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Tuesday, June 11, 2013

Bisignani spiato con un software gia venduto dalla Germania a Mubarack per spiare i bloggers ?


Il software QUERELA "sviluppato" ( ho i mie fortissimi dubbi che sia cosi") dalle forze dell'ordine Italiane per spiare Bisignani assomiglia molto ad un software fornito da una società tedesca all'Egitto e forse usato dai servizi di Mubarak per spiare i bloggers

Egypt, FinFisher Intrusion Tools and Ethics - F-Secure Weblog : News from the Lab

http://technicalinfodotnet.blogspot.it/2010/05/military-grade-malware-part-1.html

Sunday, May 12, 2013

Report on: Telecom Italia & Huwaei

AGGIORNAMENTO MAGGIO 2013: ORA PUNTANO SULL'ITALIA

In sintesi:
Ci sono delle voci che affermano che il colosso Cinese Huawei che sta inaugurando in questi giorni in Italia affari di dimensione enorme sia in realta un'organismo militare e attenti alla sicurezza dell'occidente.

"Si sieda prego, questo colloquio di lavoro avverrà per teleconferenza con due persone in altri paesi. Il video è spento sento delle voci. La ragazza parla in cinese. Poi sento ( a malapena) qualcuno dire qualcosa in Inglese.
Nessuna presentazione dei miei interlocutori, nessuna presentazione della azienda che mi vuole assumere. Mi dicono di presentarmi, cosa che faccio, dopo un po mi fermo per sapere cosa ne pensano.
Mi dicono che  vogliono che parlo dei progetti a cui ho lavorato. Lo faccio. Mi dicono di fornire dettagli, di parlare del progetto Telecom Italia cosa che faccio. Mi dicono che non sono interessati a questo vogliono sapere i dettagli. Quali? mi dicono i dettagli sui sistemi di sicurezza informatica. Dico che non posso rispondere a questa domanda, cerco di riprendere il filo di questo colloquio di lavoro che mi ero augurato positivo. Mi interrompono Vogliono i dettagli di "Telefonica"Non rispondo. Mi dicono che non sono la persona giusta mi chiameranno per altri lavori.
Esco, stordito.
Poi ci penso bene e comincio a capire qualcosa. Poi guardo su internet e vedo. E sono qui a scrivere.
Certo puo essere la mia solita mania di vedere sempre cose strane chissa.
Potete seguire la discussione qui : NoMoreLies


REPOST: Telecom Italia e l'Informatica italiana ad un passo dal baratro CINA ?

http://0b1kenobi.blogspot.com/2011/12/telecom-italia-e-l-italiana-ad-un-passo.html




Investigative Report on the U.S. National Security
Issues Posed by Chinese Telecommunications
Companies Huawei and ZTE
U.S. House of Representatives
112th Congress
October 8, 2012
A report by Chairman Mike Rogers and Ranking Member C.A.
Dutch Ruppersberger of the Permanent Select Committee on
Intelligence

http://intelligence.house.gov/sites/intelligence.house.gov/files/documents/Huawei-ZTE%20Investigative%20Report%20(FINAL).pdf

Sunday, May 5, 2013

Da anni vorrei sapere chi è responsabile di questa menzogna che sono certo è gia costata morte e malattie.


Chi ha inventato il termine "termovalorizzatore"? Questa parola non esiste in tutto il mondo e sembra essere stata inventata ad arte da qualcuno interessato a far installare questi impianti senza allarmare le persone che invece ne avrebbero motivo.
Da anni vorrei sapere chi è responsabile di questa menzogna che sono certo è gia costata morte e malattie.
Normalmente un termine nuovo rimane di proprietà di chi lo ha inventato magari coperto dal diritto d'autore. Come mai per il termine TERMOVALORIZZATORE invece chi lo ha prodotto non ha nessuna voglia di farsi conoscere? cosa si nasconde dietro questa storia?
Io sto dalla parte della gente fregata dal termine TERMOVALORIZZATORE che si ammala senza saperne le cause. TU?

Thursday, April 25, 2013

Il discorso integrale di Giorgio Napolitano


Il discorso integrale di Giorgio Napolitano

e l’insoddisfazione e la protesta verso la politica, i partiti, il Parlamento, sono state con facilità (ma anche con molta leggerezza) alimentate e ingigantite da campagne di opinione demolitorie, da rappresentazioni unilaterali e indiscriminate in senso distruttivo del mondo dei politici, delle organizzazioni e delle istituzioni in cui essi si muovono. Attenzione: quest’ultimo richiamo che ho sentito di dover esprimere non induca ad alcuna autoindulgenza, non dico solo i corresponsabili del diffondersi della corruzione nelle diverse sfere della politica e dell’amministrazione, ma nemmeno i responsabili di tanti nulla di fatto nel campo delle riforme. Imperdonabile resta la mancata riforma della legge elettorale del 2005
Ma ho il dovere di essere franco: se mi troverò di nuovo dinanzi a sordità come quelle contro cui ho cozzato nel passato, non esiterò a trarne le conseguenze dinanzi al paese.
Non possiamo restare indifferenti dinanzi a costruttori di impresa e lavoratori che giungono a gesti disperati, a giovani che si perdono, a donne che vivono come inaccettabile la loro emarginazione o subalternità.

