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Sunday, June 12, 2011

Pochi pensano mai che la morte è una rappresentazione teatrale di un vuoto di logica ( se non ci sono non so se sono morto o no )

Da quando da bambini cominciamo a imparare il mondo continuiamo poi a maturare e approfondire le cose imparate.
Riguardo la religiosità questo non accade, la paura e i taboo impediscono di avere una idea adulta.
Quanto la maggior parte degli adulti approfondiscono e approvano o non approvano riguardo la religione credo che spesso non vada oltre una mezza pagina.
Praticamente la cultura di molti sulla religione rimane ai livelli delle fiabe infantili mentre il resto cresce e diventa tecnologia, scienza, letteratura.
Pochi pensano mai che la morte è una rappresentazione teatrale di un vuoto di logica ( se non ci sono non so se sono morto o no )

AC360 : Experimento USA curato bambino gay a 5 anni si uccide a 38

Five-year-old Kirk Andrew Murphy used to play with dolls and wigs. So his concerned mom enrolled him in an experimental therapy at UCLA where then doctoral student George Rekers told his parents they would turn Kirk from a femmy boy into a masculine young man.
They rewarded Kirk for any “masculine” behaviors and physically punished him for any “feminine” ones. By the end of the therapy, his siblings said they no longer recognize Kirk as the same person. Decades later, Kirk came out as gay, could never sustain intimate relationships, and then committed suicide at the age of 38.
This week, silver fox Anderson Cooper ran a three-part series on George “Rentboy” Rekers’ “ex-gay” therapy. We’re presenting all three parts of his report along with small vignettes from each, though each video is worth watching in full.
Keep in mind that Kirk’s treatment was not a proven therapy but an experimental therapy where they rewarded Kurt with blue chips and parental affection for acting masculine and red chips and physical abuse for acting femmy. When the therapy ended, Rekers said that Kirk was “indistinguishable from any other boy.” His sister says that for the next three years Kirk ate his school lunches in the boy’s bathroom rather than face others
http://www.queerty.com/cnn-covers-the-ultimate-sissy-boy-cure-suicide-20110610/

Saturday, June 11, 2011

Roberto Vacca – Spiego perché voto SI: in questo modo si elimina la legge 75/2011, confusa e incasinata

Ringrazio di cuore l'.Ing, Roberto Vacca per quello che dice e per come lo dice:

Allego mio articolo pubblicato oggi da L'UNITA' sul referendum nucleare.
Spiego perché voto SI:  in questo modo si elimina la legge 75/2011, confusa
e incasinata [introdotta il 26/5 dall'attuale governo] che dà carta bianca
al governo per adottare fra 12 mesi le "strategie energetiche nazionali" che
vorrà - e data l'usuale incompetenza del governo, c'è da aspettarsi il
peggio.
Dunque votare SI non vuol dire affatto votare "contro il nucleare", ma
eliminare una legge deplorevole, dopo di che (anche subito) se ne potrà fare
un'altra ben congegnata con l'aiuto di esperti. Parecchi di questi esperti -
amici che stimo - predicano l'astensione. Credono che, mantenendo la legge
75 (il che accade se non si raggiunge il quorum) si favorirebbe la
realizzazioni di centrali elettronucleari. Non è così: per farle bene (il
che è possibile in linea teorica) occorre analizzare tutte le opzioni e
spiegarle bene al pubblico.
Il referendum non è pro (NO) o contro (SI) il nucleare, ma pro o contro
l'orrida legge 75. Chiariamo l'equivoco - simile a quello del referendum del
1987. Anche questo non fu "contro il nucleare" ma abolì 3 leggi per cui:

- l'Italia smise di finanziare la ricerca francese sui reattori veloci
Superphoenix
- la scelta dei siti di centrali nucleari fu tolta al CIPE e data al
Parlamento
- fu abolito il finanziamento ai Comuni in cui costruire centrali nucleari.

Cerco di dire chiaro come stanno le cose. A confondere le idee contribuisce
anche Ratzinger, che esorta a usare energie non pericolose per l'uomo:
dimostra di nuovo di non capire e non sapere. Infatti non cita nemmeno il
pericolo N°1 - quello delle 12.000 testate nucleari ancora esistenti (con
potenziale distruttivo equivalente a 730 kg di alto esplosivo per OGNI
essere umano).
Concludo: voto SI per le ragioni giuste, non per quelle immaginarie - chi si
astiene cerca di conservare almeno per 5 anni un'orrida legge della destra.

