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Monday, February 7, 2011

Dopo il fuoco ed i numeri l’uomo inventò la realtà ed il tempo.

Io credo che la realtà non sia esistita da sempre. Credo invece che sia un’invenzione dell’uomo per avere uno strumento con cui trattare un immenso e inarrestabile flusso d’informazioni.
Mi spiego meglio con un piccolo esperimento :
Prendiamo un bicchiere d’acqua e un contagocce. Ora riempiamo il contagocce e lasciamo caderne una. Ora osserviamo bene.
La goccia cade e passa dal punto A nell’istante TA al punto B nell’istante TB.
La goccia per le note leggi gravitazionali cade in moto accelerato e occupa quindi punti dello spazio diversi in istanti di tempo diversi.
Osservandola mentre cade abbiamo chiaramente l’idea di qualcosa che è munito di una posizione,di cui si può misurare la velocità, l’accelerazione, la massa eccetera tutte quelle belle cose che la fisica ha insegnato.
Tutto sembra molto chiaro e lineare ma osserviamo qualche istante dopo :
La goccia d’acqua incontra l’acqua contenuta nel bicchiere e si mescola con essa,
Ora non è più possibile misurare nessuno dei parametri di prima: posizione, velocità eccetera.
Che cosa è successo ? la goccia non esiste più ? eppure niente di delle sue caratteristiche sono cambiata, è rimasta acqua come lo era qualche minuto prima. Che cosa ha provocato il passaggio dallo stato di esistenza allo stato di non esistenza ? La nostra capacita di discriminarla dal mondo circostante e di trasformarla in oggetto, corpo materiale.
Ma torniamo a qualche istante fa quando la goccia ha appena lasciato il contagocce e sta discendendo verso il bicchiere.
Noi siamo sicuri che la goccia fosse interessata da uno stato di moto trovandosi in punti diversi dello spazio in tempi diversi. Ma per fare ciò dobbiamo essere sicuri di parlare di un corpo materiale di un oggetto concreto.
Ora io chiedo cosa ci fa pensare che la goccia che si trovava nel punto A e la goccia che si trovava nel punto B fossero realmente la stessa goccia e che cioè esistesse un “oggetto materiale goccia”? Forse il fatto che fossero uguali ? se con ciò vogliamo intendere che misurando i parametri fisici nel punto A e poi nel punto B avremmo ottenuto le stesse misure ?  Se disponessimo di strumenti abbastanza precisi scopriremmo che non esiste niente di materiale che sottoposto a misura in tempi diversi fornisce misure uguali depurate dagli errori strumentali. Perche ? perche tutto quello che esiste è soggetto ad eterna ed  inarrestabile variazione anche scegliendo un intervallo piccolo a piacere. Perche ? perche quelli che noi chiamiamo oggetti o corpi in realtà non sono isolati dall’universo ma ne sono parte integrante interagiscono con lui senza tregua.
Interagiscono scambiando calore, carica statica, carica magnetica, onde gravitazionali eccetera. Un “oggetto” se esiste è vivo e si trasforma in percettibilmente ma continuamente. Anche i corpi nascono si trasformano e muoiono. Un cubetto di ghiaccio diventa aqua in pochi minuti. Una sfera di acciaio si trasforma in ossido dopo un tempo sufficientemete lungo. Ma se anche scegliessimo un oggetto stabilissimo e lo tenessimo sotto il massimo del controllo il problema rimatrebbe. Tutto in passato era un nucleo di piccolissimo diametro e spaventosa densità che ha dato origine al big bang.


E se dopo tutto ciò trovassimo che l’oggetto al punto A e l’oggetto al punto B forniscono esattamente le stesse misure questo dimostrerebbe che si tratta dello stesso corpo ?
Molto probabilmente gocce d’acqua con esattamente le stesse proprietà misurabili sono presenti in numeri immensi nell’universo. Costituiscono una diversa posizione della stessa goccia ? Questo complica enormemente le cose e le rende caotiche.
E cosa succede  se facciamo lo stesso esperimento con un elettrone sparato da un cannone elettronico di un video?
L’elettrone misurato al punto A e l’elettrone misurato al punto B hanno le stesse identiche misure ? queste le rende un unico “oggetto” o “corpo” che si trova in stato di moto ? ma come sappiamo gli elettroni hanno misure che sono identiche ovunque si trovino, allora questo corpo si trova contemporaneamente ovunque ?
Filosofi e scienziati hanno provato a definire il concetto di punto materiale in uno spazio tridimensionale in quiete  trovando grandissime difficoltà
Credo che la definizione di un “mondo reale” fatta di oggetti autonomi sia impossibile e assomiglia molto ai problemi che si trovano cercando di definire un sistema in condizioni di caos. Piccolissime variazioni portano a costruire percorsi completamente differenti.
Il mondo reale va bene per affrontare una certa tipologia di problemi oltre cui è inadeguato e deve essere sostituito ed ampliato. La fisica quantica probabilmente è entrata per qualche verso nelle problematiche di cui parlo dimostrando l’impossibilità di determinare l’esatta posizione di un particella.

1 comment:

Dino Gruppuso said...

Quando una goccia di rugiada scivola dalla foglia del loto fino all'oceano, non scopre di essere parte dell'oceano…
….scopre di essere l'oceano.

OSHO

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