Volere il cambiamento, ciascuno interpretando a suo modo i consensi espressi dagli elettori, dice poco e non porta lontano se non ci si misura su problemi come quelli che ho citato e che sono stati di recente puntualizzati in modo obbiettivo, in modo non partigiano. Misurarsi su quei problemi perché diventino programma di azione del governo che deve nascere e oggetti di deliberazione del Parlamento che sta avviando la sua attività. E perché diventino fulcro di nuovi comportamenti collettivi, da parte di forze – in primo luogo nel mondo del lavoro e dell’impresa – che “appaiono bloccate, impaurite, arroccate in difesa e a disagio di fronte all’innovazione che è invece il motore dello sviluppo”

http://www.internazionale.it/news/italia/2013/04/22/il-discorso-integrale-di-giorgio-napolitano/

Sunday, April 21, 2013

Lo leggerai e non ne capirai il significato. Purtroppo

Lo leggerai e non ne capirai il significato. Purtroppo.

by Dino Gruppuso (Notes) on Sunday, April 21, 2013 at 7:37am
Che pena vedere cosa sono diventati gli Italiani! A dire il vero sorge il forte dubbio che gli Italiani siano sempre stati cosi. Forse non siamo mai arrivati ad una reale democrazia e il sistema italiano si è sempre retto su gruppi di potere che trasversalmente hanno attraversato gli Italiani dai piu ricchi ai piu poveri, da quelli importanti a quelli che non non sono nessuno uniti in una mafia intellettuale fatta di amici degli amici con l'unico scopo di garantirsi agi a scapito di chi non è abbastanza egoista da calpestare il vicino per interesse personale.
Che pena scopire che la gente nasconde sotto apparenze di gentilezza, abnegazione, apertura solo egoismo e luoghi comuni.
Che tristezza vedere la gente che faceva il tifo per chi andava a fare shopping di bambini negri nei loro paesi rivelarsi moralmente squallidi e feroci deitro la maschera del buonismo italiano.
La comunità Italiana non è mai nata abbiamo solo fatto finta che lo fosse celebrandola con squilli di trombe, bandiere e grandi eventi.
Andare a trovare aria pulita negli animi degli italiani sembra davvero un caso disperato, c'è solo da sugurarsi che casualmente da qualche parte qualcuno di qualsiasi partito sia, di qualsiasi età, di qualunque colore si svegli e si senta non capo, non guru, non comandante ma parte di un pensiero da condividere, di un sentirsi nello stesso tempo popolo e ministro.
C'è da sperare che per ragioni del tutto casuali un numero sufficiente di pazzi si svegli e scopra che essere nazione non comprende l'opzione "vaffa".
Quante generazioni passerando prima che la dose di follia che media e internet stanno iniettando nelle vene dei cittadini italiani in dosi massicce lasci il posto a buon senso, onesta intellettuale, intelligenza, condivisione, socialita, senso del  pubblico? 

Wednesday, April 3, 2013

"L'uomo nella stanza" un esperimento mentale per indagare sulle percezioni.

"L'uomo nella stanza" un esperimento mentale per indagare sulle percezioni.
Un uomo è rinchiuso in una stanza buia e non ha altra conoscenza al di fuori di uno schermo video. Non puo comunicare con l'esterno in nessun modo.
1 - Sullo schermo compaiono le immagini di un delitto. L'uomo nella stanza ha la possibilita di discriminare eventi reali e finzioni? 
2 - L'uomo ha modo si sapere cosa determina le immagini compaiono sullo schermo?( cioè se una immagine compare sullo schermo l'uomo puo sapere se rappresenta una realta al di fuori della stanza?) 
Le risposte se le puo trovare ognuno da se naturalmente.
Io credo che non sia errato fare una analogia in questo modo.
- L'uomo rappresenta la coscienza.
- Il video rappresenta le percezioni
- Quello che sta fuori dalla stanza rappresenta l'eventuale mondo oggettivo.
- Il contenuto delle immagini video rappresenta un fenomeno percepito dalla coscienza.
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Come si vede in questa analogia è possibile rappresentare il problema senza alcun riferimento diretto al corpo, ai sensi, al cervello e alla psicologia della percezione.
Io credo che "l'uomo nella stanza" non abbia alcuna possibilita di discriminare fatti reali da immagini fittizie cosi come credo noi non abbiamo alcun modo di valutare le percezioni che abbiamo.
Il problema è un problema LOGICO e non ha niente a che fare con le onde sonore, i quanti, il sistema sensoriale, Dio, eccetera.
Questo è un primo abbozzo di questo esperimento mentale conto sulle critiche costruttive di quanti mi leggono per poterlo esplicitare e completare.

Monday, April 1, 2013

L'indeterminazione in senso quantistico è dovuta al sistema di assiomi della fisica che sono diventati vecchi e superati?

Sento spesso affermazioni del tipo "secondo il realismo l'universo è" e poi su queste affermazioni si scrivono libri. La gente si contenta di guardare l'universo come turisti ad una esposizione che passano muniti di macchina fotografica.
Ma l'universo non è una opinione, non ostante quello che piccoli uomini possano pensare lui non cambia affatto. 
E' incredibile pensare che ci si contenti di spendere montagne di parole senza sentire di non aver scalfito neanche il mondo in cui siamo. 
Anche le affermazioni che danno alle percezioni un valore effimero e foriero di errori secondo la mia modesta opinione di uomo della strada senza titoli è errata.
Le percezioni non hanno modo di essere errate perche non esiste nessuna alternativa ad esse, quello che è errato spesso è il modello che noi costruiamo sulla base delle percezioni.
La meccanica quantistica sventola baldanzosamente la bandiera dell'indeterminazione http://en.wikipedia.org/wiki/Uncertainty il cui significato va preso intanto con cautela.
Io credo che sia possibile dimostare logicamente che non esiste nessuna inderminazione nell'universo ( come pensava anche un non stupido come Eistein).
Quello che noi chiamiamo indeterminazione di una specifica entita è secondo me incertezza sui sistemi di assiomi della scienza che sono vecchi e superati ma che per ragioni diverse non escluse pragmatici motivi concreti vengono disperatamente tenuti in vita in un incredibile accanimento terapeutico.
Quello che è indeterminato è l'osservatore che da una parte viene preso dalla scienza come garanzia per l'ammissibilita di un fenomeno nella classe degli eventi scientifici e dall'altra lo priva della sua inevitabile soggettivita.