IL TITOLO che L'Unità mi ha dato è "Io, uomo di scienza, sul nucleare voterò
SI" --- spero che chi lo legge capisca subito che non ne sono l'autore. Non
pretendo di essere uomo di scienza (sebbene abbia prodotto alcuni teoremi
matematici) - in TV uso il "sottopancia": "ingegnere/scrittore". A chi mi
chiama scienziato o intellettuale, dico che sono metalmeccanico.



Referendum   nucleare:  astensione   controproducente      il SI razionale,  di Roberto Vacca – 7/6/2011 – L’UNITA’
È insensato essere pro o contro il nucleare, come lo è essere pro o contro le auto: ottime quelle moderne, mantenute bene, non i ruderi sbidonati. “IL nucleare” non esiste. Va bene quello modulare a sicurezza intrinseca, non quelli di Chernobyl o Fukushima. Il primo non potrebbe certo esser realizzato in base alla legge 75/2011 del 26/5/2011: un minestrone generico (nelle ultime 3 righe cambia anche il proprio titolo). Parla anche di stampa, TV, Servizio Sanitario in Abruzzo, trattamento scorie radioattive. Stabilisce: “entro un anno il Consiglio dei Ministri adotterà strategie energetiche nazionali, diversificando fra fonti energetiche”. Cioè: carta bianca all’attuale governo (che ha dimostrato incompetenza e priorità distorte in tanti settori) per ricorrere a nucleare o qualsiasi altra fonte.
Se il Referendum del 12 Giugno non raggiungesse il quorum, ci porteremmo dietro per 5 anni questa legge vaga, aperta a improvvisazioni avventate. Ho ricevuto da Chicco Testa un “Appello di intellettuali e scienziati per non chiudere definitivamente l’opzione nucleare in Italia”: invita a disertare le urne, così senza quorum il referendum si annullerebbe. Hanno aderito colti amici fra cui fisici ed esperti. Penso che abbiano fatto male. Il testo dice: “la vittoria del SI provocherebbe una censura preventiva che impedirebbe agli italiani di essere informati sull’evoluzione del nucleare e … indebolirebbe il ruolo dell’Italia nella discussione internazionale. È, invece, importante che il nostro paese abbia voce in capitolo per stabilire i requisiti di sicurezza da imporre alle decine di centrali alle nostre frontiere.” Non è vero. Cancellare articoli della legge 75 bloccherà iniziative avventate del Governo: non l’informazione. Questa è stata bloccata, invece, dai tagli che il Governo ha praticato a ricerca e risorse della scuola. La confusa legge 75, poi, non darebbe voce in capitolo all’Italia per stabilire norme internazionali. L’Appello dice che la Legge 75 permetterebbe di “conquistare la fiducia delle popolazioni locali … riaprendo il discorso sul nucleare”. Non è così: la fiducia del pubblico si ottiene offrendo informazione chiara, fornita da esperti veri - non con testi burocratici e improvvisati.
Dunque non aderisco a quell’appello. Disapprovo l’astensione: conserverebbe la legge confusa del 26/5, chiudendo la strada a decisioni sensate. È bene che l’energia nucleare sia prodotta e sottoposta al controllo della società. Per farlo è vitale che il pubblico sappia di più e capisca i problemi. Voterò SI – eliminata la Legge 75, faremo bene, poi, a  diffondere conoscenza, fare ricerca, progettare e realizzare soluzioni energetiche anche nucleari, sicure e condivise.
Taluno dice: “Il nucleare è troppo rischioso:ha prodotto un disastro perfino in Giappone - che usa tecnologia alta ed eccellente. Figurarsi che accadrebbe in Italia col nostro pressappochismo.” Ma anche il Giappone è inaffidabile. Perfino la rete elettrica è suddivisa in due, nelle regioni orientali a 50 Hertz, nelle regioni occidentali a 60 Hertz. Le due reti, incompatibili, hanno dimensioni simili. Le centrali dell'Ovest, non coinvolte nel recente disastro, non possono alimentare l'Est. Inoltre anche Fukushima non è stata modernizzata per 40 anni. Il Kaizen (= miglioramento continuo) giapponese è un mito. Pratichiamolo noi: ma sul serio.
La sicurezza deve essere intrinseca: gli interventi di raffreddamento non vanno affidati a circuiti di controllo che fanno partire motori (sempre vulnerabili), ma a fenomeni naturali (dilatazione di metalli, forza di gravità). Piccoli reattori nucleari a sicurezza intrinseca sono stati progettati anche a Roma. L’eccellenza della qualità non può essere solo vantata: va progettata, realizzata e controllata. Le opzioni sono tante. Fra queste anche il ricorso ai più sicuri reattori di quarta generazione ad alta temperatura raffreddati a gas. Per prendere queste decisioni complesse bisogna studiare e capire, non ripetere slogan pro e contro.

