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Monday, May 19, 2014

Ma quale primavera?

Posted 13 december 2012

Gli eventi che sono appena accaduti in Libya con l'assassinio dell'ambasciatore USA dovrebbero indurre in profonde riflessioni il mondo occidentale.
La colpa centrale dell'occidente nel comunicare con culture diverse è quella dell'ignoranza colpevole  che ad una analisi chiara e trasparente continua volere opporre analisi interessate cercando di convincere chi la pensi diversamente.
L'occidente e l'Islam una convivenza che presenta ambiguità mai sopite. Prendere posizione nelle vicende culturali coinvolte secondo me dovrebbe essere fatto con estrema cautela da parte degli occidentali. Prendendo in esame per esempio i vincoli che la cultura popolare islamica (e non l'ISLAM) impone nel campo del sesso e delle donne non si può giudicare partendo da principi occidentali. Per gli occidentali la parità di diritti, il riconoscimento della libertà di opinione, la libertà sessuale sono argomenti scontatil. ORA!.
Era lo stesso 50 anni fa? ci siamo scordati che noi siamo il paese che ha tollerato per secoli un'omicidio mascherato e giustificato da ragioni del cosiddetto "onore".
Ora consideriamo il caso non raro di un islamico che uccide la figlia perchè non segue le direttive del Corano. Ho spesso sentito il facile giudizio "Il Corano" non lo dice! Questa considerazione è perfettamente inutile perche il popolo si muove secondo le credenze popolari giuste o sbagliate che siano essattamente come un marito siciliano tradito pensava di avere il "dovere" di uccidere la moglie e l'amante. Un uomo Islamico, pur essendo una persona del tutto "giusta" secondo le sue convinzioni, si puo trovare nella situazione in cui ritiene in base a credenze radicate nella cultura di avere il dovere di punire la figlia. Mi chiedo se in questo caso quello che avviene sia solo espressione di una ferocia o se invece ci siano nella sua coscienza ragioni che si combattono tra divenire un "omicida" e di diventare un empio nella sua credenza.
Riguardo alla situazione in Libia va soprattutto sottolineato che non si può fare affidamento a fonti di informazioni ufficiali perchè gli interessi economici in atto sono cosi giganteschi che dominano assolutamente le opinioni che i media esprimono.
La Libia  che dal 1967 era dominata da un dittatore che ha avuto relazioni alterne con gli USA. Negli ultimi 10 anni  almeno l'occidente spesso aveva osannato il dittatore offrendogli manforte, inutile ricordare dettagli, una per tutte la scena del bacio che tutti ricordiamo.
L'attacco alla Libia è stato un atto imperialista e ingiustificato che nasconde innumrevoli inghippi che mai finiremo di scoprire in cui i servizi segreti di molti paesi, compreso l'Italia, hanno abbondantemente messo mano.
L'uccisione del dittatore Gheddafi è stato un atto bestiale concesso concesso in pagamento dei favori pattuiti ai nuovi despoti. In Libya non c'è stata nessuna primavera come dimostra la situazione attuale di spaccatura del paese l'occidente ha solo alimentato la preopotenza e l'ingordigia della parte avversa.
In questo scenario si può essere stupiti delle tensioni e delle esplosioni di violenza che hanno insaguinato giorni fa un pezzo degli USA in Libya.
E' stata Al Qaeda? ma davvero qualcuno si vuole fare questa domanda? La Libya prima dell'arrivo della guerra di un anno fa era un paese popolato di artigiani, agricoltori, commercianti che l'unica cosa che sapeva delle armi era che non le avevano mai viste.
Un anno di guerra terribile fomentata da servizi segreti di varie nazioni hanno trasformato una pacifica popolazione in un terribile e sanguinario esercito.
Ora le conseguenze le pagheremo tutti.