Tuesday, March 26, 2013

Gay, Dio, Berlusconi, Monti, Papa, ebrei, neri insultarli non vi renderà felici


Si sta affermando sempre più un comportamento che si tenta  far passare per democratico e intellettuale ma che ha le peggiori caratteristiche del facsismo. Sia che si scelga come obiettivo i gay, il Papa, Dio , lo sterminio, Berlusconi, Monti  eccetera vedo gruppi di persone continuare compulsivamente a urlare insulti in una specie di cerimonia tribale dove si cerca di placare il disequilibrio insultando a turno  un po come fanno i bambini al  buio che per farsi coraggio parlano ad alta voce, cantano o ridono.
Credo che sia una vera e propria malattia che ha trovato nel grillismo la piu popolare manifestazione.
In fondo la bestemmia ha sempre avuto la stessa e antica radice di bestialita e violenza.
Credo che questo dovrebbe spingere persone con capacità piu alte delle mie a farne una analisi approfondita e a trovare come fermare questa violenza perche se il futuro dovesse essere questo non sono certo che valga la pena di esssere vissuto.

Friday, March 22, 2013

La Vignetta è infame, Bandanas chieda scusa al Papa



La Vignetta è infame, Bandanas chieda scusa al Papa

by Dino Gruppuso (Notes) on Thursday, March 21, 2013 at 10:28pm
Ifatti:Bandanas ha pubblicato questa vignetta che io ho classificato schifosa https://fbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash3/599593_3919213518957_410313884_n.jpg

questa la cronogia e i commenti =========================

Dino Gruppuso: Questa vignetta mi sembra schifosa di prego di eliminarla e chiedere scusa ai milioni di persone che hai offeso10 ore fa · Mi piace

Bandanax Vignettista: Informati. Dichiarazione REGISTRATA da la 710 ore fa · Mi piace · 1

Piera Frascella: Si chiama satira, signor Gruppuso.10 ore fa · Mi piace · 1

Dino Gruppuso: No si chiama schifosa.10 ore fa · Mi piace

Roberto Riversi: La mondezza si nasconde sotto il tappeto, se non si vede non c'è ?9 ore fa · Mi piace · 1

Bandanax Vignettista: Le terrificanti vicende dei preti pedofili Savonesi e Veronesi mostrano che la mondezza è stata nascosta sotto il tappeto sino a OGGI e che chi l'ha nascosta ha fatto carriera.9 ore fa · Mi piace · 3

Giuseppe Ciarallo: Sig. Dino. La sua è la stessa posizione di chi pensa che ad offendere e infangare la bellissima Campania sia Saviano che denuncia la camorra e non la camorra stessa. Allo stesso modo lei pensa che sia la satira ad essere offensiva e non i comportamenti e le persone contro cui essa si scaglia.8 ore fa · Mi piace

Raffaele Della Rosa: Non capisco perchè dire che "l'affettività carnale" nei confronti dei bimbi sia schifosa venga presa come una polemica nei confronti dei preti mafiosi che difendono i confratelli pedofili...forse son un po' fessacchiotto....circa
un'ora fa · Mi piace

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GIUDICO QUESTA VIGNETTA INFAME 

Giudico questa vignetta infame perche la reputo facile e gratuita ironia, ormai consueta nella rete, che soprattutto colpisce poveri disgraziati senza speranza che avevano trovato in un Papa apparentemente piu pulito di altri la speranza di rialzare la testa e di credere che ci sono ancora cose in cui vale credere.GIUDICO QUESTA MiSERABILE VIGNETTA PIU INFAME CHE MAI perchè è un prodotto industriale progettato per colpire e produrre risultati misurabili in termini di soldi.

SE il SIG BANDANAS invece fosse i possesso di prove riguardo quello che dice allora le presenti e saro il primo a chiedergli scusa. PER ORA CHIEDO LA RIMOZIONE E LE SCUSE DI BANDANAS al Papa

fbcdn-sphotos-e-a.akamaihd.net

Tuesday, March 19, 2013

IO-universo in pillole

Appunti

Aforisma di Luigi Pirandello: “ E non vuoi capire che la tua coscienza significa appunto 'gli altri dentro di te'." 

I concetti scientifici in genere e quelli della fisica secondo me stanno attraversando oltre 100 anni profonde crisi che scuote dalle fondamenta l'edificio della conoscenza del mondo. L’incertezza sui postulati di base, l’incertezza sull’isolamento delle osservazioni minano concetti che precedentemente erano la base delle certezze.
La fisica quantistica in particolare continua col suo lavorio di disgregazione rendendo incerto il concetto di corpo (almeno in ambito quantistico) e di particella con gli esperimenti della doppia fenditura (che materializzano paradossi), quello dell’entanglement quantistico e altri.
La mia critica ai concetti base della fisica parte dalla critica del concetto di punto che per quello che ne so è tuttora non completamente accertato e condiviso.
Il concetto di linea introduce immediatamente una complessità che non mi pare risolta con gli elementi di cui disponiamo perche si porta dietro concetti di spazio e di tempo ( benché sulla linea si trovino infiniti punti rimane sempre tra un punto  e un successivo qualcosa da colmare con una entità diversa).
La fisica contemporanea ha probabilmente dovuto ammettere che il “punto materiale” non riusciva a rendere conto dell’universo nella sua complessità e attualmente cerca di introdurre entità addizionali come ad esempio le stringhe o la teoria degli universi multiversi o paralleli.
Questa è una delle mie visioni di un corpo macrofisico:
Ipotizziamo un corpo che conosciamo bene e che ci appare come solido e “sicuro” una sbarra metallica. Fissiamo l’attenzione su di essa e facciamo girare l’orologio al’indietro di pochi secondi, minuti, giorni, ore, secoli, millenni: vedremo la sbarra muoversi per tonare per esempio nel negozio dove è stata acquistata e poi nello stabilimento che l’ha costruita, la vedremo tornare nel reparto che l’ha lavorata poi nel crogiuolo che l’ha fusa diventare atomi del metallo liquefatto miscelata ad altre quantità di metallo poi tornare materiale estratto nella miniera.
Ipotizziamo quindi di spostare l’orologio in avanti e di vedere la barra ricoprirsi di ossido corrodersi e diventare polvere di ossido di ferro col passare degli anni.
Come trovare la posizione della barra quando si trova miscelata al metallo fuso di tanti e diversi altri oggetti? E quando si trova in stato di polvere sottoterra o quando diventa gas nello spazio?
Secondo  me parlare di un oggetto “barra” isolato definito, dotato di posizione di dimensioni eccetera diventa impossibile la barra è parte di un “brodo primordiale” in cui non ha senso parlare di posizioni, velocità eccetera di un oggetto definito cosi come non ha senso di farlo di una nuvola o di una macchia di colore un uno stagno.
Il concetto di corpo è intimamente legato ad un concetto di esistenza di qualcosa che permane nel tempo e nello spazio ma per le osservazioni che ho fatto prima secondo me è impossibile definire effettivamente un corpo.
Quello che noi chiamiamo corpo corrisponde a fissare la nostra attenzione per attivamente separare qualcosa dal fluido spazio temporale in cui si trova immerso. E questo significa che siamo noi a scegliere tra le infinite combinazioni una serie di parametri che ritagli il corpo dal caos in cui si trova immerso.
Il concetto di identificazione riguarda anche l’osservatore, noi, che per esistere dobbiamo essere noi stessi sempre.
La memoria non offre strumenti sufficienti per validare di essere noi stessi se si sottopone la questione ad una analisi logica stringente. A meno di non ammettere che siamo l’unica entità dell’universo.

