No, non solo la questione di Genova, gli Italiani di buon senso sono spariti.
Negli stadi il distillato della cultura italiana si rivela per quello che è una realta spregevole, razzista e violenta che può essere difesa solo da chi con queste cose ci fa business come vendere giornali o pubblicita sulle TV tutto fa brodo pure i 15 giorni di ipocrito pianto sulla morte di un uomo con la maglia mentre migliaia muoiono nudi nel mondo ogni giorno.
NO non è solo questo.
L'idiozia si rivela nell'accanimento contro qualsiasi cosa che si muove e respira. La situazione dell'Italia è cosi brutta che sembra che nessuno abbia il coraggio di dircela tutta.
Non abbiamp piu tempo da perdere non abbiamo piu tempo per altre pretese idiote. Invece di guardare ai problemi e alle soluzioni troppi ultraidioti cercano motivi per bloccare di fatto ogni possibile ripresa auspicando il tanto peggio tanto meglio.
Ok, certo Monti e il suo governo non sono dei santi.
Ok Monti è stato consulente della Banca Goldman Sachs.
Ok forse suo figlio è manager nella stessa banca.
Ok Passera è stato direttore di Banca Intesa.
Ma in un momento in cui abbiamo bisogno di un governo che tratti a muso duro col mondo finanziario
chi ci volete mandare a trattare un comico?
Persone come il Ministro Fornero diventate facile preda degli ultraidioti si stanno rivelando persone che affrontano rischi personali e professionali che non si fanno solo per soldi se non c'è dietro una sana convinzione morale di essere in buona fede.
Certo la gente si ammazza ogni giorno. Certo un numero enorme di persone non sa come sopravvivere.
Gli ultraidioti che adesso si trovano in confortevoli uffici e temono di perdere un po del loro status e anche di perdere il posto se quello che prendono non se lo guadagnano non possono capire che siccome aspettarsi che arrivi babbo natale per riempirci di soldi è inutile allora bisogna stringersi e fare entrare quelli che sono rimasti sulla strada?
Io vedo solo ultraidioti che non hanno nessun piano alternativo ma solo terribili sparate senza senso, infarciti di numeri e chiacchiere basate sul nulla.
Io sono con chi sta fuori la porta e bussa disperatamente da troppo tempo e non mi importa se questo fara infuriare chi preferisce urlare per non sentire.
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Monday, April 23, 2012
Saturday, April 21, 2012
LiquidFeedback : questa è la rivolta, inutili gli isterismi da vecchia politica
Mission « LiquidFeedback – Interactive Democracy
Il progetto LiquidFeedback LiquidFeedback è un sistema online per discutere e votare sulle proposte. Attualmente è utilizzato per le decisioni interne di partiti o di organizzazioni. È utilizzato nel processo che porta a raggiungere una decisione finale partendo dalla presentazione di una bozza iniziale. Discutere un problema prima di votare aumenta la consapevolezza dei vantaggi e degli svantaggi, delle opportunità e dei rischi, e permette alle persone di valutare le alternative e di suggerirne altre. La democrazia interattiva tiene lontani dal potere politico coloro che cercano di acquisirlo silenziosamente ed insidiosamente e la restituisce agli elettori. Allo stesso tempo, i supercapitalisti possono essere influenti solo con i loro argomenti. professor Robert Reich, University of California, Berkeley Esso combina il concetto di confronto non-moderato e auto-organizzato (quantificato, e con feedback costruttivo) con quello di la democrazia liquida (con delegati). Seguendo l’idea di democrazia interattiva, LiquidFeedback crea un canale di comunicazione tra elettori e rappresentanti (in questo caso soci o membri di un consiglio), fornisce risultati affidabili su quello che i soci vogliono e può essere utilizzato per informare, ricevere suggerimenti o ricevere direttive, in base alle esigenze organizzative o alle leggi vigenti. Questo sistema permette a tutti i membri di partecipare non solo votando, ma anche sviluppando idee. Al tempo stesso, aiuta i membri del consiglio a capire ciò che la maggioranza vuole veramente, così da prendere le decisioni giuste e responsabili sulla base del “voto popolare”. LiquidFeedback è stato sviluppato dal Public Software Group di Berlino. E ‘disponibile sotto la licenza del Massachusetts Institute of Technology (MIT), simile alla BSD 3 (clause license of the University of California in Berkeley). Quindi il software è praticamente gratuito per tutti. Già nel 2009 la spinta iniziale per il suo sviluppo è nata da un partito politico emergente, con lo scopo di evitare una gerarchia rappresentativa classica. I membri del consiglio del Partito Pirata di Berlino hanno voluto assicurare ad ogni membro del partito la possibilità di partecipare alle idee e alle decisioni. Anche se vogliamo che tutti possano partecipare allo sviluppo di idee, crediamo che in primo luogo molte bozze di iniziative saranno create da piccoli gruppi o dai singoli membri. Questo non sarà un problema, considerando che ognuno può conoscere le nuove iniziative tutti possono contribuire dando suggerimenti ognuno può creare delle iniziative alternative tutti possono votare, alla fine Ogni membro può creare un’iniziativa. Durante il periodo di discussione i promotori pubblicizzano le loro proposte ed ottengono un riscontro sul livello di interesse che stanno ricevendo all’interno dell’organizzazione. Suggerimenti con quantificazione dell'interesse Inoltre, gli autori ricevono suggerimenti per perfezionare la loro iniziativa. Questi suggerimenti saranno valutati soprattutto in base all’approvazione che avrebbe la loro accettazione o il loro rifiuto. Per ovvie ragioni, solo i creatori dell’iniziativa possono decidere se un suggerimento sarà accolto o meno. Un suggerimento potrebbe essere integrato in modi molto diversi. Quindi, dopo la pubblicazione della nuova bozza dell’iniziativa, i membri potranno dire se secondo loro l’integrazione è coerente o meno con il suggerimento iniziale. Dato che vogliamo che tutti lavorino per lo stesso obiettivo, nell’ambito di una iniziativa è possibile solamente un feedback costruttivo. Non ci si possono aspettare miglioramenti da parte di persone che pensano che l’idea sia sbagliata in partenza. Chi si sente profondamente in disaccordo dovrebbe creare una iniziativa alternativa oppure votare “No” al momento del voto. Non vogliamo forzare le persone al compromesso nel caso che non siano d’accordo, né vogliamo favorire un voto condizionato dalle maggioranze probabili (cioè, nessuno che vuole votare per A dovrebbe essere indotto a votare per B solo perché B ha maggiori possibilità, mentre C è un’opzione molto peggiore). Devono contare solo gli obiettivi politici, quindi agli elettori è permesso dare delle preferenze. Voto: l'approvazione o la disapprovazione con le preferenze Intenzionalmente non abbiamo moderazione e non devono esistere trattative nascosta con i creatori delle iniziative. Di conseguenza, potranno nascere i cosiddetti cloni cioè iniziative molto simili, con differenze apparentemente minori ma che possono essere importanti per alcuni elettori. I cloni non dovrebbero nuocere all’idea di base (senza necessariamente supportarla). Per questo motivo abbiamo implementato un sistema di voto molto avanzato basato sul Cloneproof Schwartz Sequential Dropping (CSSD), noto anche come metodo Schulze. Infine, ci basiamo sulla tracciabilità per garantire l’integrità (coerenza). Questo è ciò che noi chiamiamo anche trasparenza (nel senso politico del termine)
Friday, April 20, 2012
Con la destra in crisi il PD trema
La destra tutta rivolta ai Bunga Bunga è stata per venti anni la spalla meravigliosa di questa coppia di POLI che incomune hanno avuto l'assoluto immobilismo. La crisi a destra rende non piu valido il ricatto del PD che quindi improvvisamente si sente minacciato a sinistra.
Reprint :Roma 15 Ottobre 2011: Prove tecniche di rivoluzione
Non approvo affatto gli atti di violenza che si sono verificati a Roma, non li giustifico, non credo alle leggende metropolitane dei Black Block infiltrati e neanche dei poliziotti o dei provocatori, NON IN QUESTO CASO.
Questa volta per la prima volta in Italia c'è una domanda più importante del "chi sono". Questa volta qualcosa in Italia ha preso una piega diversa.
Quello che abbiamo visto a Roma non differisce molto da quello che abbiamo visto tante volte negli stadi di calcio : pochi esagitati possono provocare un inferno.
Ma chi cercasse questa volta di mettersi in pace la coscienza e di tornare alle consuete abitudini rischia di non comprendere il futuro.
Mario Monicelli non era un ragazzino le sue parole vanno valutate attentamente da tutti gli Italiani.
Quelle centinaia di ragazzi scatenati a Roma non erano li solo per fare un po di vetrine a pezzi o per dare qualche cassonetto alle fiamme. Quei ragazzi erano la frangia violenta che si sviluppa in ogni comunità e che non rappresenta altro che se stessi. Ma questa volta la loro fantasia era stata accesa da qualcosa che tutti è abbiamo a fianco che sta diventando la nostra compagna di ogni giorno e che non ci da pace. Questa cosa è il dubbio. Il dubbio che questo sistema italiano, fatto di banche, di politici, di media, di "testimonial" è arrivato al capolinea. Nessuno crede piu che questo sistema per quanto si parli e si blateri in tutte le lingue del politichese sia in grado di produrre altro che una tragica replica di se stesso. Ho gia sentito quest'aria ed era la stessa dell'era della strategia del terrorismo un meccanismo che utilizzava i rivoluzionari corrompendoli, infiltrandosi, facendo terra bruciata attorno ad essi fino a renderli una folle compagnia di deliquenti comuni.
Ma questa volta il desiderio di rivoluzione non è di un elite, è qualcosa che leggo nelle facce dei giornalisti quando debbono riferire i fatti e anche nella parole della gente comune che in fondo sa chi sbaglia ma non vede chi ha ragione.