Wednesday, May 14, 2014

Ragionando sul sig. Giuseppe Grillo (in arte Beppe) e Matteo Renzi

Ragionando sul sig. Giuseppe Grillo (in arte Beppe) e Matteo Renzi

May 13, 2014 at 9:38am
Questa è la mia opinione.
Renzi onestamente non mi era simpatico, la storia della rottamazione era una teoria idiiota e il suo attivismo mi procurava l'orticaria.
Onestamente non credo che Renzi alle lunghe potrà portare avanti le sue iniziali ambizioni senza stempererarle del sano buon senso di persone di esperienza e questi due mesi hanno mostrato la sua capacita di trovare compromessi. Il suo linguaggio si è fatto meno graffiante e sembra mostrare una persona sinceramente interessata a trovare soluzioni per i mali del paese.
In altre parole Renzi mi pare una persona ragionevole e capisco che si trovi in una posizione di privilegio fornitagli dalla sua immagine di superfustigatore cosi cara a quella larga fascia degli italiani che vuole indietro il benessere che è sparito.
Trovo abbastanza idiota e illusorio anche porre come obiettivo prioritario cercare gli scontrini della biancheria intima che ladruncoli spacciatosi per politici hanno comprato facendo la cresta sulla spesa. Certo spesso questa cresta ci è costata miliardi. Ma mi sembra evidente che bisogna inseguire l'obiettivo globale del miglior funzionamento dello stato al minimo costo perche cercando solo il minimo costo facciamo le nozze con i fichi secchi.
Mi aspetto di vedere presto notizie dei giornali riguardanti notizie tipo "Dirigente della protezione civile non può organizzare soccorsi perchè gli manca l'auto" o "Primario dell'ospedale arriava tardi all'operazione per il ritardo del treno".
E' evidente che non è diminuire le spese che intressa ma quello che è indispensabile è minimizzare i costi in relazione ai migliori risultati possibili.
Comunque nel complesso Renzi si è dimostrato in questi due mesi una persona affidabile, aperta al dialogo, rispettoso e cosciente.
Grillo invece non è affatto migliorato col tempo. E' rimasto l'illuso che non ha capito la differenza tra le bufale della rete e la realtà chiuso nella economia del suo blog, prigioniero delle sue stesse battute.
Io non so a chi Grillo si rivolga nelle sue sudatissime ed urlate sessioni. Io lo trovo sgradevole, offensivo, nemico.
Non credo che lui sia la persona con cui mi troverei bene a lavorare nè a discutere, lui comincierebbe a urlare appena provassi a darlgli torto e io odio chi parla ad alta voce.
Grillo impersona l'insicurezza, l'illusione di chi ha appena scoperto che internet esiste, è incapace di autocritica  La sua insicurezza lo obbliga ad assumere improbabili atteggiamenti da superuomo.
Lui pensa di fare la rivoluzione ma solo perche lo ha letto su internet.
Non gli ho mai sentito fare un discorso di un qualche spessore su politica, diritti, giustizia, comunità dei cittadini, economia, imprenditotarialità.
Lui pensa che quello che lui legge sui siti web complottisti sia la verita assoluta cosi farnetica di calci nel culo, di strappare gli accordi, di impossibili progetti ( avete mai visto circolare l'auto ad acqua che lui sponsorizzava? ).
Grillo sembra non avere idea che le nazioni sono un sistema e che pensare di isolarsi da questo sistema significherebbe allearsi con la Corea del Nord, Singapore, e qualche altra nazione  del centro Africa.
Se Grillo avrà tantissimi voti significherà che invece che lui ha ragione? Secondo me no. I voti che andrànno a Grillo, esclusa una modesta fascia di persone che ritengono onestamente di poter cambiare in meglio le cose e a cui va la mia stima, gli altri voti proverranno da quella fascia di persone che ha smesso di guardarsi in faccia e dirsi la verità, di persone che preferiscono autoingannarsi e raccontarsi la storia del miracolo invece che procedere con i piedi per terra. 

Tuesday, May 13, 2014

Cosa è davvero Beppe Grillo

Consigliato a chi pensa di votarlo: Cosa è davvero Beppe #Grillo e quali sono le motivazioni dei #5Stelle

