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Wednesday, May 30, 2012

Potrebbe sopravvivere in Italia una azienda che non usi illegalita e corruzione'?


Il motivo per cui in Italia la gente smette di cercare lavoro e  gli imprenditori smettono di lanciare nuovi progetti e di utilizzare finanziamenti risiede nella convinzione che gli italiani si sono fatti che dietro la maggior parte delle proposte si nasconde inevitabilmente una fregatura.
La competizione tra aziende è viziata dall'uso di illegalità che diventano il vero vantaggio competitivo. Chi non riesce ad usare un sufficiente livello di illegalità per poter competere con gli altri rischia di essere fuori mercato con le relative conseguenze.
L'illegalità in Italia è consentita da un sistema legale e giudiziario ambiguo dove niente è certo. La corruzione inoltre opera come vero strumento di marketing generalizzato ed esistono multinazionali della corruzione che operano senza alcun  riguardo alla legge come è facile verificare dal continuo e uniforme stillicidio di fatti giudiziari che costituiscono la punta dell'iceberg del problema.

Saturday, April 28, 2012

Corruzione: misurarla - ed eliminarla - di Roberto Vacca. 28 Aprile 2012.


Allego mio articolo su "Corruzione - misurarla, eliminarla"È argomento di cui si parla molto, ma non sono disponibili misure evalutazioni dell'entità del fenomeno. Ho trovato i documenti prodotti daTransparency International e da GRECO (Group d'Etats contre la Corruption).Sono molto istruttivi. In particolare il rapporto GRECO sull'Italia diffusonel 2009 e di cui si è parlato poco o niente. Riporto il link per poterloleggere.Concludo con proposta paradossale di istituire un fustigatore ufficiale.  


Best
Roberto

Corruzione: misurarla - ed eliminarla -  di Roberto Vacca. 28 Aprile 2012.
Dove ti giri, trovi corruzione, furti, concussione (perpetrata da pubblici ufficiali o da ministri), tangenti, stipendi e pensioni pantagrueliche. È difficile sapere a quanto ammonti questo bottino: i criminali coprono le tracce – per fortuna non sempre. Secondo Gherardo Colombo l’ammontare annuo nel 2011 è stato di 60 miliardi di euro (60 G€). Adottiamo la sua stima: è un esperto e ha condotto le inchieste di Mani Pulite, Imi-Sir, Lodo Mondadori, SME. La cifra che indica è grossa: il 4% del Prodotto Interno Lordo. Se la eliminassimo, la nostra economia crescerebbe più di quelle dei paesi nordici.
Speriamo che le scoperte di ruberie e appropriazioni degli ultimi mesi servano da deterrenti - ma: quale è stata la tendenza negli ultimi anni? Ai tempi di Mani Pulite  il PIL era di 1.100 miliardi (in Euro odierni - oggi è di circa 1500). Quindi è verosimile che il bottino sottratto da corrotti e parassiti fosse di una quarantina di miliardi. Una fonte approssimativa, ma credibile, è Transparency International, organizzazione indipendente non governativa fondata nel 1993 da Peter Eigen, già della Banca Mondiale, che promuove trasparenza e responsabilità nello sviluppo internazionale. Dal 1995 questo gruppo pubblica ogni anno tabelle dell’Indice di Corruzione Percepito – valutato per ogni nazione (ne sono considerate 182) mediante ricerche e interviste a esperti, magistrati, commercianti, istituzioni pubbliche. È un indice qualitativo e approssimativo: vale 10 per un Paese ove la corruzione sia assente e vale zero se il Paese è profondamente corrotto. Nel 2011 la Nuova Zelanda sta al primo posto con un indice di 9,5 – all’ultimo posto Somalia e Nord Corea con un indice di 1. La tabella seguente dà numero d’ordine e indice di corruzione per l’Italia negli ultimi 20 anni.