La gente sa che eversione è il tentativo di scapparsene dall'Italia con la cassa sia che si tratti di una primaria casa sia che si tratti di miliardari che possono usare la legge come un grimaldello per far saltare la giustizia.
La gente sa che eversione è dividere il paese dei ricchi dal paese dei poveri
Eversione è un parlamento diventato lo zimbello del mondo
Non serve che continui ognuno che ha la capacita di essere onesto sa la verita e puo giudicare fuori di condizionamenti delle destre delle sinistre e dei media su quali scogli la nave Italia sta dirigendosi a tutta forza.
Wednesday, April 18, 2012
Emigranti bambini muoiono urlando e ingoiando acqua di mare
Ma i media Italiani troppo occupati con la morte del campione non se ne accorgono A damning new report into the death of dozens of African migrants who were left drifting in the Mediterranean last year has concluded that Natocontributed to the 63 deaths, and raises the possibility of British militaryforces being connected with the tragedy. The 90-page study by experts at Goldsmiths, University of London, employed cutting-edge forensic oceanography technology to determine the exact movements of the doomed migrant vessel, which was left drifting for two weeks in one of the busiest shipping lanes in the world, despite European and Nato officials having been aware of the boat's plight and location.
Fonte: http://www.guardian.co.uk/world/2012/apr/11/nato-migrants-left-to-die
Fonte: http://www.guardian.co.uk/world/2012/apr/11/nato-migrants-left-to-die
Non ho cambiato opinione Monti è il miglior governo che abbiamo avuto.
Non ho
cambiato opinione
Monti è il miglior governo che abbiamo avuto.
Credo che per esprimere il dissenso ci voglia coraggio cosi come per esprimere approvazione quando i momenti durissimi stanno facendo impazzire tutti. Lo so rimango perplesso su come questo possa succedere, lo so non pensavo mai di poter dire questo di un governo che include il capo dei banchieri Italiani dentro. Se appena vedessi comportamenti sbagliati assicuro che non esiterei a sparare a zero contro questo governo così come ho fatto per il precedente.
Non saremo mai liberi se non potremo essere pro o contro senza grilli per la testa.
Libertà è essere pro o contro senza grilli per la testa.
Monday, April 16, 2012
LinkedIn Jobs è illegale secondo le leggi Italiane?
Leggi certe uguali per tutti permettono un affidabile sistema del lavoro ed eliminano le mafie.
La legge 30 del 2003 e il relativo DL 10/11/2003,n.276 hanno posto seri vincoli alla attivita di chiunque faccia intermediazione nel campo del lavoro o soltanto pubblichi informazioni riguardanti il lavoro che è severamente vietato con sanzioni fino a 7.500 Euro e pene detentive. Ma LinkedIn ha nella integrato nella sua piattaforma un sistema per il mercato del lavoro che sembra violare la legge Italiana.
Anche le condizioni generali dicono:
Scope and Intent. You agree that by registering on LinkedIn, or by using the our website, including our mobile applications, developer platform, premium services, or other information provided as part of the LinkedIn services (collectively “LinkedIn” or the “Services”), you are entering into a legally binding agreement with LinkedIn Corporation, 2029 Stierlin Court, Mountain View, California 94043, USA if you reside in the United States, and with LinkedIn Ireland Limited, 77 Sir John Rogerson’s Quay, Dublin 2, Ireland, if you reside outside the United States (“we,” “us,” “our,” and “LinkedIn”) based on the terms of this LinkedIn User Agreement and the LinkedIn Privacy Policy, which is hereby incorporated by reference (collectively referred to as the “Agreement”) and become a LinkedIn user (“User”).
Questo dovrebbe significare che una legge USA ha prevalenza su qualsiasi altra legge compresa quella italiana. Ma questo è in contrasto credo con la legge Italiana per esempio per il trasferimento dei dati in USA.
Facebook sembra avere un termine di fornitura simile tranne per questa clausola:
18.10 You will comply with all applicable laws when using or accessing Facebook.
Che sembra aprire le porte alle leggi locali.
Solo per i Tedeschi è previsto un trattamento diverso:
Certain specific terms that apply only for German users are available here.
Last revision: 21 December 2009 For users residing in Germany: First Section 2 applies with the proviso that our use of such content to use on or in connection with Facebook is limited. second Section 15.1 is replaced by: This statement is subject to German law. third Clause 15.3 is replaced by: We are only liable as follows: We assume unlimited liability under the statutory provisions (i) for damages arising from injury to life, limb or health, (ii) intent, (iii) gross negligence; and (iv) under the Product Liability Act. Without limiting the foregoing, it will be liable for ordinary negligence only in the event of a breach of an "essential" obligation under this contract. "Essential" duties in this sense are obligations that are necessary for the fulfillment of the contract, the breach of which make achievement of the purpose in question would be, and the compliance you must therefore rely on a regular basis. In these cases, liability is limited to typical and foreseeable damages, in other cases, there is no liability for ordinary negligence
Sunday, April 15, 2012
Lavoro: Guardare l'account Facebook è reato secondo il DL 10/11/2003,n.276 Art. 10 ?
DL 10/11/2003,n.276 Art. 10.- É fatto divieto alle agenzie per il lavoro e agli altri soggetti pubblici e privati autorizzati o accreditati di effettuare qualsivoglia indagine o comunque trattamento di dati ovvero di preselezione di lavoratori, anche con il loro consenso, in base alle convinzioni personali, alla affiliazione sindacale o politica, al credo religioso, al sesso, all'orientamento sessuale, allo stato matrimoniale o di famiglia o di gravidanza, alla età, all'handicap, alla razza, all'origine etnica, al colore, alla ascendenza, all'origine nazionale, al gruppo linguistico, allo stato di salute nonché ad eventuali controversie con i precedenti datori di lavoro, a meno che non si tratti di caratteristiche che incidono sulle modalità di svolgimento della attività lavorativa o che costituiscono un requisito essenziale e determinante ai fini dello svolgimento dell'attività lavorativa.
Saturday, April 14, 2012
Chi non salta 130 mila è
Numeri
ladroni
l'Italia preferisce
inventarseli
Non abbiamo speranza finche siamo un popolo che invece di discutere la matematica con la matematica preferiamo scendere in piazza e ballare il "chi non fa 130 mila è". Queste sono le cose che ci squalificano e squalificano sinistra e sindacati. Gli errori si dimostrano non si cantano per la strada qualsiasi siano le motivazioni, perche questo apre le porte alle credenze metropolitane, al mobbing, alla superstizione e ai riti tribali.
Chi occupa confortevoli uffici da dipendente si ocupa solo di assicurarsi la pensione?
Ieri nessun telegiornale ha sentito le parole
"
Speculazione
edilizia"
di Napolitano ma tutti hanno anbbondantemente intinto la zuppa degli
"
Evasori
fiscali "
pensare che questo capita perche chi occupa un confortevole posto di dipensente si preoccupa solo di avere pagata la pensione?
Friday, April 13, 2012
Il giornale di domani: disoccupato privato della parola.
Con diverse giustificazioni gli amministratori di gruppi di discussione Linkedin, Facebook e ovunque bloccano e interferiscono con le opinioni dei partecipanti. Questo comportamento è moralmente e legalmente corretto? Non sono un esperto di faccende legali, uso solo la logica, queste le mie riflessioni in proposito.
I diritti di chi partecipa ad una discussione sono sovrani e nel caso di contrapposizione con regole del fornitore ( LinkedIn, Facebook, ..) o dei "proprietari" o amministratori dei gruppi sono i diritti dei partecipanti alla discussione a valere.
La funzione degli "amministratori" è quella di impedire che una discussione venga volutamente danneggiata o disturbata da chiunque (spam) .
L'estensione di questa funzione a compiti di censura è un abuso.
L'amministratore potrebbe sollevare il problema di coerenza con la sua impostazione della discussione, ma è evidente che un momento dopo che la discussione è stata creata da un punto di vista legale l'amministratore del gruppo vale come chunque altro e qualsiasi sua azione volta a discriminare diventa immediatamente una violazione della liberta di espressione.
Le parole "amministratore" o "proprietario" della discussione sono legalmente prive di significato perche non sono mai state ratificate da nessun organo legislativo.
"Amministratore" o "proprietario" di un gruppo possono solo significare qualcuno che tecnicamente fa in modo che una discussione funzioni.
Per esempio se vale la giurisdizione Italiana chi gestisce o amministra un un gruppo deve rispettarne la legge con la relativa Costituzione e i suoi dettami in termini di liberta di espressione.
Il fatto che chi partecipa ad una discussione lo fa "gratuitamente" è irrilevante perche chi fornisce i servizi ( Linkeidn, Facebook) in realta ottiene il suo principale introito aziendale proprio dalla partecipazione dei partecipanti che quindi sono utenti, paganti che devono essere tutelati nel rispetto dei loro diritti.
Ci vorrà del tempo prima che queste coscienze si propaghino e prima che il sistema legale si adegui ma è ragionevole pensare che succedera.
Se nella amministrazione di un gruppo la "censura" viene applicata per favorire persone o aziende allora secondo me si potrebbero configurare altri reati quale il favoreggiamento, l'estorsione, eccetera.
Comportamenti sbagliati di amministratori posono danneggiare privati e aziende, danni di cui potrebbero dover rispondere, basti pensare al caso di un disoccupato che viene "censurato" nella sua ricerca di nuova occupazione e che quindi ne subisce consegnuenze di danno economico, psicologico, e anche fisico se dovesse arrivare a soluzioni finali.
