se giuste), ma non cita i numeri --- e ignora questioni cento volte o
milioni di volte più vitali.
Vi invito a meditare su questi argomenti - a raccontarli in giro,
disseminarli e anche a scrivere alle persone per le quali avete votato che
dovrebbero svegliarsi e meditare anche loro
Best
Finanziamenti, olocausto nucleare: i numeri – di Roberto Vacca, 10/3/2013
È giusto che lo Stato finanzi i partiti? Certo che no. Infatti nel 1993
il 90% degli italiani votò a favore del referendum (promosso dal Partito
Radicale) che abrogava il finanziamento pubblico ai partiti. Però già nel
dicembre 1993 il Parlamento approvò un’altra legge per il rimborso delle spese
elettorali ai partiti Questo veniva calcolato in 5 € per voto ricevuto, ma le spese da rimborsare (non
rendicontate) sono state molto inferiori ai rimborsi.
Oggi si dibatte fra partiti, e dentro i partiti, se vadano aboliti
questi rimborsi. Il 90% dei votanti molto probabilmente è ancora a favore
dell’abrogazione. Le discussioni sono inani.
Ma guardiamo i numeri. Di che cosa si sta discutendo? Cito a memoria
–sbagliare di poco: gli ordini di grandezza sono questi.
Prodotto interno
lordo (PIL) italiano 1.600 miliardi
di €
Bilancio dello
Stato 500 miliardi di €
Rimborsi elettorali
200 milioni
di €
Dunque i rimborsi
elettorali da abolire equivalgono a un centesimo dell’1% [cioè a un
decimillesimo] del PIL – e a 3 centesimi dell’1% del Bilancio dello Stato. È
una somma grossa, ma non sconvolgente. Inopportuna, ma non rovinosa. Non è
quella che taglia le gambe al Paese.
Passo ad argomento ben più (cento volte più) vitale. Gli investimenti
totali (pubblico + privato) in ricerca e sviluppo sono di circa 20 miliardi di
€ annui – percentualmente sono 2 ordini di grandezza più grandi. Si tratta di
poco più di 1 centesimo del PIL (non di decimillesimi). Questi investimenti
dovrebbero essere triplicati: dando forza alla nostra industria e alla nostra
economia. Contribuirebbero a innalzare il livello professionale e culturale
della nostra forza lavoro – e della popolazione. Le prime pagine dei giornali,
le televisioni, i dibattiti pubblici non ne parlano. È segno grave di degrado
culturale.
C’è un altro segno grave di cui non si parla affatto. Tre giorni fa il
governo della Corea del Nord dichiara che la tregua delle guerra coreana dopo
60 anni è scaduta. La Nord Corea ritiene di esser minacciata di annientamento
da parte di Sud Corea e USA e afferma il suo diritto di attaccare con missili
nucleari sia la Corea del Sud, sia gli Stati Uniti. I pochi che ne hanno
scritto, asseriscono che il dittatore Nord Coreano non lo farà mai. Non ci
riuscirebbe. Verrebbe annientato. Dovremmo esserne ben più sicuri, parlarne,
cercare rimedi, assicurazioni. Dovremmo propugnare il disarmo nucleare totale.
Qui non si tratta di minime percentuali della nostra ricchezza. Se proliferasse
una guerra nucleare, distruggerebbe le nostre risorse e le nostre vite.
Si sveglia nessuno?
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