Al fine di superare le difficoltà su elencate ma sapendo che una ipotesi ha solo il valore di ipotesi ho tracciato quella dell’IO-Universo che riporto in forma concisa con li aggiornamenti e le estensioni ad oggi.

Pillole di IO-Universo:
L’universo è costituito da una sola entità e da una sola persona che implica la non esistenza di nessun altro né nessun’altra cosa al di fuori.
Essere tutto elimina i problemi di identificazione.

-         Notazione: IO con le lettere maiuscole si riferisce all’entità IO-Universo
-         Essere l’unica entità è compatibile con la percezione degli “altri” come metafore
-         L’IO-Universo non ha caratteristiche della divinità di religioni esistenti perche non implica onniscienza, onnipotenza, eccetera.
-         L’IO-Universo implica la capacità di modificare il mondo: IO se voglio posso muovermi o spostare un “oggetto(metafora) ”
-         IO so quello che posso fare e quello che è impossibile fare. Quando desidero fare una cosa possibile questa si verifica.
-         Se desidero  fare una cosa che ritengo impossibile questa non si verifica (non posso volare)
-         Modifica del mondo: Ricevere l’informazione che voglio muovere una mano e ricevere l’informazione che la mano si muove.
-         L’IO-universo è tutto quindi IO sono anche l’informazione.
-         Domanda: Una realtà che mi è sgradita è compatibile con l’IO-Universo? Se IO sono tutto chi altro determina la realtà? Possibile risposta: L’IO-Universo non determina la realtà e sono prive di senso le questioni di realtà gradite o sgradite,  la realtà è solo nell’unico modo in cui può essere.
-         l’IO-Universo comprende (IO sono )  la sofferenza, la malattia, il sonno perche anche questi sono inclusi nell’IO-Universo ( per esempio: il sonno come metafora).
-         Morte dell’IO-Universo:  La morte come coscienza della non esistenza è impossibile.  La morte come metafora, IO sono tutto quindi anche la metafora della vita e della morte.

Bangkok 22/settembre/2012
Dino Gruppuso

Ho raggiunto un nuova coscienza rispetto all'IO-Universo che prima mi sembrava una teoria dai risvolti solo personali. L'IO-Universo non è affatto una teoria come tante e dal valore solo spirituale o morale. Credo che l'IO-Universo sia NECESSARIO per poter procedere ad analizzare il mondo come lo conosciamo, le sue implicazioni, i suoi comprtamenti profondi


Io e il mio IO-UNIVERSO - Filosofia fuori schema.


Premessa
Chi scrive si rende conto del fatto che l’argomento può destare incredulità e può sembrare ridicolo e privo di senso quindi è indispensabile una premessa che spieghi come devono essere inquadrate le affermazioni che vi sono contenute.
Sono solo una persona che usa il pensiero, e scrivo quello che penso senza certificati.
La mia teoria dell’Io-universo può essere espressa con poche semplici parole:  tutto ciò che esiste, tutti gli oggetti, le persone, gli universi qualsiasi cosa che esiste sono semplicemente e solo io.
Non essendo preda della pazzia ovviamente questo deve essere conciliato con la visione convenzionale di un mondo fatto di persone, oggetti, pianeti, sistemi stellari eccetera entità separate e indipendenti.
Per rendere più evidenti le differenti visioni tra convenzionale e Io-universo, userò il corsivo per quelle affermazioni che sono viste appunto nella seconda prospettiva.