I diritti di chi partecipa ad una discussione sono sovrani e nel caso di contrapposizione con regole del fornitore ( LinkedIn, Facebook, ..) o dei "proprietari" o amministratori dei gruppi sono i diritti dei partecipanti alla discussione a valere.
La funzione degli "amministratori" è quella di impedire che una discussione venga volutamente danneggiata o disturbata da chiunque (spam) .
L'estensione di questa funzione a compiti di censura è un abuso.
L'amministratore potrebbe sollevare il problema di coerenza con la sua impostazione della discussione, ma è evidente che un momento dopo che la discussione è stata creata da un punto di vista legale l'amministratore del gruppo vale come chunque altro e qualsiasi sua azione volta a discriminare diventa immediatamente una violazione della liberta di espressione.
Le parole "amministratore" o "proprietario" della discussione sono legalmente prive di significato perche non sono mai state ratificate da nessun organo legislativo.
"Amministratore" o "proprietario" di un gruppo possono solo significare qualcuno che tecnicamente fa in modo che una discussione funzioni.
Per esempio se vale la giurisdizione Italiana chi gestisce o amministra un un gruppo deve rispettarne la legge con la relativa Costituzione e i suoi dettami in termini di liberta di espressione.
Il fatto che chi partecipa ad una discussione lo fa "gratuitamente" è irrilevante perche chi fornisce i servizi ( Linkeidn, Facebook) in realta ottiene il suo principale introito aziendale proprio dalla partecipazione dei partecipanti che quindi sono utenti, paganti che devono essere tutelati nel rispetto dei loro diritti.
Ci vorrà del tempo prima che queste coscienze si propaghino e prima che il sistema legale si adegui ma è ragionevole pensare che succedera.
Se nella amministrazione di un gruppo la "censura" viene applicata per favorire persone o aziende allora secondo me si potrebbero configurare altri reati quale il favoreggiamento, l'estorsione, eccetera.
Comportamenti sbagliati di amministratori posono danneggiare privati e aziende, danni di cui potrebbero dover rispondere, basti pensare al caso di un disoccupato che viene "censurato" nella sua ricerca di nuova occupazione e che quindi ne subisce consegnuenze di danno economico, psicologico, e anche fisico se dovesse arrivare a soluzioni finali.
Thursday, April 12, 2012
Proposta INDECENTE
Proposta indecente
- Disoccupati
- Nuove aziende costituite e trainate da ex disoccupati
- Senza casa
1 Non esiste nessun motivo per far ingrassare i "recruiter" ( le agenzie di collocamento) quando è possibile creare e far vivere agenzie di collocamento gestita da disoccupati.aperte ed etiche che trattino al tavolo dei datori di lavoro.
Non esiste motivo per cui non esista un sindacato dei disoccupati, potenzialmente il piu grande, agguerrito e determinato sindacato che possa esistere ma che tenga fuori dalla porta i soliti furbi. SENZA PIETA PER NESSUNO!
2. Milioni di persone alcune giovani piene di entusiasmo e fresche di studi, altri con esperienza altri di grande esperienza tutti parcheggiati vicino al telefono.
Partire con nuove aziende fatte di ex disoccupati, create con pensiero innovativo, utilizzando il buon senso e la saggezza, puntando su internet per abbattere i costi e per avere visibilita internazionale. Si può, basta smettere di aspettare.
3 Senza casa, nuovi poveri senza voce, senza rapprensentanza, spesso diventano strumenti di arrampicatori sociali se non di lobbies o malavita.
Diamogli voce e troveremo risorse. La prima cosa che necessitano è esistere prima ancora di mangiare.Colleghiamoli ad internet, diamogli connettività mobille, troviamo uno sponsor CHE NON SE NE PENTIRA'-
La mia email : dino.gruppuso@gmail.com
NON SONO UN POLITICO E NON LO VOGLIO
Sunday, April 8, 2012
Tuareg: l'unica legge è quella del deserto
Too bad, because I wanted to inform her that when Gaddafi's regime crumbled in October last year the Tuareg rebels moved south across Niger and into Mali, in convoys carrying arms and heavy weaponry. Within a couple of months the trained Tuareg fighters from Libya reinvigorated the rebel group fighting against the Mali government of Amadou Toumani Toure. They are fighting for a homeland for their people — who number from 1.5 million to 2 million and are scattered across the desert lands of Algeria, Libya, Niger and Mali.
Tuareg: Why did VW name its SUV Touareg? | GlobalPost
Tuareg: Why did VW name its SUV Touareg? | GlobalPost
Saturday, April 7, 2012
Un tranquillo week end Pasquale
Un tranquillo week end Pasquale
Veramente il titolo sarebbe dovuto essere diverso ma i giorni in cui la gente si riprende dopo giornate convulse mi ha fatto pensare almeno il titolo poteva essere piu tranquillo.In realta avrei voluto richiamare alla mente come per molti questa Pasqua non e tranquilla affatto e non è difficile intuire come sia differente l'atmosfera dalle case fuori dal disastro economico dove la serenita spande tranquilllita ovunque insieme agli aromi delle tavole imbandite.
Nelle altre case evidentemente le cose sono diverse e magari io vorrei proprio augurare a chi si trova in un momento di disagio un weekend sereno per come si puo, dimenticandosi dei guai.
Se qualcuno che si trova ad affrontare momenti difficilie si sente demoralizato gli propongo di guardare al ribelle inchiodato sulla croce perche aveva cacciato i mercanti fuori dal tempio.
Anche lui aveva cercato di formare un gruppo per supportare operativamente chi si trovava in difficolta ma in tutto il mondo gli avevano risposto solo in 12 e uno era taroccato.
Ciao Buona Pasqua
Friday, April 6, 2012
Di Roberto Vacca, 6 Aprile 2012: Abolire province o prefetture?
Come promesso, non parlo di cose tecnico-scientifiche.
Il pezzo allegato è politico - anche questo contro corrente. Condivido
opinioni del Presidente Luigi Einaudi - e riporto un suo articolo pubblicato
in Svizzera nel Luglio 1944, quando in Italia c'erano i tedeschi. Nel testo
fa anche un accenno ai partigiani.
Einaudi era amico di mio padre, che mi portò a conoscerlo quando rientrò in
Italia nel 1945. Era sceso al Grand Hotel. Quella sera c'era anche il Prof
Gustavo Colonnetti, ingegnere e autore di un lavoro sul calcolo delle
tensioni nelle catenarie dei conduttori delle linee elettriche. Studiai
accuratamente quel lavoro 6 anni dopo quando lavoravo al progetto della
linea elettrica Terni-Genova.
===
Abolire
province o prefetture? Di Roberto
Vacca, 6 Aprile 2012
Il Governo riduce
il bilancio delle prefetture di mezzo miliardo. Ridurrà un po’ il deficit. Nessuno
dice, però, quanto costino all’anno i prefetti. Si può risparmiare ben di più. Si
è parlato di abolire le province che hanno funzioni concrete: istruzione,
cultura, turismo, trasporti, viabilità, territorio, protezione dell’ambiente,
sviluppo economico. Se le aboliamo, altri vicarieranno le loro funzioni. Il
risparmio sarà illusorio: consisterà in controllo di qualità e innalzamento
dell’efficienza. di cui c’è sempre bisogno. Indago in rete sul costo annuo di
province e prefetture. [l’Annuario ISTAT non lo cita].. I numeri non sono
univoci: ci sono: spese impegnate, di competenza, residui. Grosso modo le
prefetture costano circa 9 miliardi, ma fanno cose utili. Le prefetture costano
6 miliardi, ma non hanno funzioni utili. A parte sprechi lussuosi, i prefetti
servono solo a frenare ed estendere in periferia il potere centrale. Hanno
anche effetti peggiori: 68 anni fa li descrisse duramente Luigi Einaudi. Fu il
più rivoluzionario Presidente che abbia avuto la nostra Repubblica. Non teneva
tanto nemmeno alle province. Scrisse queste parole – in Svizzera, quando
l’Italia era sotto i tedeschi:
Via
il prefetto! di Luigi Einaudi, Gazzetta ticinese 17/7/1944, (firmato Junius)
Proporre, in
Italia ed in qualche altro paese di Europa, di abolire il "prefetto"
sembra stravaganza degna di manicomio. Istituzione veneranda, venuta a noi
dalla notte dei tempi, il prefetto è quasi sinonimo di governo e, lui
scomparso, sembra non esistere più nulla. Chi comanda e chi esegue fuor dalla
capitale? Come opera l'amministrazione pubblica? In verità, il prefetto è una lue che fu inoculata nel
corpo politico italiano da Napoleone. Gli antichi governi erano, prima
della rivoluzione francese, assoluti solo di nome, e di fatto vincolati d'ogni
parte, dai senati e dalle camere dei conti o magistrati camerali, gelosissimi
del loro potere di rifiutare la registrazione degli editti regii, che, se non
registrati, non contavano nulla, dai corpi locali privilegiati, auto-eletti per
cooptazione dei membri in carica, dai patti antichi di infeudazione, di
dedizione e di annessione, dalle consuetudini immemorabili. Gli stati italiani governavano entro i limiti posti
dalle "libertà" locali, territoriali e professionali. Spesso "le
libertà" municipali e regionali erano "privilegi" di ceti, di
nobili, di corporazioni artigiane ed erano dannose all'universale. Nella furia
di strappare i privilegi, la rivoluzione francese distrusse, continuando
l'opera iniziata dai Borboni, le libertà locali; e Napoleone, dittatore
all'interno, amante dell'ordine, sospettoso, come tutti i tiranni, di ogni forza indipendente,
spirituale o temporale, perfezionò
l'opera. I governi restaurati trovarono comodo di non restaurare, se
non di nome, gli antichi corpi
limitatori e conservarono il prefetto
napoleonico. L'Italia nuova, preoccupata di rinsaldare le membra
disiecta degli antichi ex-stati in un corpo unico, immaginò che il federalismo fosse
il nemico ed estese il sistema prefettizio anche a quelle parti d'Italia, come
le province ex-austriache, nelle quali la lue erasi infiltrata con
manifestazioni attenuate. Si credette di instaurare libertà e democrazia e si foggiò lo strumento della
dittatura.