May 8, 2014 at 12:49pm
Lasciamo perdere quelli che votano 5Stelle a caso, o che lo votano senza neanche sapere esattamente perchè magari mossi dalla stessa molla che spinge la gente a fare i "selfie" o a farsi i tatuaggi.
Non parliamo neanche di quella limitata parta di persone oneste che sinceramente cercano una strada per cambiare le cose mosse dalla consapevolezza che troppe cose sono ingiuste.
Secondo me una larga parte dei 5Stelle subisce il fascino di un "capo" che sembra mostrare capacità non comuni nella visione della realtà, nello scoprire truffe e inganni da parte dello stato, dei politici e dei mezzi di informazione.
Adesso, veramente Beppe Grillo possiede queste capacità? Io credo che sia doveroso per chi pensa di dare il voto a Grillo valutare serenamente, ma anche senza essere sottoposto a pressioni, chi e cosa veramente sia Beppe Grillo.
Diciamo che fino a pochi anni fa era un professionista dello spettacolo, aveva un discreto successso, ma sicuramente no era affatto diverso da altri comici come Abatantuomo o Boldi o Fiorello.
Ad un certo punto della sua vita professionale, in qualche modo, Beppe Grillo scopre internet e fa un blog.
In questo non c'è nulla di particolarmente clamoroso.
Quello che rende il percorso di Grillo particolarmente significativo è il momento in cui la sua apparizione sul web avviene in relazione alla cultura informatica dello stesso Beppe Grillo e delle persone che lo seguono.
Grillo che sicuramente ai tempi aveva la conoscenza di un principiante di informatica e di internet subisce uno "shock culturale" propio a causa della sua aprossimativa conoscenza, cosa che avviene puntualmente a chi si avvicina lla cultura della rete.
Chi si trova sulla rete senza avere sufficiente esperienza da poter fronteggiare lo schock di trovarsi di fronte ad una nuova cultura, proprio come accade a chi si trova di fronte ad una cultura straniera, improvvisamente ha l'impressione che il mondo sia diventato "diverso".
La rete fa conoscere cose che sembrano essere impossibili da sapere tramite stampa e TV. La rete permette di comunicare in un modo mai visto prima con un numero che sembra immenso di persone.
Persone che non si occupano professionalmente della rete con alle spalle specifiche esperienze inesorabilmente cadono nella trappola psicologica di aver scoperto realtà fondamentali.
Adesso chi ha esperienza sufficiente di internet sa che internet è una fabbrica di bufale. Dai motori ad acqua alla fusione fredda, dalle scie chimiche alle diete dimagranti favolose, senza parlare del "lavoro online", della catene di S.Antonio e mille altre.
E allora spuntano nuovi poco conosciuti esperti di economia che consigliano con dati alla mano l'uscita dall'euro, esperti di fisca che insegnano nuovi metodi di produzione dell'energia, esperti della medicina che sanno dei danni da inquinamento radioattivo o causato dai cellulari e mille altri.
Chi ha sufficiente conoscenza però sa che la rete è soprattutto la rete, una realtà virtuale con immensi vantaggi ma anche immensi rischi.
Se gli organi di informazione che rispondono ( almeno in certi limiti) delle cose che dicono sia che siano sbagliate che se siano artatamente e colpevolmente contraffatte possono diffondere bufale è immensamente piu facile farlo attraverso la rete specie se si dispone di un server appoggiato su server di difficile identificazione e regolamentazione ( altervista, domini cinesi, del medio oriente, corea del nord, eccetera).
Ma il problema ancora piu grave è che la rete non è un covo di pazzi, criminali, imbroglioni, e millantatori.
Insieme e certe volte frammiste alle informazioni false sulla rete passano informazioni vere che qualcuno cerca di diffondere e che possono scoprire gli altarini di politici, stati, imprenditori come ad esempio nel caso di Assange e Wikileaks.
Chi non ha sufficiente capacità da poter distinguere cosa è vero da quello che è falso in realtà diviene presto un "predicatore" uno che pensa di dover convincere gli altri di realtà che solo a lui è dato di conoscere. 

Tuesday, April 15, 2014

L'italia al tempo della notte della ragione.

L'italia al tempo della notte della ragione.