In questo documento voglio mettere in particolare luce gli aspetti di come cambia la percezione della vita vista nell’ottica convenzionale e dellIo-universo.
Le ragioni di questo mia ideazione di una teoria filosofica non sono inutili o cervellotiche voglie intellettuali o fantascientifiche ma nasce da decine di anni di dubbi sentiti vivendo la vita comune di ogni giorno. I dubbi riguardano quello che si considera la realtà più solida: l’esistenza degli oggetti fisici. Nella filosofia convenzionale si ritiene che gli oggetti che vediamo attorno a noi sono evidenza di una estrema certezza, per esempio vediamo una stanza, dei tavoli, sedie, matite. Io ho cominciato ad avere dubbi su questa certezza quando mi sono reso conto che questi oggetti cosi solidi non lo sono affatto ad un’approfondita riflessione logica. Prendete una matita sul vostro tavolo: è veramente un oggetto assolutamente definito, solido, stabile? I primi dubbi arrivano dalla difficoltà di affermarne l’esistenza. Se un oggetto esiste allora deve essere possibile osservarlo in tempi diversi, ma quello che diventa difficile è definire come si fa a discriminare tra gli infiniti oggetti che esistono nell’universo al tempo 1  e al tempo 2 quali di questi sono le “immagini” dello stesso oggetto visto in tempi differenti.
La mia convinzione è che sia impossibile dimostrare che “l’immagine” di una matita al tempo 1 e “l’immagine” di una matita al tempo 2  costituiscono due apparizioni dello stesso oggetto.
Qualsiasi criterio si cerchi di escogitare per dimostrare che sia lo stesso oggetto si infrangerà inesorabilmente con difficoltà del tipo: se due apparizioni di un oggetto in tempi diversi sono esattamente uguali allora sono apparizioni dello stesso oggetto in tempi diversi. In realtà essere “uguali” non dà affatto la sicurezza di essere lo stesso.  Per definire l’uguaglianza bisognerebbe scendere in una metodologia su come va misurata. Se una goccia d’acqua viene rilevata esattamente uguale al tempo 1 sulla terra e al tempo 2 su una stella lontana milioni di anni luce allora bisognerebbe affermare che quella goccia d’acqua ha viaggiato in quell’intervallo di tempo dalla terra alla stella lontana? 
Il caso delle firme sugli assegni bancari dà una idea di come uguale non significhi lo stesso. Chiunque legge romanzi gialli sa che se vengono trovati due documenti con le firme esattamente uguali allora sono un falso ( cioè sono non posso essere della stessa persona ),
Senza approfondire ulteriormente qui un argomento che ritengo logicamente difficile dico solo che per quello che ne so il problema di definire cosa si intende per punto materiale ha occupato grandi filosofi per tempi  lunghi e non so se si possa dire risolto.
Ritornando al tema principale la matita sul nostro tavolo esiste o no? E come lo sappiamo?
Il famoso “cogito ergo sum” di Descartes era applicato agli esseri pensanti, ma una matita non pensa quindi come decidere se esiste?
Non voglio entrare nei dettagli dico solo che secondo me non c’è modo di provare l’esistenza di alcunché fino a quando inquadriamo le cose nella visione convenzionale. Qualsiasi tentativo si avviterà in situazioni di circolarità e incompletezza.
Per una matita esistere significa cominciare ad esistere come matita e poi esistere nei vari momenti, una idea che sa molto di vita umana con nascita esistenza e morte.
Secondo me questa visione convenzionale del mondo composto di oggetti, persone, pianeti, stelle eccetera non regge ad una analisi logica stretta. Questo mi ha fatto nascere l’idea di una teoria che superasse i problemi accennati sopra, cosi è nata l’idea dell’Io-universo. In questa visione  io ipotizzo un universo in cui ci sia una sola persona e che tutto ciò che esiste faccia parte di questa unica persona. Questa concezione supera le difficoltà di presumere l’esistenza di entità separate e indipendenti e riduce il tutto ad una sola domanda io esisto ? Se io esisto allora sicuramente esisterà l’universo, i pianeti, le stelle, le case, le persone, i tavoli e tutto sarà parte di me. Niente esisterà che non sia parte di me.
L’esistenza fa parte della coscienza e quindi non puo essere una qualità di oggetti incoscienti.
Voglio fare un confronto con altre visioni che possono sembrare simili ma che sono molto diverse :
-          La teoria filosofica del solipsismo
o       Nel solipsismo si sostiene che il mondo è illusione e che solo io esisto. Al contrario l’Io.universo sostiene che tutto esiste con la condizione che e parte di me.
-          Le visioni della fantascienza ( Matrix e altro)
o       In questa visione esiste un mondo indotto da un sogno artificiale e una realtà diversa. Io non penso affatto che esista un mondo diverso da quello che conosco.
-          Le visioni indotte da esaltazione mistica
o       L’Io-universo non ha niente a che fare con la divinità o con la soprannaturalità. Mi confronterò col pensiero dei filosofi religiosi nel seguito.
-          Le visoni indotte da turbe psichiche, depressioni e paranoia, personalità multiple.
o       Fondamentalmente l’Io-universo non implica colpe si altri, ne pensieri di persecuzioni, ritengo anzi che possa dare una visione più integrata positiva e collaborativa
Ho dovuto rilevare costanti concordanti somiglianze tra l’Io-Universo e alcuni postulati filosofi delle religioni in particolare con la cristianità. La mia posizione religiosa è non credente, non ateo, non agnostico. Gli accostamenti che faccio nel seguito con religioni vanno visti come accostamenti alla logica che sta in alla base delle stesse e non alla mistica.
Il concetto di qualcosa che possa esistere è secondo me legato ad un concetto di unicità. Una cosa esiste perche è l’unica istanza di quella cosa. Se una  matita esiste allora non avrà possibilità di incontrare se stessa in altri istanti di tempo.
La definizione della divinità cristiana “Io sono colui che è” dà una straordinaria ed entusiasmante idea di come l’esistenza sia legata all’unicità. Se qualcosa esiste allora deve essere unica.
Se sei unico allora esisti. E insieme a te, come parte di te esiste l’universo.
L’Io-universo è si identifica con la divinita? NO. Nell’universo esiste solo la necessità di essere tutto. Ma le capacita che sono proprie della divinità: omnipotenza, omniscienza, eccetera nell’Io-universo sono prive di senso.
Come la visione dell’Io-universo impatta sulla percezione della vita di ogni giorno e dei rapporti sociali?
Comincio col dire che nel caso della teoria del solipsismo si tende a assumere la posizione: se sono l’unico essere al mondo allora perche scrivere documenti o libri?
Nella mia visione dell’Io-universo al contrario niente cambia nella vita sociale o individuale perche nonostante l’Io-universo di una visione di una unica coscienza lascia intatto tutto quello che esiste intorno e secondo me non solo non impatta nei rapporti sociali ma anzi li rende più profondi e piu significativi.
Quello che voglio dire è che conoscere i meccanismi interni di una realtà non modifica la percezione del mondo. Nella visione convenzionale per esempio sappiamo che se avessimo un sesto senso  cioè vedere gli infrarossi o essere sensibili agli ultrasuoni vedremmo un mondo diverso ma in realtà noi reagiamo al mondo come ci appare e non a come è strutturato al suo interno.
Il fatto che nell’Io-universo noi siamo tutto, compreso le altre persone, credo che faccia pensare come in realtà qualsiasi cosa benché terribile sia parte di quello che siamo e che quindi dobbiamo guardare a come siamo profondamente. Cosi come aiutare gli altri o rendere il mondo migliore  significhi migliorare una parte dell’Io-universo e quindi noi stessi. ( “ama il prossimo come te stesso”
Riguardo la morte: L’Io-universo essendo tutto non puo terminare l’esistenza. Noi siamo tutti e tutto. Abbiamo momenti di incoscienza? Come nel sonno?
Non credo che qualcosa possa smettere di esistere per un tempo e poi tornare ad esistere. Se “Cogito ergo sum” allora anche “non” “cogito ergo non sum “?
Non ho ancora tutte le risposte. Per fortuna.
Dino Gruppuso     