Democrazia e
prefetto repugnano profondamente l'una all'altro. Né in Italia, né in Francia, né in Spagna, né in
Prussia si ebbe mai e non si avrà mai democrazia, finche esisterà il tipo di
governo accentrato, del quale è simbolo il prefetto.
Coloro i quali
parlano di democrazia e di costituente e di volontà popolare e di autodecisione e non si
accorgono del prefetto, non sanno quel
che si dicono. Elezioni, libertà di scelta dei rappresentanti, camere, parlamenti,
costituenti, ministri responsabili sono una lugubre farsa nei paesi a governo accentrato del tipo
napoleonico. Gli uomini di stato
anglo-sassoni, i quali invitano i popoli europei a scegliersi la forma di governo da essi preferita,
trasportano inconsciamente parole e
pensieri propri dei loro paesi a paesi nei quali le medesime parole
hanno un significato del tutto diverso.
Forse i soli europei del continente, i quali sentendo quelle parole le
intendono nel loro significato vero sono, insieme con gli scandinavi, gli
svizzeri; e questi non hanno nulla da
imparare, perché quelle parole sentono profondamente da sette
secoli. Essi sanno che la democrazia
comincia dal comune, che è cosa dei cittadini, i quali non solo eleggono i loro
consiglieri e sindaci o presidenti o
borgomastri, ma da se, senza intervento e tutela e comando di gente posta fuori del comune od a questo
sovrapposta, se lo amministrano, se lo
mandano in malora o lo fanno prosperare. L'auto-governo continua nel cantone, il quale è un vero stato, il quale
da sè si fa le sue leggi, se le vota nel suo parlamento e le applica. Il governo federale, a sua volta, per le cose
di sua competenza, ha un parlamento per deliberare le leggi sue proprie ed un consiglio
federale per applicarle ed amministrarle.
E tutti questi consessi ed i 25 cantoni e
mezzi cantoni e la confederazione hanno così numerosissimi legislatori e
centinaia di ministri, grossi e piccoli, tutti eletti, ognuno dei quali attende
alle cose proprie, senza vedersi mai tra i piedi il prefetto, ossia la longa manus del ministro o governo
più grosso, il quale insegni od ordini il modo di sbrigare le faccende proprie
dei ministri più piccoli. Cosi pure si
usa governare in Inghilterra, con altre formule di parrocchie, borghi, città,
contee, regni e principati; cosi si fa negli
Stati Uniti, nelle federazioni canadese, sudafricana, australiana e
nella Nuova Zelanda. Nei paesi dove la
democrazia non è una vana parola, la
gente sbriga da se le proprie faccende locali (che negli Stati Uniti
si dicono anche statali), senza
attendere il la od il permesso dal governo
centrale. Cosi si forma una classe politica numerosa, scelta per via di vagli ripetuti. Non è certo che il vaglio
funzioni sempre a perfezione; ma prima
di arrivare ad essere consigliere federale o nazionale in Svizzera, o di essere
senatore o rappresentante nel congresso nord americano, bisogna essersi fatto conoscere per cariche
coperte nei cantoni o negli stati; ed
essersi guadagnato una qualche fama di esperto ed onesto amministratore. La classe politica non si
forma da sé, ne è creata dal fiat di una
elezione generale. Ma si costituisce lentamente dal basso; per scelta fatta da gente che conosce
personalmente le persone alle quali
delega la amministrazione delle cose locali piccole; e poi via via
quelle delle cose nazionali od
inter-statali più grosse. La classe
politica non si forma tuttavia se l'eletto ad amministrare le cose municipali o provinciali o regionali non
è pienamente responsabile per l'opera
propria. Se qualcuno ha il potere di dare a lui ordini o di annullare il suo
operato, l'eletto non è responsabile e non impara ad amministrare. Impara ad ubbidire, ad
intrigare, a raccomandare, a cercare
appoggio. Dove non esiste il governo di se stessi e delle cose proprie,
in che consiste la democrazia?
Finche esisterà in Italia il prefetto, la
deliberazione e l'attuazione non spetteranno al consiglio municipale ed al
sindaco, al consiglio provinciale ed al
presidente; ma sempre e soltanto al governo centrale, a Roma; o, per parlar più concretamente, al
ministro dell'interno. Costui è il vero
padrone della vita amministrativa e politica dell'intero stato. Attraverso i suoi organi distaccati, le
prefetture, il governo centrale approva
o non approva i bilanci comunali e provinciali, ordina l'iscrizione di spese di
cui i cittadini farebbero a meno, cancella altre spese, ritarda l'approvazione ed intralcia il
funzionamento dei corpi locali. Chi
governa localmente di fatto non è né il sindaco né il consiglio comunale o provinciale; ma il
segretario municipale o provinciale. Non
a caso egli è stato oramai attruppato tra i funzionari statali. Parve un sopruso della dittatura ed
era la logica necessaria deduzione del
sistema centralistico. Chi, se non un funzionario statale, può interpretare ed
eseguire le leggi, i regolamenti, le circolari, i moduli i quali quotidianamente, attraverso le
prefetture, arrivano a fasci da Roma per ordinare il modo di governare ogni più
piccola faccenda locale? Se talun cittadino
si informa del modo di sbrigare una pratica dipendente da una legge nuova, la
risposta è: non sono ancora arrivate le
istruzioni, non è ancora compilato il regolamento; lo si aspetta di
giorno in giorno. A nessuno viene in
mente del ministero, l'idea semplice che
l'eletto locale ha il diritto e il dovere di interpretare lui la
legge, salvo a rispondere dinnanzi agli
elettori della interpretazione data? Che
cosa fu e che cosa tornerà ad essere l'eletto del popolo in uno
stato burocratico accentrato? Non un
legislatore, non un amministratore; ma un
tale, il cui merito principale e di essere bene introdotto nei
capoluoghi di provincia presso prefetti,
consiglieri e segretari di prefettura, provveditori agli studi, intendenti di
finanza, ed a Roma, presso i ministri,
sotto-segretari di stato e, meglio e più, perché di fatto più potenti, presso direttori generali,
capi-divisione, segretari, vice-segretari ed uscieri dei ministeri. Il malvezzo di non muovere la " pratica
" senza una spinta, una raccomandazione
non è recente né ha origine dal fascismo. E' antico ed è proprio del sistema. Come quel ministro
francese, guardando l'orologio, diceva: a quest'ora, nella terza classe di
tutti i licei di Francia, i professori
spiegano la tal pagina di Cicerone; così si può dire di tutti gli ordini di scuole italiane. Pubbliche o
private, elementari o medie od universitarie, tutto dipende da Roma:
ordinamento, orari, tasse, nomine degli
insegnanti, degli impiegati di segreteria, dei portieri e dei bidelli, ammissioni degli studenti, libri di
testo, ordine degli esami, materie
insegnate. I fascisti concessero per scherno l'autonomia alle università; ma era logico che nel sistema
accentrato le università fossero, come
subito ridiventarono, una branca ordinaria
dell'amministrazione pubblica; ed era logico che prima del 1922 i
deputati elevassero querele contro
quelle che essi imprudentemente chiamarono le
camorre dei professori di università, i quali erano riusciti, in mezzo
secolo di sforzi perseveranti e di costumi anti-accentratori a poco a poco originati dal loro spirito di corpo, a
togliere ai ministri ogni potere di
scegliere e di trasferire gli insegnanti universitari e quindi ogni possibilità ai deputati di raccomandare e
promuovere intriganti politici a
cattedre. Agli occhi di un
deputato uscito dal suffragio universale ed investito di una frazione della sovranità popolare, ogni
resistenza di corpi autonomi, di enti locali, di sindaci decisi a far valere la
volontà dei loro amministrati appariva
camorra, sopruso o privilegio. La tirannia del centro, la onnipotenza del
ministero, attraverso ai prefetti, si converte
nella tirannia degli eletti al parlamento. Essi sanno di essere i
ministri del domani, sanno che chi di loro diventerà ministro dell'interno,
disporrà della leva di comando del paese; sanno che nessun presidente del consiglio può rinunciare ad essere ministro
dell'interno se non vuol correre il pericolo di vedere "farsi" le elezioni
contro di lui dal collega al quale egli abbia
avuto la dabbenaggine di abbandonare quel
ministero, il quale dispone delle prefetture, delle questure e dei carabinieri; il quale comanda a centinaia di
migliaia di funzionari piccoli e grossi, ed attraverso concessioni di sussidi,
autorizzazioni di spese, favori di ogni
specie adesca e minaccia sindaci, consiglieri, presidenti di opere pie e di
enti morali. A volta a volta servo e tiranno
dei funzionari che egli ha contribuito a far nominare con le sue raccomandazioni e dalla cui condiscendenza
dipende l'esito delle pratiche dei suoi
elettori, il deputato diventa un galoppino, il cui tempo più che dai lavori
parlamentari è assorbito dalle corse per i ministeri e dallo scrivere lettere di raccomandazione per il
sollecito disbrigo delle pratiche dei suoi elettori.