Anno
2002
2004
2006
2008
2011
Indice corruzione
  5,2
  4,8
  4,0
  4,8
  3,9
Numero d’ordine
31
42
45
55
61

La situazione è grave e peggiora. Le leggi ci sono: mancano indagini adeguate, principi etici condivisi ed equità. Sono ben noti casi di parlamentari incriminati e protetti da mancate autorizzazioni a procedere delle Camere. Il Consiglio d’Europa propose nel 1999 una convenzione Internazionale contro la corruzione [http://conventions.coe.int/treaty/ita/summaries/html/173htm] su proposta di 19 Paesi. La Convenzione impegna gli Stati firmatari (riuniti nel Gruppo di Stati contro la Corruzione – GRECO con sede a Strasburgo) a promulgare leggi adeguate che colpiscano pubblici ufficiali (nazionali o comunitari), parlamentari, funzionari e giudici per reati di riciclaggio, falsi contabili, corruzione passiva e attiva.
La Convenzione è stata firmata e ratificata da 43 Paesi. È stata firmata, ma non ratificata da: Austria, Germania, Italia, Lichtenstein, San Marino, USA, Messico. Non è stata nemmeno firmata da Canada, Giappone e Santa Sede.
L’11 Aprile scorso Transparency International ha censurato l’Italia per i trasferimenti eccessivi di fondi pubblici ai partiti politici. I nostri governi, che portano un ritardo di molti anni nel ratificare la Convenzione, hanno atteso che la situazione fosse svelata recentemente per reagire debolmente. I funzionari GRECO redassero il 2/7/2009 un lungo rapporto sulla corruzione in Italia (www.coe.int/t/dghl/monitoring/greco/evaluations/round2/GrecoEval1-2(2008)2_Italy_EN.pdf) Andrebbe pubblicizzato e discusso ampiamente. Rileva autorevolmente fatti noti: legami fra corruzione e mafia; il governo ha mirato a incrementare l’efficienza della Pubblica Amministrazione, NON a prevenire e colpire la corruzione; molte condanne vengono evitate per decorrenza dei termini o per abuso dell’immunità. Il numero di condanne per corruzione pubblica, furto alla Pubblica Amministrazione, abuso d’ufficio e concussione è diminuito gradualmente da 3.627 nel 1996 a 494 nel 2006. Non era il numero dei reati a decrescere – dell’86,4 % in 10 anni! - diminuivano l’energia e la tempestività nel perseguirli. Il rapporto suggerisce nuove leggi, procedure e snellimenti, che dovremmo discutere ampiamente e apertamente. Non lo hanno fatto i nostri politologi.
Lassismo e apatia sono stati anche favoriti da ingenue teorie. Secondo Robert Klitgaard (“Controlling Corruption”, University of California  Press, 1991) e consulente di 21 governi, la corruzione si combatte con i controlli, che costano. Più corruzione si elimina, maggiori sono i costi. Oltre un certo limite  la società spende di più per i controlli di quanto risparmi in corruzione evitata: conviene tollerarne piccole dosi. Sono bizantinismi, dato che le dosi sono massicce.
Oltre a leggi più stringenti ed efficaci, ci vuole una riscossa morale. Non servono a produrla le prediche dei guru. La può esprimere il pubblico (la società civile?). E’ già accaduto. Mezzo secolo fa nessuno avrebbe creduto che gli italiani avrebbero smesso di vantarsi di non pagare le tasse, di fumare al cinema, di gettare cocci dalla finestra l’ultimo giorno dell’anno, di non superare 130 km/h in autostrada. Invece lo hanno fatto e reagiscono ai trasgressori. I corrotti e i concussori, vanno bloccati prima che si ritirino latitanti nelle ville comprate all’estero con il bottino. L’Italia deve ratificare la citata convenzione del 1999 per rendere più agevoli gli espropri di immobili e capitali in Paesi stranieri.
Servono deterrenti più efficaci. Ad esempio, corrotti e concessori devono essere esposti alla gogna. Non vanno legati in piazza a blocchi di legno e bersagliati con frutta marcia. Una riforma della giustizia dovrebbe istituire fustigatori che in rete e sui media descrivano i loro reati, l’odiosità dei danni che arrecano, la loro infima meschinità, il penoso cattivo gusto. 