April 15, 2014 at 10:59pm
Nessuno ci dirà piu la verità, la verità non porta consenso non aumenta l'indice della fiducia.
Chi si dovesse azzardare a dire come stanno davvero le cose incorrerebbe immediatamente nella sfiducia politica e a livello privato diverrebbe uno sfigato, un pessimista.
Il percorso delle menzogne ha avuto inizio da Berlusconi che, da buon venditore, ha capito subito che alla gente non interessa affatto la veritò, anzi la verità provoca reazioni a livello personale e di consenso popolare.
Cosi è nato "la crisi è solo psicologica", "i ristoranti sono pieni" eccetera.
Grillo ha fatto un passo avanti rispetto a Berlusconi, basandosi sulla ignoranza e sull'odio per le cose tecnologiche di una larga parte dei cittadini Italiani si è autoproclamato "grande esperto" e forte delle leggende metropolitane imperanti sul web ha creato un schiera di fan che credono fermamente in quello che dice, dalle macchine che vanno ad acqua alla pensione di 800 euro minimo per tutti.
D'altra parte Grillo non aveva nessun progetto da difendere nessuna idea di quello che doveva essere lo stato.
Il PD invece che aveva invece un'idea precisa e un ideale ha cercato ( anche ultimamente con Bersani e con Letta) di tenere conto della situazione dello stato cercando pero di tenere conto anche delle reali possibilità e dei vincoli.
Ma la fine prematura di Letta ha mostrato che ormai la gente aveva perso qualsiasi interesse a capire veramente cosa stesse succedendo e al percorso realistico per controllare l'economia Italiana.
Cosi è stato lanciato Renzi, un siluro contro Berlusconi e Renzi, ma allo stesso tempo l'abbandono di qualsiasi decisione ragionata, il passaggio ad una strategia "muoviti, muoviti" qualsiasi cosa tu faccia, a qualsiasi condizione purchè "appaia" alla gente come un miglioramento li faccia felici possibilmente appagando lo spirito di vendetta con la vendita delle odiate auto blu, il licenziamento dei senatori, il taglio degli stipendi dei senatori.
Berlusconi, Grillo e Renzi in realta non sembrano avere nessuna realistica ricetta per migliorare la situazione.
Monti e l'odiata ministro Fornero avevano detto la verità e somministrato la medicina amarissima che era solo l'inizio ma il malato è risultato intollerante alla medicina e quindi Renzi non parla piu di dati reali, di diagrammi, fa uso della capacità di venditore e convince.
Cosi la gente si illude che il problema che li affligge si risolve guardando gli scontrini dei politici Italiani e delle loro ruberie. Certo questo è giusto ma il cuore del problema non è questo, mentre le masse degli Italiani vengono ipnotizzati a guardare queste questioni gli viene nascosta la realtà.
L'economia non si fa con le chiacchiere, ne coi sorrisi, ne con le battute.
L'Italia ha subito il crollo della sua economia che è una cosa terribilemente diversa da una "crisi".
L'Italia non ha alcuna speranza di ricominciare il suo sviluppo se non vengono create le ragioni per rendere l'Italia competitiva sull mercato globale. Nessuna delle ricette di cui si parla sempre da anni aggiunge una lira alla capacita italiana di andare sui mercati che viene lasciata alla "fortuna" dei singoli imprenditori.
E non è vendendo le industrie italiane.
La creazione di valore, di nuovi prodotti, di nuove tecnologie, di nuove relazioni questo è la rottamazione di cui abbiamo bisogno. Ma questa strada di innovazione è una strada che richiede lavoro, fondi, impegni, serieta non si conquistano con le chiacchiere in televisione.
Il risparmio non è affatto in grado di rilanciare l'italia perche è grandemente inferiore al livello necessario alla ripresa. Le piccole regalie, tipo "80 euro al mese" non hanno una massima critica sufficiente per cambiare le cose per nessuno. Meglio investirle per dare soluzioni innovative, per creare aziende pilota che servano a guidare le altre. 

Tuesday, April 1, 2014

Gli Italiani che si immaginano Renzi, Grillo e Berlusconi sono ancora alle addizioni e non hanno ancora imparato a fare le divisioni.

Gli Italiani che si immaginano Renzi, Grillo e Berlusconi sono ancora alle addizioni e non hanno ancora imparato a fare le divisioni.