Perciò il
delenda Carthago della democrazia liberale è: Via il prefetto! Via con tutti i
suoi uffici e le sue dipendenze e le sue ramificazioni! Nulla deve più essere
lasciato in piedi di questa macchina centralizzata; nemmeno lo stambugio del
portiere. Se lasciamo sopravvivere il portiere, presto accanto a lui sorgerà
una fungaia di baracche e di capanne che si
trasformeranno nel vecchio aduggiante palazzo del governo. Il prefetto napoleonico se ne deve andare, con le radici,
il tronco, i rami e le fronde. Per
fortuna, di fatto oggi in Italia l'amministrazione centralizzata è scomparsa. Ha dimostrato di essere il nulla; uno
strumento privo di vita propria, del
quale il primo avventuriero capitato a buon tiro poteva impadronirsi per manovrarlo a suo piacimento. Non accadrà
alcun male, se non ricostruiremo la
macchina oramai guasta e marcia. L'unita del paese non è data dai prefetti e
dai provveditori agli studi e dagli intendenti di finanza e dai segretari
comunali e dalle circolari ed istruzioni ed autorizzazioni romane. L'unita del
paese è fatta dagli italiani. Dagli italiani, i quali imparino, a proprie spese, commettendo
spropositi, a governarsi da sé. La vera
costituente non si ha in una elezione plebiscitaria, a fin di guerra. Così si
creano o si ricostituiscono le tirannie, siano esse di dittatori o di comitati di partiti. Chi vuole affidare il
paese a qualche altro saltimbanco, lasci
sopravvivere la macchina accentrata e faccia da questa e dai comitati eleggere a costituente. Chi
vuole che gli italiani governino se
stessi, faccia invece subito eleggere i consigli municipali, unico corpo rimasto in vita, almeno come
aspirazione profondamente sentita da
tutti i cittadini; e dia agli eletti il potere di amministrare liberamente; di far bene e farsi rinnovare il
mandato, di far male e farsi lapidare.
Non si tema che i malversatori del denaro pubblico non paghino il fio, quando
non possano scaricare su altri, sulla autorità tutoria, sul governo la colpa
delle proprie malefatte. La classe politica si forma cosi: col provare e
riprovare, attraverso a fallimenti ed a successi. Sia che si conservi la
provincia; sia che invece la si abolisca, perché ente artificioso, antistorico
ed anti-economico e la si costituisca da parte con il distretto o collegio o
vicinanza, unita più piccola, raggruppata attorno alla cittadina, al grosso
borgo di mercato, dove convengono naturalmente per i loro interessi ed affari
gli abitanti dei comuni dei dintorni, e dall'altra con la grande regione
storica: Piemonte, Liguria, Lombardia, ecc.; sempre, alla pari del comune, il
collegio regione dovranno amministrarsi
da se, formarsi i propri governanti elettivi,
liberi di gestire le faccende proprie del comune, del collegio e della provincia,
liberi di scegliere i propri funzionari e dipendenti, nel modo e con le garanzie che essi medesimi,
legislatori sovrani nel loro campo, vorranno stabilire. Si potrà discutere sui
compiti da attribuire a questo o quell'altro ente sovrano; ed adopero a bella posta la parola
sovranità e non autonomia, ad indicare
che non solo nel campo internazionale, con la creazione di vincoli federativi, ma anche nel campo
nazionale, con la creazione di corpi
locali vivi di vita propria originaria non derivata dall'alto, urge distruggere l'idea funesta della sovranità
assoluta dello stato. Non temasi dalla distruzione alcun danno per l'unità
nazionale. L'accentramento napoleonico ha fatto le sue prove e queste sono
state negative: una burocrazia pronta a ubbidire a ogni padrone, non
radicata nel luogo, indifferente alle
sorti degli amministrati; un ceto politico
oggetto di dispregio, abbassato a cursore di anticamere prefettizie e ministeriali, prono a votare in favore di
qualunque governo, se il voto poteva giovare ad accaparrare il favore della
burocrazia poliziesca e a premere sulle autorità locali nel giorno delle
elezioni generali; una polizia, non collegata, come dovrebbe, esclusivamente
con la magistratura inquirente e giudicante e con i carabinieri, ma divenuta
strumento di inquisizione politica e di giustizia "economica", ossia
arbitraria. L'arbitrio poliziesco erasi affievolito all'inizio del secolo; ma
lo strumento era pronto; e, come già con
Napoleone, ricominciarono a giungere al
dittatore i rapporti quotidiani della polizia sugli atti e sui propositi di
ogni cittadino sospetto; e si potranno di nuovo comporre, con quei fogli, se
non li hanno bruciati prima, volumi di piccola e di grande storia di interesse
appassionante. E quello strumento, pur guasto, e pronto, se non lo faremo
diventare mero organo della giustizia per la prevenzione dei reati e la
scoperta dei loro autori, a servire nuovi
tiranni e nuovi comitati di salute pubblica. Che cosa ha dato all'unità
d'Italia quella armatura dello stato di polizia, preesistente, ricordiamolo
bene, al 1922? Nulla. Nel momento del pericolo è svanita e sono rimasti i
cittadini inermi e soli. Oggi essi si attruppano in bande di amici, di
conoscenti, di borghigiani; e li chiamano partigiani. È lo stato il quale si
rifà spontaneamente. Lasciamolo riformarsi dal basso, come è sua natura. Riconosciamo
che nessun vincolo dura, nessuna unita e salda, se prima gli uomini i quali si
conoscono ad uno ad uno non hanno
costituito il comune; e di qui, risalendo di grado in grado, sino allo stato.
La distruzione della sovrastruttura napoleonica, che gli italiani non hanno
amato mai, offre l'occasione unica di ricostruire lo stato partendo dalle unità
che tutti conosciamo e amiamo: la famiglia, il comune, la vicinanza e la
regione. Cosi possederemo finalmente uno stato vero e vivente
Di Roberto Vacca, 6 Aprile 2012
Paninizzati, 1992-2012 Tutto è cambiato, il PCI no!
Paninizzati,1992-2012 Tutto è cambiato, il PCI no!
Premessa: non estendo i miei giudizi alle persone di buona volonta che si oppongono al malaffare nella magistratura, politica e informazione.
Tutto è cominciato con Mani Pulite. Tutto è cominciato con il Giudice Antonio di Pietro.
1992 anno della peggiore crisi economica del dopoguerra. 1992 la immensa guerra della magistratura contro lo stato Italiano mette in ginocchio la politica che abbandona.
La magistratura aveva l'obiettivo di disabilitare chi si opponeva all'avanzata del PCI? Forse.
La magistratura aveva l'obiettivo di disabilitare chi si opponeva all'avanzata del PCI? Forse.
L'Italia continua ad andare avanti per venti anni mettendo le mani nelle tasche degli Italiani. Tonino di Pietro esce a precipizio dalla magistratura per non vedere che mentre in Italia la gente muore di disoccupazione i partiti continuano ad essere Casta, con le casse cosi piene di soldi da non sapere dove metterli, cosi qualcuno gentilmente si presta.
Dal 1992 al 2012 Il PCI ha solo cambiato nome cercando di mimetizzarsi. Non è riuscito ad inventarsi una politica, uno spazio, un elettorato. Ha avuto per 20 anni un avversario di comodo, uno che se fosse salito sul ring sarebbe stato fischiato immediatamente nel duo Berlusconi-Bossi.
I magistrati hanno condannato di tutto spiato di tutto violato ogni segreto. In venti anni l'italia è diventato il paese di Orwell dove non esiste riparo ne in internet ne al telefono ne a casa propria nonostante abbiate chiuso bene la porta qualcuno vi ascolta.
Ma esiste una oasi in questo, la Casta dell'Informazione, i giornalisti, manovratori della pubblica opinione hanno continuato ad essere i veri manager dell'Italia indisturbati.
Sono I giornalisti che inventano il "vaccino" anti destra Berlusconi con la calza sulla telecamera alla prima intervista TV, un vaccino fatto di virus morti o indeboliti che non poteva nuocere. Sono I giornalisti che costruiscono un avversario perfetto per il PCI, Bossi, definito dai media "un genio della politica", neo-razzista, provinciale giusto quello che il PCI aveva sempre sognato di trovare per aggregare consenso.
PCI informazione e magistrati riescono cosi ad andare avanti venti anni dipingendo una falsa opposizione a un governo sempre sotto l'antibiotico delle centinaia di processi in corso.
In venti anni il PCI non è riuscito a cambiare a trovare una via che spazzi via il marcio che si porta dentro per iniziare una nuova vita che molti onesti di diverse idee politiche da anni aspettano.
Sono i giornalisti che nel 1992 scoprono ( oh, sorpresa ) una Italia marcia a tutti i livelli.
Sono i giornalisti che scoprono ( oh sorpresa ) che l'Italia del 2012 è marcia è a tutti i livelli.
Sono I giornalisti che accendono i riflettori su Berlusconi accentratore di informazione ma evitando di fare luce sulle lobbies degli stessi giornalisti.
Certo di questi tempi l'Italia alla disperazione, i disoccupati i senza casa, gli impreditori non domono sonni tranquilli, o forse non non dormono e basta.
Il Presidente Monti spazza via l'Art. 18 per fare in modo che non siano le dinastie a regolare le fonti di occupazione. Ma in italia le multinazionali della corruzione controllano ogni movimento nel mercato del lavoro, negli appalti, nelle commesse alle aziende, nei crediti anche piccoli artigiani e imprenditori.
Riuscira l'informazione a cambiare e diventare amica di chi è in crisi estrema smettendo di auto promuoversi in uno show che dura da troppo?
Questo scritto esprime una mia personale opinione non coinvolge nessun altro per nessun motivo.
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Thursday, April 5, 2012
Hey, perchè hai eletto 957 politici che usano la controfigura per "il lavoro sporco"?
Hey, perchè hai eletto 957 politici che usano la controfigura per "il lavoro sporco"?
Wednesday, April 4, 2012
L'italia, 60 milioni di "Tecnici" del lunedì! Nostalgia del Forza coso..?
L'italia, 60 milioni di "Tecnici" del lunedì! Nostalgia del Forza coso..?