Ho raggiunto un nuova coscienza rispetto all'IO-Universo che prima mi sembrava una teoria dai risvolti solo personali. L'IO-Uuiverso non è affatto una teoria come tante e dal valore solo spirituale o morale. Credo che l'IO-Universo sia NECESSARIO per poter procedere ad analizzare il mondo come lo conosciamo, le sue implicazioni, i suoi comprtamenti profondi

Tuesday, March 12, 2013

Finanziamenti, olocausto nucleare: i numeri – di Roberto Vacca, 10/3/2013

Allego articolo che fustiga chi parla di cose scarsamente importanti (anche
se giuste), ma non cita i numeri --- e ignora questioni cento volte o
milioni di volte più vitali.
Vi invito a meditare su questi argomenti - a raccontarli in giro,
disseminarli  e anche a scrivere alle persone per le quali avete votato che
dovrebbero svegliarsi e meditare anche loro
Best


Finanziamenti, olocausto nucleare: i numeri  – di Roberto Vacca, 10/3/2013
È giusto che lo Stato finanzi i partiti? Certo che no. Infatti nel 1993 il 90% degli italiani votò a favore del referendum (promosso dal Partito Radicale) che abrogava il finanziamento pubblico ai partiti. Però già nel dicembre 1993 il Parlamento approvò un’altra legge per il rimborso delle spese elettorali ai partiti Questo veniva calcolato in 5 €  per voto ricevuto, ma le spese da rimborsare (non rendicontate) sono state molto inferiori ai rimborsi.
Oggi si dibatte fra partiti, e dentro i partiti, se vadano aboliti questi rimborsi. Il 90% dei votanti molto probabilmente è ancora a favore dell’abrogazione. Le discussioni sono inani.
Ma guardiamo i numeri. Di che cosa si sta discutendo? Cito a memoria –sbagliare di poco: gli ordini di grandezza sono questi.

Prodotto interno lordo (PIL) italiano        1.600 miliardi di €
Bilancio dello Stato                                        500 miliardi di €
Rimborsi elettorali                                          200  milioni di €

Dunque i rimborsi elettorali da abolire equivalgono a un centesimo dell’1% [cioè a un decimillesimo] del PIL – e a 3 centesimi dell’1% del Bilancio dello Stato. È una somma grossa, ma non sconvolgente. Inopportuna, ma non rovinosa. Non è quella che taglia le gambe al Paese.
Passo ad argomento ben più (cento volte più) vitale. Gli investimenti totali (pubblico + privato) in ricerca e sviluppo sono di circa 20 miliardi di € annui – percentualmente sono 2 ordini di grandezza più grandi. Si tratta di poco più di 1 centesimo del PIL (non di decimillesimi). Questi investimenti dovrebbero essere triplicati: dando forza alla nostra industria e alla nostra economia. Contribuirebbero a innalzare il livello professionale e culturale della nostra forza lavoro – e della popolazione. Le prime pagine dei giornali, le televisioni, i dibattiti pubblici non ne parlano. È segno grave di degrado culturale.
C’è un altro segno grave di cui non si parla affatto. Tre giorni fa il governo della Corea del Nord dichiara che la tregua delle guerra coreana dopo 60 anni è scaduta. La Nord Corea ritiene di esser minacciata di annientamento da parte di Sud Corea e USA e afferma il suo diritto di attaccare con missili nucleari sia la Corea del Sud, sia gli Stati Uniti. I pochi che ne hanno scritto, asseriscono che il dittatore Nord Coreano non lo farà mai. Non ci riuscirebbe. Verrebbe annientato. Dovremmo esserne ben più sicuri, parlarne, cercare rimedi, assicurazioni. Dovremmo propugnare il disarmo nucleare totale. Qui non si tratta di minime percentuali della nostra ricchezza. Se proliferasse una guerra nucleare, distruggerebbe le nostre risorse e le nostre vite.
Si sveglia nessuno?

Dimostrazioni matematiche che Dio esiste e che non esiste - di Roberto Vacca

Desidero esprimere la mia gratitudine all'Ing. Vacca per la sua gentilezza nel inviarni sue produzioni.
Desidero pure esprimere il diritto al dubbio estremo sulle creazioni umani di chiunque.

Dino Gruppuso

Il pezzo che allego è del 2004. Non ricordavo di averlo scritto e credo sia

inedito. Me lo ha mandato Marco Giancola, chiedendomi se poteva diffonderlo
fra i suoi amici. Gli ho detto di si e l'ho ringraziato di aver trovato il
reperto.