Agli italiani i politici continuano a raccontare "dobbiamo diminuire i costi" cercando di convincere che il benessere degli Italiani dipende dalla riuscita di questa capacita di tagliare le spese.
Ma chiunque ha una piccola attività, fosse pure un banchetto da bruscolinaio, con tutto il rispetto per i bruscolinai, sa che questo è SBAGLIATO.
Ridurre i costi non garantisce il benessere, ne la ripresa, ne la diminuizione della disoccupazione.
Se voi avete una attivita di bruscolinaio e comprate 1 kg di bruscolini a 10 euro e vi morite di fame pensate davvero che ridurre la spesa da 10 a 5 euro vi farebbe stare meglio? Sicuramente no perche il vostro benessere dipende dal vantaggio che ricavate dalla vendita dei bruscolini DIVISO il prezzo di acquisto.
Se i vostri bruscolini non li vuole nessuno voi ricavate ZERO dalla vendita e non avete nessun vantaggio dal fatto di aver diminuito le spese di acquisto da 10 a 5 euro.
Il benessere quindi dipende dal rapporto tra il vantaggio che avete a compiere una qualche attivita DIVISO il costo.
Eliminando politici, parlamento e parlamentari ministeri e macchine blu NON PRODURRA alcun vantaggio al popolo italiano ma avvanggerà solo quegli esibizionisti che ne stanno facendo il motivo della loro fortuna politica.
Quello ceh serve NON E' RIDURRE LE SPESE ma AUMENTARE IL RAPPORTO COL VANTAGGIO PER L'ECONOMIA DEL PAESE.
Dare 80 euro al mese ai cittadini è solo uno schiaffo al decoro delle persone. Se le persone avessero la possibilità di ragionare col loro cervello capirebbero che quegli 80 euro non sono un vantaggio perche di fatto non fanno sopravvivere chi non ha lavoro.
Sarebbe infinitamente meglio che i milioni di Euro necessari a questa immonda campagna propagandistica fossero invece utilizzati con la massima intelligenza e trasparenza possibile per farli diventare il nocciolo di una nuova iniziativa produttiva sotto il controllo dei cittadini e che questo desse il via ad una sia pure limitata fonte di lavoro vero.

Tuesday, March 18, 2014

Basta bugie, per favore.

Basta bugie, per favore.

Basta bugie che ci raccontano. Basta bugie che raccontiamo a noi stessi.
Per tanti anni il sistema Italia è andato avanti e per la massa di Italiani che trovava l'andazzo accettabile non si sollevavano eccezioni, nessuno faceva finta di vedere le ingiustizie, le ruberie.
La situazione è cambiata, la massa degli Italiani non puo essere piu soddisfatta della situazione che porta molti ai limiti della possibilità di sopravvivere.
Quale strategia ha scelto il popolo Italiano per diagnosticare la situazione e trovare un rimedio?
Come è la massa degli Italiani? Io credo che uno specchio della personalità degli italiani sia possibile ritrovarla nel gioco del calcio, la passione nazionale dove appunto la massa degli Italiani si ritrova e partecipa.
La gente non partecipa al gioco fa da spettatore passivo.
Ma gli Italiani ogni lunedi parlano tra un cappuccino e un altro con la sensazione di essere esperti e di poter giudicare chi invece fa del calcio una professione.
Quando le cose vanno male gli Italiani ( la mass)  giudicano credendo realmente di avere le capacita per poterelo fare. Gli Italiani e l'eco che ripete e guida, la stampa e la televisione, sulla base di quello che vedono in pochi minuti di partita, decidono ed esigono. Cosi il rimedio quando le cose vanno male è "CAMBIARE", il famigerato cambiamento, la presunta innovazione.
In pratica gli italiani sono avvezzi a cambiare senza riflettere e senza ragionare, senza sapere e senza capire perchè ritengono una fatica ingiustificata pensare.
I politici ormai hanno abdicato a qualsiasi idea forte, a qualsiasi principio da seguire e di qualsisi partito siano hanno oramai deciso di fare solo marketing.
I politici hanno aderito al metodo "meritocratico" o almeno ad una particolare versione dello stesso che stabilisce che lo scopo della politca è il successo e che il successo stabilisce il merito.
Cosi hanno da alcuni anni cancellato dalla loro mente, se mai vi era stata, la volonta di perseguire uno scopo che avesse dietro un idea, un ideale.
Ogni azione dei politici è controllata in tempo reale dai media e i politici cambiano la loro posizione come la massa richiede( vedi Renzi e la rottamazione, una volta saputo che la gente non gradiva basta cancellarla e cambiare).
La gente cosi sta guidando se stessa. Ma dove la gente vuole andare?
Le idee di giustizia e di progresso sono state sostituite da eterne richieste di avere di piu, piu soldi, piu potere piu qualsiasi cosa e questo ha cancellato qualsiasi capacita di vedere che esistono anche gli altri.
Cosi è diventato tabù ricordare che la discesa economica che stiamo subendo non è un torto che ci stanno facendo, o perlomeno non è per questo che ci troviamo in queste condizioni, ma è perche la canzone del musical "aggiungi un posto a tavola" cosi popolare quando era solo una canzone richiede che i convitati cedano una parte della loro tavola a qualcun altro piu povero, che magari lavora 16 ore al giorno per 28 euro al mese.

La mia soluzione è che la gente entri negli stadi non per guardare, fischiare, litigare per per partecipare facendo la loro parte anche nel grande stadio della politica.

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