BASTA, punto. Facciamo qualcosa. Ancora suicidi l'ultimo ad Atene pochi minuti fa. Tra pochi giorni o ore il prossimo! vuoi davvero stare a guardare?
C'è rimasto pochissimo tempo. Chi non fara niente non avra alibi. http://www.ansa.it/ansamed/it/notizie/stati/grecia/2012/04/04/visualizza_new.html_161371638.html?utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter Voglio relizzare un unSognoItaliano, ma adesso l'emergenza è suicidi e lavoro. I vecchi metodi di aiuto sono gia morti nessuno ci crede piu. Molti dei cosidettetti gruppi anti usura eccetera se esistono sono spesso infestati da usurai. Organizziamo un gruppo di aiuto di emgenza ANTISUICIDIO tramite i social network e colleghiamoci aiuti per rompere il "non c'è lavoro Blues" 1 - Gruppo antisuicidio: proposta : - nessuna pieta per chi cerca di intrufolarsi per fare affari. - cio sono tanti di gruppi di questo genere in giro ma la gente si continua ad ammazzare - credo che esistono persone con preparazione professionale e qualita personali che possono mettere al servizio di chi sta sul punto di chiudere la partita. parliamone qui o scrivetemi direttamente alla mia email dino.gruppuso@gmail.com 2 -.Gruppo anti disoccupazione la gente si ammazza perche non ha lavoro e quindi non vuole parole. Facciamo una agenzia di reclutamento sociale gestita e controllata dai disoccupati Diamo voce alle proposte per organizzare nuove aziende molti hanno idee, contiamoci e mettiamole in atto con idee creative. Io adesso ho detto le cose come stanno. La responsabilita di ascoltare e rispondere è vostra. Non è casuale la presenza di questo APPELLO qui in unSognoItaliano. La gente si ammazza perche alla fine rimane SOLA Mi aspetto un immane numero di adesioni nessuno vi chiede soldi, SOLO ASCOLTA CHI NON HA PIU VOCE! Ciao
Tuesday, April 3, 2012
Non gioco più: non basta volere che il tempo torni indietro bisogna costuire alternative economiche
Il comportamento di una certa parte degli Italiani sembra proprio essere simile ad un bambino che fa i capricci per avere qualcosa. Non basta battere i piedi bisogna avere una soluzione per crescere.
velocita di crescita delle PMI italiane
GOLDMAN: The Next 24 Hours Will Be Critical For The Global Economy
Italian PMI
CHART OF THE DAY: European PMI Numbers
The periphery is hurting badly. What countries like Spain, Italy, and Greece so desperately need is growth, and they're not getting any of it.Italian PMI
ITALIAN PMI WEAK AGAIN, MISSES EXPECTATIONS AT 47.9
Sunday, April 1, 2012
Cinesi: Italia che ha ancora trovato lavoro e gia sciopera? | LinkedIn
Cinesi, investiranno su un Italia che non ha ancora trovato lavoro e gia sciopera?
Clicckate qui : Metttevi nei loro panni e rispondete.
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Erin Egan FACEBOOK , Chief Privacy Officer: you shouldn’t be forced to share your private information -STOP ALLE RICHIESTE DI PASSWORD
Protecting Your Passwords and Your Privacy
As a user, you shouldn’t be forced to share your private information and communications just to get a job. And as the friend of a user, you shouldn’t have to worry that your private information or communications will be revealed to someone you don’t know and didn’t intend to share with just because that user is looking for a job. That’s why we’ve made it a violation of Facebook’s Statement of Rights and Responsibilities to share or solicit a Facebook password.
Facebook attacca i datori di lavoro che chiedono le password - LASTAMPA.it
Facebook attacca i datori di lavoro che chiedono le password Fenomeno in aumento. Il sito minaccia azioni legali TORINO Facebook attacca i datori di lavoro che chiedono l'accesso agli account personali dei dipendenti e dei candidati a possibili assunzioni. Erin Egan, responsabile della privacy di Facebook, ha definito la pratica «inquietante» e ha minacciato azioni legali contro le aziende che violano la privacy degli utenti del social network.
Protecting Your Passwords and Your Privacy
Facebook takes your privacy seriously. We’ll take action to protect the privacy and security of our users, whether by engaging policymakers or, where appropriate, by initiating legal action, including by shutting down applications that abuse their privileges. While we will continue to do our part, it is important that everyone on Facebook understands they have a right to keep their password to themselves, and we will do our best to protect that right. -- Erin Egan, Chief Privacy Officer, Policy
Friday, March 30, 2012
Tammuriata nera
"E dice 'o parularo, embè parlammo, pecché si raggiunammo chistu fatto ce 'o spiegammo."
Imprenditori continuano ad uscire di scena. Inseguiti e braccati dalle tenaglie di una legge senza giustizia. Colpevolizzati quanto piu piccoli e senza voce, scoperti "imprenditori-operai" solo quando la tragedia diviene mattanza. Una attenzione mediatica quanto meno sospetta colta a prendere al volo un altra opportunità di mercato.
Una legge che individua nel piccolo imprenditore senza possibilita di grandi avvocati da mettere in causa per patteggiare ( mercanteggiare?) la vittima preferenziale. Una legge che scopre che i piccoli imprenditori sono "INADEMPIENTI" e "INSOLVENTI" che non pagano i fornitorie fisco. Chi non paga viene venduto alle agenzie di recupero crediti senza piu possibilità di dialogo, spesso solo prestanome della criminalità. I cosi detti "AMICI" telefonici o reali, anti usura eccetera sono abbondantemente infiltrati proprio dalla malavita.
Addò pastin' 'o grano, 'o grano cresce riesce o nun riesce, semp'è grano chello ch'esce
La legge interviene solo al momento che l'imprenditore ha passato una vita a cercare di sopravvivere.
Interviene con un apparato perfettamente efficiente, GDF, avvocati, magistrati, impongono che la legge venga applicata.
Ma dove era la legge quando la macchina della corruzione e del clientelismo stritolava il piccolo imprenditore? Dove era quando nelle banche i soldi erano pronti solo per gli amici? dove erano quando il sottobosco dei finanziamenti era truccato?
American espresso, damme 'o dollaro ca vaco 'e pressa sinò vene 'a pulisse, mette 'e mmane addò vò isse.
Una legge che permette a multinazionali Italiane della corruzione e del clientelismo di crescere e prolificare corrompendo le coscienze dei giovani non è giusta e non ha autorita. Monti e il parlamento INTERVENGANO adesso per evitare questa valle di lacrime di coccodrillo.
'o stommaco mio era vacante, si nun era p''o contrabbando, ì' mò già stevo 'o campusanto.
Imprenditori continuano ad uscire di scena. Inseguiti e braccati dalle tenaglie di una legge senza giustizia. Colpevolizzati quanto piu piccoli e senza voce, scoperti "imprenditori-operai" solo quando la tragedia diviene mattanza. Una attenzione mediatica quanto meno sospetta colta a prendere al volo un altra opportunità di mercato.
Una legge che individua nel piccolo imprenditore senza possibilita di grandi avvocati da mettere in causa per patteggiare ( mercanteggiare?) la vittima preferenziale. Una legge che scopre che i piccoli imprenditori sono "INADEMPIENTI" e "INSOLVENTI" che non pagano i fornitorie fisco. Chi non paga viene venduto alle agenzie di recupero crediti senza piu possibilità di dialogo, spesso solo prestanome della criminalità. I cosi detti "AMICI" telefonici o reali, anti usura eccetera sono abbondantemente infiltrati proprio dalla malavita.
Addò pastin' 'o grano, 'o grano cresce riesce o nun riesce, semp'è grano chello ch'esce
La legge interviene solo al momento che l'imprenditore ha passato una vita a cercare di sopravvivere.
Interviene con un apparato perfettamente efficiente, GDF, avvocati, magistrati, impongono che la legge venga applicata.
Ma dove era la legge quando la macchina della corruzione e del clientelismo stritolava il piccolo imprenditore? Dove era quando nelle banche i soldi erano pronti solo per gli amici? dove erano quando il sottobosco dei finanziamenti era truccato?
American espresso, damme 'o dollaro ca vaco 'e pressa sinò vene 'a pulisse, mette 'e mmane addò vò isse.
Una legge che permette a multinazionali Italiane della corruzione e del clientelismo di crescere e prolificare corrompendo le coscienze dei giovani non è giusta e non ha autorita. Monti e il parlamento INTERVENGANO adesso per evitare questa valle di lacrime di coccodrillo.
'o stommaco mio era vacante, si nun era p''o contrabbando, ì' mò già stevo 'o campusanto.
Chiamata generale per fare un pronto intervento, senza furbi, per essere di aiuto. Se volete partecipare scrivete ryra@aptitude59.com
Thursday, March 29, 2012
KEYWORDS: suicidi, imprenditori, media, sinistrismo, strumentalizzazione, wave
Ogn'anno,il due novembre,c'é l'usanza
per i defunti andare al Cimitero.
Ognuno ll'adda fà chesta crianza;
ognuno adda tené chistu penziero.Ogn'anno,puntualmente,in questo giorno,
di questa triste e mesta ricorrenza,
anch'io ci vado,e con dei fiori adorno
il loculo marmoreo 'e zi' Vicenza.
St'anno m'é capitato 'navventura...
dopo di aver compiuto il triste omaggio.
Madonna! si ce penzo,e che paura!,
ma po' facette un'anema e curaggio.
'O fatto è chisto,statemi a sentire:
s'avvicinava ll'ora d'à chiusura:
io,tomo tomo,stavo per uscire
buttando un occhio a qualche sepoltura.