In effetti questa dimostrazione che Dio non esiste, scritta in algebra
booleana e in latino medioevale,  è tratta (rielaborata)  dal testo del mio
romanzo "Dio e il computer" (1984).

Recentemente parecchi giornali (fra cui il supplemento della Domenica del
Sole24Ore)  hanno pubblicato articoli  su dimostrazioni dell'esistenza di
Dio, sulla fede e l'ateismo. Ecco, dunque, il mio punto di vista.  Il
romanzo DIO E IL COMPUTER  si trova su www.printandread.com

Se parecchi di voi mi diranno di essere interessati, posso diffondere il
testo del discorso che feci in Campidoglio per il Convegno sull'Autonomia
dello Stato Laico nel 2005 (lo intitolai "La Via della Ragione" --- lo
stesso titolo di un altro mio libro che si trova su www.pruntandread.com )
Best


Dimostrazioni matematiche che Dio esiste e che non esiste -
di Roberto Vacca - 16 Dicembre 2004 – disseminato 7/3/2013
In una mia apparizione in TV dissi che in un romanzo citavo la dimostrazione matematica che Dio non esiste. Molti mi scrissero per saperne di più. Ecco la mia risposta.
Nel mio romanzo "Dio e il Computer" (Bompiani 1984) immagino (fra l'altro) che Papa Giovanni XXI, Pietro Ispano, medico portoghese, avesse dimostrato la non esistenza di Dio. Per questo sarebbe stato ucciso da un cardinale che fece crollare il palazzo papale di Viterbo. [E' fatto storico che Giovanni XXI morì per le ferite riportate in quel crollo e in agonia cercò un suo libro perduto: "Quid fiet de libello meo?"]. Riporto in Appendice 2 in italiano e in latino la dimostrazione apocrifa che attribuivo a questo papa. Giovanni XXI è il solo papa che Dante mette in Paradiso. Sulla sua tomba nel Duomo di Viterbo, i versi della Commedia "     Pietro Ispano - che fece luce in dodici libelli...".
In effetti Pietro Ispano nel suo libro Summulae logicales anticipò di 6 secoli (pur senza formule) il De Morgan. famoso logico-matematico. George Boole inventore dell'algebra della logica, nel Capitolo XIII del suo libro "The Laws of Thought" (MacMillan 1854) espresse in formule la dimostrazione dell' esistenza di Dio ideata dal teologo non-conformista Samuel Clarke. Fu questa lettura a darmi l'idea della mia dimostrazione inversa romanzata. La riporto qui di seguito ed evidenzio il punto in cui Clarke e io [per bocca del mio personaggio di Pietro Ispano] divergiamo raggiungendo conclusioni opposte. Per capirla bene, può essere utile leggere prima l'Appendice 1 seguente.

Dimostrazione dell'esistenza (o inesistenza) di Dio in formule algebriche.
"Poniamo:      x = qualche cosa è sempre esistito
y = un essere immutabile e indipendente è sempre esistito
z = è esistita solo una successione di esseri mutevoli e dipendenti
p = questa successione di esseri mutevoli ha una causa esterna
q = questa successione di esseri mutevoli ha una causa interna
Prendere x = 1 significa accettare come vera (= 1) la proposizione x ("qualche cosa è sempre esistito"). ? E poiché è vera, si deve verificare una delle due condizioni: o y è vera e, insieme, z è falsa – oppure y è falsa e, insieme, z è vera.  E, detto in parole: Può essere sempre esistito un essere immutabile e indipendente – e, allora, non è vero che c'è sempre stata solo una sequenza di esseri mutevoli. Oppure può essere sempre esistita solo la sequenza di esseri mutevoli e, allora, non c'è nessun essere immutabile e indipendente. In formule scriviamo
            x = y.INVz + INVy.z = 1
cioè x è uguale alla non-equivalenza fra y e z (le proposizioni y e z possono essere solo una vera e l'altra falsa: non ambedue vere o false).
Se adottiamo l'ipotesi che z=1 cioè che c'è stata solo una sequenza di esseri mutevoli, dobbiamo decidere se questa successione ha avuto una causa esterna [cioè p = 1, e, quindi, q = 0], oppure se ha avuto una causa interna [cioè q = 1, e, quindi, p = 0]. Cioè, in formule, z è uguale alla non-equivalenza fra p e q
z = p . INV q + INV p . q

A questo punto Boole sostiene con Clarke che nessuna parte dell'universo è necessaria (infatti esiste anche il vuoto) e che se nessuna parte è necessaria, l'intero universo non è necessario, cioè non ha una causa interna -  q = 0. Per cui p = 1 cioè la successione di esseri mutevoli ha una causa esterna, cioè non è la sola a essere esistita: ne esiste anche la causa esterna che coincide con l'essere immutabile e indipendente, sempre esistito e creatore, cioè Dio: y = 1.
Io, invece, sostengo (e faccio dire a Pietro Ispano) che p = 0 - cioè non ci può essere causa esterna perchè per definizione l'universo comprende tutto ciò che esiste. In conseguenza  q = 1 e z = 1. Da cui deriva che  y = 0 cioè non esiste alcun essere immutabile, indipendente, creatore -- non esiste Dio. Ho riportato in grassetto gli argomenti critici miei e di Clarke/Boole. Scelga il lettore il più convincente. La questione è opinabile.