Friday, March 30, 2012

Tammuriata nera

"E dice 'o parularo, embè parlammo, pecché si raggiunammo chistu fatto ce 'o spiegammo."

Imprenditori continuano ad uscire di scena. Inseguiti e braccati dalle tenaglie di una legge senza giustizia. Colpevolizzati quanto piu piccoli e senza voce, scoperti "imprenditori-operai" solo quando la tragedia diviene mattanza. Una attenzione mediatica quanto meno sospetta colta a prendere al volo un altra opportunità di mercato.
Una legge che individua nel piccolo imprenditore senza possibilita di grandi avvocati da mettere in causa per patteggiare ( mercanteggiare?) la vittima preferenziale. Una legge che scopre che i piccoli imprenditori sono "INADEMPIENTI" e "INSOLVENTI"  che non pagano i fornitorie fisco. Chi non paga viene venduto alle agenzie di recupero crediti senza piu possibilità di dialogo, spesso solo prestanome della criminalità. I cosi detti "AMICI" telefonici o reali, anti usura eccetera sono abbondantemente  infiltrati proprio dalla malavita.

Addò pastin' 'o grano, 'o grano cresce riesce o nun riesce, semp'è grano chello ch'esce

La legge interviene solo al  momento che l'imprenditore ha passato una vita a cercare di sopravvivere.
Interviene con un apparato perfettamente efficiente, GDF, avvocati, magistrati, impongono che la legge venga applicata.
Ma dove era la legge quando la macchina della corruzione e del clientelismo stritolava il piccolo imprenditore? Dove era quando nelle banche i soldi erano pronti solo per gli amici? dove erano quando il sottobosco dei finanziamenti era truccato?

American espresso, damme 'o dollaro ca vaco 'e pressa sinò vene 'a pulisse, mette 'e mmane addò vò isse. 

Una legge che permette a multinazionali Italiane della corruzione e del clientelismo di crescere e prolificare corrompendo le coscienze dei giovani non è giusta e non ha autorita. Monti e il parlamento INTERVENGANO adesso per evitare questa valle di lacrime di coccodrillo.

'o stommaco mio era vacante, si nun era p''o contrabbando, ì' mò già stevo 'o campusanto.


Chiamata generale per fare un pronto intervento, senza furbi, per essere di aiuto. Se volete partecipare scrivete ryra@aptitude59.com

Saturday, March 24, 2012

le TRE I delle discussioni LinkedIn in Italiano : Interminabili, inconcludenti, Interessate


Molte discussioni hanno le caratteristiche dell'adescamento, espongono un argomento civetta e poi cercano di portare a concludere un "affare". Protagonismo, narcisismo, rendono impossibile avere una discussione matura che proceda verso un obiettivo concreto a termine.
Personaggi equivoci legati al sottobosco politico compaiono a comando. False identica sono usate per dare peso ad una discussione od un gruppo utlizzando l'aura di prestigio di manager di grandi aziende che mai intervengono o esprimono una opinione. La macchina della corruzione ha  infestato una consistente aliquota di tutto il Linkedin Italiano decretando il successo o il fallimento di Gruppi o discussioni.

ON. DI PIETRO LEI HA ABBANDONATO PER PAURA?

On Di Pietro, lei ha iniziato venti anni fa a denunciare la corruzione di una importante parte del paese e ha individuato organizzazioni nazionali che la orchestravano con collegamenti ai gangli vitali del potere. Ma dopo un certo tempo lei ha interrotto il suo lavoro proprio quando stava cominciando ad ad intaccare quella parte do poteri occulti che avevano controllato il paese. Le stesse entità di allora, LE STESSE, sono ancora in piedi piu potenti  che mai e condizionano la vita dell'Italia prima fra tutti ECONOMIA e OCCUPAZIONE. Ma lei ha smesso di occuparsene e sembra essere diventato cieco e sordo. Posso chiederle se il suo abbandono delle indagini è dipeso dal fatto di aver rilevato che stava impattando qualcosa di piu grosso di lei. 


ON. DI PIETRO LEI HA ABBANDONATO PER


 PAURA?

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