"Qui dorme in pace il nobile marchese
signore di Rovigo e di Belluno
ardimentoso eroe di mille imprese
morto l'11 maggio del'31"
'O stemma cu 'a curona 'ncoppa a tutto...
...sotto 'na croce fatta 'e lampadine;
tre mazze 'e rose cu 'na lista 'e lutto:
cannele,cannelotte e sei lumine.
Proprio azzeccata 'a tomba 'e stu signore
nce stava 'n 'ata tomba piccerella,
abbandunata,senza manco un fiore;
pe' segno,sulamente 'na crucella.
E ncoppa 'a croce appena se liggeva:
"Esposito Gennaro - netturbino":
guardannola,che ppena me faceva
stu muorto senza manco nu lumino!
Questa è la vita! 'ncapo a me penzavo...
chi ha avuto tanto e chi nun ave niente!
Stu povero maronna s'aspettava
ca pur all'atu munno era pezzente?
Mentre fantasticavo stu penziero,
s'era ggià fatta quase mezanotte,
e i'rimanette 'nchiuso priggiuniero,
muorto 'e paura...nnanze 'e cannelotte.
Tutto a 'nu tratto,che veco 'a luntano?
Ddoje ombre avvicenarse 'a parte mia...
Penzaje:stu fatto a me mme pare strano...
Stongo scetato...dormo,o è fantasia?
Ate che fantasia;era 'o Marchese:
c'o' tubbo,'a caramella e c'o' pastrano;
chill'ato apriesso a isso un brutto arnese;
tutto fetente e cu 'nascopa mmano.
E chillo certamente è don Gennaro...
'omuorto puveriello...'o scupatore.
'Int 'a stu fatto i' nun ce veco chiaro:
so' muorte e se ritirano a chest'ora?
Putevano sta' 'a me quase 'nu palmo,
quanno 'o Marchese se fermaje 'e botto,
s'avota e tomo tomo..calmo calmo,
dicette a don Gennaro:"Giovanotto!
Da Voi vorrei saper,vile carogna,
con quale ardire e come avete osato
di farvi seppellir,per mia vergogna,
accanto a me che sono blasonato!
La casta è casta e va,si,rispettata,
ma Voi perdeste il senso e la misura;
la Vostra salma andava,si,inumata;
ma seppellita nella spazzatura!
Ancora oltre sopportar non posso
la Vostra vicinanza puzzolente,
fa d'uopo,quindi,che cerchiate un fosso
tra i vostri pari,tra la vostra gente"
"Signor Marchese,nun è colpa mia,
i'nun v'avesse fatto chistu tuorto;
mia moglie è stata a ffa' sta fesseria,
i' che putevo fa' si ero muorto?
Si fosse vivo ve farrei cuntento,
pigliasse 'a casciulella cu 'e qquatt'osse
e proprio mo,obbj'...'nd'a stu mumento
mme ne trasesse dinto a n'ata fossa".
"E cosa aspetti,oh turpe malcreato,
che l'ira mia raggiunga l'eccedenza?
Se io non fossi stato un titolato
avrei già dato piglio alla violenza!"
"Famme vedé..-piglia sta violenza...
'A verità,Marché,mme so' scucciato
'e te senti;e si perdo 'a pacienza,
mme scordo ca so' muorto e so mazzate!...
Ma chi te cride d'essere...nu ddio?
Ccà dinto,'o vvuo capi,ca simmo eguale?...
...Muorto si'tu e muorto so' pur'io;
ognuno comme a 'na'ato é tale e quale".
"Lurido porco!...Come ti permetti
paragonarti a me ch'ebbi natali
illustri,nobilissimi e perfetti,
da fare invidia a Principi Reali?".
"Tu qua' Natale...Pasca e Ppifania!!!
T''o vvuo' mettere 'ncapo...'int'a cervella
che staje malato ancora e' fantasia?...
'A morte 'o ssaje ched''e?...è una livella.
'Nu rre,'nu maggistrato,'nu grand'ommo,
trasenno stu canciello ha fatt'o punto
c'ha perzo tutto,'a vita e pure 'o nomme:
tu nu t'hè fatto ancora chistu cunto?
Perciò,stamme a ssenti...nun fa''o restivo,
suppuorteme vicino-che te 'mporta?
Sti ppagliacciate 'e ffanno sulo 'e vive:
nuje simmo serie...appartenimmo à morte!"
Principe Antonio de Curtis - in arte " Toto' "
Tuesday, March 27, 2012
Come si determina il corso della politica: Antitrust multa Auditel per 1,8 mln per abuso di posizione dominante
Antitrust multa Auditel per 1,8 mln per abuso di posizione dominante
L’Antitrust oggi ha comminato una salata multa da 1,8 milioni di euro ad Auditel per abuso di posizione dominante (qui il comunicato ufficiale). In particolare, i comportamenti anticoncorrenziali della società, denunciati da Sky, hanno causato un pregiudizio significativo alle dinamiche competitive nei mercati della raccolta pubblicitaria su mezzo televisivo, dell’offerta dei servizi televisivi a pagamento e dell’offerta all’ingrosso di canali televisivi, avvantaggiando i suoi principali azionisti, cioè sempre gli stessi operatori che dominano il mercato tv: Rai e Mediaset.
L’Antitrust oggi ha comminato una salata multa da 1,8 milioni di euro ad Auditel per abuso di posizione dominante (qui il comunicato ufficiale). In particolare, i comportamenti anticoncorrenziali della società, denunciati da Sky, hanno causato un pregiudizio significativo alle dinamiche competitive nei mercati della raccolta pubblicitaria su mezzo televisivo, dell’offerta dei servizi televisivi a pagamento e dell’offerta all’ingrosso di canali televisivi, avvantaggiando i suoi principali azionisti, cioè sempre gli stessi operatori che dominano il mercato tv: Rai e Mediaset.
Innovazione: Chi esorta il giovane a viver bene e il vecchio a ben morire è stolto
Epistola a Meneceo, 124-127
1 [...] Abítuati a pensare che nulla è per noi la morte, poiché ogni bene e ogni male è nella sensazione, e la morte è privazione di questa. Per cui la retta conoscenza che niente è per noi la morte rende gioiosa la mortalità della vita; non aggiungendo infinito tempo, ma togliendo il desiderio dell’immortalità. Niente c’è infatti di temibile nella vita per chi è veramente convinto che niente di temibile c’è nel non vivere piú. Perciò stolto è chi dice di temere la morte non perché quando c’è sia dolorosa ma perché addolora l’attenderla; ciò che, infatti, presente non ci turba, stoltamente ci addolora quando è atteso. Il piú terribile dunque dei mali, la morte, non è nulla per noi, perché quando ci siamo noi non c’è la morte, quando c’è la morte noi non siamo piú. Non è nulla dunque, né per i vivi né per i morti, perché per i vivi non c’è, e i morti non sono piú. Ma i piú, nei confronti della morte, ora la fuggono come il piú grande dei mali, ora come cessazione dei mali della vita la cercano. Il saggio invece né rifiuta la vita né teme la morte; perché né è contrario alla vita, né reputa un male il non vivere. E come dei cibi non cerca certo i piú abbondanti, ma i migliori, cosí del tempo non il piú durevole, ma il piú dolce si gode. Chi esorta il giovane a viver bene e il vecchio a ben morire è stolto, non solo per quel che di dolce c’è nella vita, ma perché uno solo è l’esercizio a ben vivere e ben morire. Peggio ancora chi dice:
“bello non esser nato,
ma, nato, passare al piú presto le soglie dell’Ade”.
[...]
2 Ancora, si ricordi, che il futuro non è né nostro, né interamente non nostro: onde non abbiamo ad attendercelo sicuramente come se debba venire, e non disperarne come se sicuramente non possa avvenire.
(Epicuro, Opere, Einaudi, Torino, 1970, pagg. 62-63)
La mia personale traduzione: Se sei morto non lo sai, se lo sai non sei morto abbastanza.By 0b1kenobi
Credi che un governo diverso da Monti ti darebbe migliori prospettive di lavoro o affari?
Esprimere la propria opinione è un diritto/dovere:
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I dati riportati sono un ESEMPIO.
Monday, March 26, 2012
Dopo un governo del c..entro la sinistra e i media ripiombati in piena curva sud per gridare forza 18 e abbasso Fornero. A QUANDO I ROGHI?
Dopo un governo del c..entro la sinistra e i media ripiombati in piena curva sud per gridare forza 18 e abbasso Fornero. A QUANDO I ROGHI?
Sindacati e sinistra contagiati dalla paura di essere uguali. Chiama (1)18?
Presidente MONTI in Italia solo chiacchiere da 30 anni. Approvo i suoi cambiamenti.
Sindacati e sinistra contagiati dalla paura di essere uguali.
Chiama (1)18?
Sindacati e sinistra contagiati dalla paura di essere uguali.
Chiama (1)18?
Presidente MONTI lei ha un centro di ascolto e report delle opinioni sui social network?
Lei è troppo Smart per non avercelo ma se per caso non lo avesse ancora costituito lo costituisca al più presto, per dare ascolto a quello che la gente veramente pensa a quello che propone, alle critiche eccetera.
Vorrei consigliare di inserire questo "ascolto" nella costituzione italiana mentre bisognerebbe dichiarare anticostituzionale l'uso dei social network per spiare o danneggiare le persone.
"PREMIATA FABBRICA DI OCCUPAZIONE" e "SUPPORTO360"
Premessa: quello che propongo io non ha niente di speciale è
quello che moltissimi hanno in mente e magari come me dicono ma non riescono a
fare "massa critica" per iniziare. UNIAMOCI E DIAMOCI DA FARE.
