
che io ce le ho sarei un gran lazzarone.
Sicuramente esiste un modo personale rapido che riesce a trovare il bandolo
della matassa e a rimettere in moto il motore che si è fermato e che ha fatto
cessare la "spinta propulsiva" ma non è facile perché evidentemente i
problemi che sono in noi stessi a volta ne alterano il funzionamento.
Tutto quello che io propongo è molto semplice e deve rimanere semplice.
Io penso che guardando un mucchio di ingranaggi, con le viti sparse in
giro, le pulegge, e gli altri dispositivi ammonticchiati nessuno crederebbe che
quel mucchio d ferraglia abbia un grande valore, ma se qualcuno mette insieme
tutti i pezzi, esattamente gli stessi, se li monta nel modo corretto allora il
mucchio di ferraglia si può trasformare in una macchina straordinaria capace di
volare.
Ecco io vedo questa grande opportunità per tutti quelli che cercano un
nuovo lavoro proprio perché esiste un vasto universo di disoccupati con
diversità di capacità, di esperienze, di spirito innovativo, di saggezza e di
giovane irruenza. Io vedo in questa crisi di occupazione l’opportunità di
coordinarci e organizzarci per creare nuove macchine in grado di fare un grande
lavoro e realizzare i sogni ma raggiungendo obiettivi concreti e nel più breve
tempo possibile.
Certo ci sono altri modi forse più facili: le conoscenze personali, le
relazioni, lo scandagliamento delle opportunità, il trasferimento all'estero ma
certe volte tutto questo non basta o non è bastato.
Forse questo progetto Gladiator che ci obbliga tutti non solo a lavorare ma
anche a modificare le relazioni con chi ci circonda può rivoluzionare la situazione
e rimescolare le carte dentro e fuori di noi.
Certo non mi illudo di poter far questo senza affrontare nodi di sistema
difficili e duri da abbattere come far rientrare i progetti all'interno del
quadro normativo nazionale o acquisire un profilo del Gruppo abbastanza alto da
poter sfondare il muro dello scetticismo e del rifiuto di persone e di istituzioni e il terribile
problema del finanziamento che sembra vincolante a meno che non abbiamo un idea
brillante per aggirarlo.
Non pretendo di aver risposto in modo completo magari ci ho provato e
vorrei sapere cosa ne pensi.
Saluti
Dino Gruppuso