Appendice 1 - L'algebra della logica inventata da George Boole
La logica è un ramo della matematica – e della filosofia – che studia le regole per effettuare ragionamenti corretti. Le parti fondamentali che compongono un ragionamento, e quindi gli oggetti di studio della logica, sono le proposizioni di ciascuna delle quali si può sempre affermare con precisione se è vera o se è falsa.
Il primo e più famoso "logico" fu Aristotele, grande filosofo dell'antica Grecia. Ad Aristotele dobbiamo i fondamenti della logica moderna. Enunciò il principio di non contraddizione: "E' falsa l'affermazione che consiste nell'affermare e negare contemporaneamente (e nello stesso senso) la verità e la falsità di una proposizione qualsiasi".
Il matematico inglese George Boole inventò l'algebra della logica (che si chiama "algebra booleana") in cui esistono 2 soli valori numerici: 0 (zero) e 1. Si attribuisce il valore 0 a ogni proposizione falsa e il valore 1 a ogni proposizione vera.
Se  x  è una qualsiasi proposizione, la proposizione che afferma il contrario di  x  si chiama "inverso di x" e si scrive (1-x) oppure INVx. Ad esempio, se x = oggi è sabato,  (1-x) = oggi non è sabato. Quindi di sabato è x=1  ed  (1-x) = (1-1) = 0  e, negli altri 6 giorni è x=0  ed  (1-x) = (1-0) = 1.
                                                                                                                      _
Scriviamo l'operazione logica di "inverso di x" come INVx oppure x
L'operazione logica di congiunzione ("e" - in inglese "and") nell'algebra booleana si chiama "prodotto logico" e si scrive come un prodotto algebrico. La tabella seguente mostra i 4 casi possibili:


     p
     q
 p . q.
     0
     0
     0
     0
     1
     0
     1
     0
     0
     1
     1
     1
Il prodotto logico di una qualsiasi proposizione x per la sua inversa (1-x) è
            x . (1-x) = 0
Se  x=0, (1-x)=1  e il prodotto   0 . 1 = 0.    Se  x=1, (1-x)=0  e il prodotto   1 . 0 = 0.  L'ultima formula scritta esprime nell'algebra di Boole il principio di non contraddizione di Aristotele
L'operazione logica di disgiunzione ("o" - in inglese "or"), nell'algebra booleana si chiama "somma logica" e si scrive come una somma algebrica. La tabella seguente mostra, di nuovo, i 4 casi possibili:

     p
     q
 p + q.
     0
     0
     0
     0
     1
     1
     1
     0
     1
     1
     1
     1
Utilizzando i 3 operatori AND (prodotto logico), OR (somma logica) e INV (inverso) si possono costruire formule che realizzino qualunque possibile funzione di un numero qualsiasi di variabili. Vediamo un caso semplice.
Supponiamo di voler produrre un segnale 1 quando certe 2 variabili  x  ed y sono diverse (cioè se una è uguale a 1 l'altra è uguale a 0 e viceversa). La tabella di dipendenza da x e da y di questa funzione che chiamiamo NE o "non-equivalenza" è la seguente:
x
y
NE
0
0
0
0
1
1
1
0
1
1
1
0

Dunque  NE = 1 in due casi:
se x= 0 (e il suo inverso è uguale a 1) e insieme y = 1
oppure se
se y= 0 (e il suo inverso è uguale a 1) e insieme x = 1
Dove abbiamo scritto "e insieme" indichiamo un prodotto logico e dove abbiamo scritto "oppure" indichiamo una somma logica. Quindi la formula della non-equivalenza è:
                      _                _
            NE = x . y + x . y

Appendice 2 - Testo della mia dimostrazione apocrifa della non-esistenza di Dio attribuita narrativamente a Papa Giovanni XXI
L'ipotesi che qualche cosa sia sempre esistita, ci sembra non solo probabile, ma necessaria ed evidente. Quindi bisogna dire che delle sue proposizioni seguenti una deve essere vera e l'altra deve essere falsa. La prima proposizione è che è sempre esistito un essere immutabile e indipendente, la seconda che è sempre esistita solo una sequenza di esseri mutevoli e dipendenti. Questa sequenza di esseri mutevoli e dipendenti coincide con l'universo.
Quindi possiamo affermare: o questa sequenza ha avuto una causa esterna, oppure ha avuto una causa interna. Una terza possibilità non esiste. Ma la sequenza di esseri mutevoli non può avere avuto una causa esterna, perché l'universo comprende, cioè include, la totalità delle cose che esistono e, quindi, anche tutte le possibili cause. Perciò la sequenza di esseri mutevoli deve avere una causa interna.
Da questa proposizione non si conclude che una certa parte dell'universo sia la causa necessaria di tutte le altre parti. Il principio che necessariamente a una causa consegue un effetto è universale nel senso che ci appare come un principio che funziona in tutto l'universo. Concludiamo, dunque, che l'essenza e l'esistenza dell'universo coincidono. Sbaglia, quindi, Tommaso d'Aquino quando dice che solo in Dio l'essenza e l'esistenza coincidono.
La conclusione ultima è che non esiste nessun essere immutabile e indipendente, che venga chiamato Dio.

"Hypothesis quod aliquid fuit ab aeterno nobis videtur non modo probabilis, sed necessaria et manifesta. Tamen sciendum est quod de harum duarum propositionum una vera, altera falsa esse debet: vel unum ens immutabile et sui potens semper fuit, vel modo sequentia fuit entium mutabilium et dependentium. Ista sequentia entium mutabilium et dependentium id est quod universum.
Tamen sciendum quod ista sequentia vel causam externam, vel causam internam habuit - tertia hypothesis non datur. Sed sequentia entium mutabilium non potest habere causam externam, quia universum comprehendit seu includit totalitatem entium, ergo totalitatem causarum. Ergo sequentia entium mutabilium debet habere causam internam. De hac propositione non sequitur quod aliqua pars universi sit necessaria causa omnium partium. Principium quod ad causam necessario sequitur effectus est universale, quare nobis sicut principium efficiens videtur in toto universo. Ergo concludimus quod esse et essentia universi sunt idem realiter. Errat igitur Thomas Aquinas quum dicit quod in solo Deo esse et essentia sunt idem realiter.
Conclusio ultima est quod non est ens immutabile et sui potens, qui Deus appelletur."

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