La mia opinione è
questa: penso che il governo Monti ad ora sia il miglior governo possibile o
perlomeno così migliore del precedente da far girare la testa. Credo che il suo
governo stia tentando di comportarsi come un governo onesto non importa come le
singole persone siano pervenute a questa situazione conta che si comportino
come tali. Migliorare la situazione dell'Italia è un problema, ripartire
questo problema tra datori di lavori e lavoratori non ne cambia di un
millimetro la situazione.
La giustizia, l'etica, la
coscienza dicono che bisogna
dare la precedenza alle "classi" più sfortunate: i “senza casa”, i “senza
lavoro” poi i dipendenti e i lavoratori atipici e quello che rimane andrà a chi
non lavora ma mette il capitale. Fare un movimento potente con
importanti manifestazioni di forza farà spostare la bilancia da verso una parte
o l'altra ma il peso totale rimarrà invariato. I cambiamenti che si
ottengono attraverso la politica richiedono anni e sono confinati ad aliquote
del problema di qualche percento. Io penso che i disoccupati abbiano bisogno di
migliorare la loro situazione personale passando da lavoro 0 a lavoro 100% se
possibile. Allora mi chiedo se oltre ad un movimento politico i disoccupati
non debbano fare della eliminazione di disoccupazione un obiettivo da
perseguire con la stessa capacita di analisi, di tecnologia, di organizzazione
che viene richiesta nella produzione dei un prodotto industriale, Una specie di
fabbrica per la produzione di occupazione organizzata e tecnica.
--
Prima ancora di qualsiasi
altra cosa bisogna fare in modo che idee diverse e approcci diversi non si
combattano ma trovino il modo di comunicare, allearsi, coordinarsi e fare
fronte comune e questo è il mio primo obiettivo a cui vorrei dedicarmi con
priorità.
Non c'è niente di male a
voler fare un partito o un movimento l'importante è che non si usi le
sofferenze della povera gente per farsene sgabello e arrivare più in alto.
Un partito che voglia aiutare i disoccupati è benvenuto se è onesto e
pulito ma non è in alternativa ad altre iniziative possono benissimo convivere
coordinarsi e essere più forti in questo modo.
Ho invece la voglia di far
nascere una entità che sia dei disoccupati fatta dai disoccupati e organizzata
dai disoccupati e non c'è legge che possa vietare a chi sta morendo di fame di
aiutarsi e se ci fosse invito a violare questa specifica legge!
Quello che propongo è una
"FABBRICA DI OCCUPAZIONE" una organizzazione che usi le capacita
serie e affilate di senza lavoro ma con la voglia di lavorare, moltissimi di
grande esperienza e capacita ed entusiasmo, per disegnare un processo che a
partire dalla ricerca di lavoro ( yes agenzia di collocamento in questo senso)
procedendo per tutti i momenti di richiesta di supporto ( psicologico, legale,
rapporti con le banche ) fino a progettare aziende di ex disoccupati che con
idee innovative producano servizi ( Mc Donald, Facebook producono servizi).
Quindi
una “Fabbrica di Occupazione” e un “SUPPORTO360”, una pubblicità adeguata, un
marketing adeguato, idee che siano esattamente quello che serve e il tutto
analizzato con una visione innovativa, divergente e creativa. Solo questo.
ATTENZIONE!
PS: Come dopo ogni terremoto gli sciacalli compaiono così personaggi favolosi si stanno presentanto e si presenteranno sempre più numerosi sulla scena proponendo farmaci miracolosi. Le agenzie di collocamento di mezzo mondo fanno affari d'oro sulla pelle di chi rischia la pelle. Molti cercano di creare il panico impedendo che i disoccuopati si possano occupare da loro. Meglio ragionare con la propria testa.
Sunday, March 25, 2012
Presidente MONTI: come si diventa fornitore qualificato per il supporto alla partecipazione di progetti di R&S internazionali ?
La rete di distribuzione delle informazioni dallìEuropa ai normali cittadini risulta ancora essere soggetta alle clientele e solo pochi "eletti" riescono a saperlo nel breve attimo tra quando diventano attive a quando sono esaurite.
Le camere di commercio sono avare di partecipazione e tendono solo a vendere "prodotti" alle imprese.
I social network piu qualificati sembrano essere stati assegnati ad un unico "GESTORE" di clientelismo.
Peggio ancora all'estero dove rappresentanze Italiane sono allo stesso tempo Pubbliche ma private nella gestione e dispongono di fondi giganteschi che permette loro di avere piu direttori che impiegati.
La nostra proposta/ricerca impresa+
Questo il link alla gruppo impresa+
Impresa+ cioè una impresa fatta di connessioni multidisciplinari orientata al progetto
Una rete di imprese come sopra è ammessa alle facilitazioni di legge? come si troverebbe riguardo agli oneri fiscali e alle facilitazioni per i finaziamenti?
Finanziamenti agevolati e oneri fiscali ridotti sarebbero auspicabili o hanno aspeti negativi importanti?
===
La proposta di rete di impresa studiata dall'Enea a confronto con un breve documento di un ricercatore finlandese.
Queste sono le mie personali sensazioni in proposito:
La proposta illustrata dall'Enea è quanto di più completo di possa immaginare e di integrato. Nella analisi vengono anche illustrati e analizzati possibili problemi il tutto molto estensivamente con i relativi diagrammi molto chiari.
La proposta del ricercatore Finlandese riguarda un aspettto piu limitato perche si riferisce piu generalmente ad una rete di internazionalizzazione di impresa.
La mia impressione è che il modello Reti di Impresa "Enea" sembra molto vasto e inpegnativo da realizzare anche perche prevede non soltanto i principi per affrontare il problema ma anche le soluzioni e quindi forse è un po condizionante.
Il modello Finlandese invece è basato su un concetto che mi pare molto più flessibile perche non guarda tanto ad una relazione rigida e inamovibile tra imprese ma invece a relazioni interpersonali che sono sicuramente più facili da comprendere ed implementare.
Riporto un picolissimo stralcio relativo alle aree delle relazioni interpersonali in qestione:
.. the three dimensions of interpersonal communication competence and show that skills, knowledge and motivation are all included in the appointed areas..
Areas of interpersonal communication competence in networking and collaboration
3.1 Information sharing
3.2 The management of diversity
3.3 Adaptation and adjustment
3.4 Integrative negotiation
3.5 The creation and management of relationships
Le camere di commercio sono avare di partecipazione e tendono solo a vendere "prodotti" alle imprese.
I social network piu qualificati sembrano essere stati assegnati ad un unico "GESTORE" di clientelismo.
Peggio ancora all'estero dove rappresentanze Italiane sono allo stesso tempo Pubbliche ma private nella gestione e dispongono di fondi giganteschi che permette loro di avere piu direttori che impiegati.
La nostra proposta/ricerca impresa+
Questo il link alla gruppo impresa+
Impresa+ cioè una impresa fatta di connessioni multidisciplinari orientata al progetto
Una rete di imprese come sopra è ammessa alle facilitazioni di legge? come si troverebbe riguardo agli oneri fiscali e alle facilitazioni per i finaziamenti?
Finanziamenti agevolati e oneri fiscali ridotti sarebbero auspicabili o hanno aspeti negativi importanti?
===
La proposta di rete di impresa studiata dall'Enea a confronto con un breve documento di un ricercatore finlandese.
Queste sono le mie personali sensazioni in proposito:
La proposta illustrata dall'Enea è quanto di più completo di possa immaginare e di integrato. Nella analisi vengono anche illustrati e analizzati possibili problemi il tutto molto estensivamente con i relativi diagrammi molto chiari.
La proposta del ricercatore Finlandese riguarda un aspettto piu limitato perche si riferisce piu generalmente ad una rete di internazionalizzazione di impresa.
La mia impressione è che il modello Reti di Impresa "Enea" sembra molto vasto e inpegnativo da realizzare anche perche prevede non soltanto i principi per affrontare il problema ma anche le soluzioni e quindi forse è un po condizionante.
Il modello Finlandese invece è basato su un concetto che mi pare molto più flessibile perche non guarda tanto ad una relazione rigida e inamovibile tra imprese ma invece a relazioni interpersonali che sono sicuramente più facili da comprendere ed implementare.
Riporto un picolissimo stralcio relativo alle aree delle relazioni interpersonali in qestione:
.. the three dimensions of interpersonal communication competence and show that skills, knowledge and motivation are all included in the appointed areas..
Areas of interpersonal communication competence in networking and collaboration
3.1 Information sharing
3.2 The management of diversity
3.3 Adaptation and adjustment
3.4 Integrative negotiation
3.5 The creation and management of relationships
How to limit the intrusion of recruiters and employers into the social life life of Jobseekers? | LinkedIn
How to limit the intrusion of recruiters and employers into the social life life of Jobseekers? | LinkedIn
This article report many abuses the new age of recruiters are beginning to use against the right of jobseekers especially on social networks. How to fight this new trend?
Employers Asking Job Seekers for Facebook Passwords finance.yahoo.com
When Justin Bassett interviewed for a new job, he expected the usual questions about experience and references. So he was astonished when the interviewer asked for something else: his Facebook username and password.
Saturday, March 24, 2012
le TRE I delle discussioni LinkedIn in Italiano : Interminabili, inconcludenti, Interessate
Molte discussioni hanno le caratteristiche dell'adescamento, espongono un argomento civetta e poi cercano di portare a concludere un "affare". Protagonismo, narcisismo, rendono impossibile avere una discussione matura che proceda verso un obiettivo concreto a termine.
Personaggi equivoci legati al sottobosco politico compaiono a comando. False identica sono usate per dare peso ad una discussione od un gruppo utlizzando l'aura di prestigio di manager di grandi aziende che mai intervengono o esprimono una opinione. La macchina della corruzione ha infestato una consistente aliquota di tutto il Linkedin Italiano decretando il successo o il fallimento di Gruppi o discussioni.
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