2008: WikiLeaks: camorra importa cibi tossici. USA sapeva, l'Italia no?

WikiLeaks rivela che la camorra in Campania importerebbe cibi tossici, contaminati da pesticidi e infestati da Escherichia coli, venduti poi con una bella etichetta 'made in Campania'. Allarme tra i consumatori che chiedono un'indagine del Ministero della Salute.
Il nuovo cablogramma pubblicato da WikiLeaks rivela particolari inquietanti sulla sofisticazione alimentare in Italia, gestita dalla camorra (almeno nel napoletano). Il dispaccio datato giugno 2008 non evidenzia solamente che per il console statunitense a Napoli J. Patrick Truhn i 'politici italiani, in particolare a livello nazionale' non dimostrano impegno 'nella lotta alla criminalità organizzata' ma sottolinea come la mafia sia una piovra che con i suoi lunghi tentacoli abbraccia ogni tipo di business."
Il rapporto di WikiLeaks:
http://stuff.mit.edu/afs/sipb/contrib/wikileaks-crs/wikileaks-crs-reports/RL32922.pdf

Thursday, June 9, 2011

Questi sono argomenti di cui la gente non vuole parlare : TABOO

Taboo
Taboo è dire che lo sterminio si chiama sterminio e non Shioah, Taboo è dire che in certo numero di madri hanno sempre trattato i bambini con metodi peggiori di quelli che hanno provocato la denuncia di insegnanti degli asili nido. Taboo è dire che una informazione che applaude l'inventore di "una vita che se ne frega" non puo poi piangere sulle morti del sabatio sera, Taboo è parlare di malati di pedofilia e di come evitare che il problema prima che nasca. Taboo è dire che chi si fa saltare in aria per il proprio paese non è solo un volgare assassino, Taboo è ricordarsi che esistono laboratori di ricerca sulle torture in tutti i paesi "civili", Taboo è ricordarsi che chi si fa pagare per portare la morte in un altro paese non è un eroe
Aggiungiamo un paio di taboo :
Vogliamo dire che l'amore per i cani e per gli animali in genere è guidato dal sistema economico per via del relativo volume di affari ?
La gente si preoccupa dei cani feriti ma non si chiede mai cosa succede nei mattatoi dove la morte entra ogni giorno e sparge il suo seme a piene mani ?
Non ho mai sentito nessuno protestare per uno scarafaggio maltrattato.
Ma quello che è peggio ogni giorno nascono con l'aiuto dello stato organizzazioni per la tutela dei cani ma nessuna per le vittime degli stessi! ogni anno un numero non indifferente di bambini e anziani sono uccisi o deturpati per tutta la vita ma nessuno ha mai fatto una organizzazione per la loro tutela.
I cani non sono tutti uguali e non sono gli stessi dapertutto.
In Thailandia c'è un grande amore per gli animali domestici che crescono in vita comune con gli uomini senza catene, museruole, cancelli e fili spinati e sono quasi tutti cani docili anche di grossa taglia,
In molti paesi e soprattutto in italia il cane è un arma. Viene addetrato ad attaccare.
Questa è indegno di una civilta civile

I problemi di Linked IN

Is LinkedIn in trouble? Here the live link

Una nuova bolla sta per scoppiare? perchè il moltiplicarsi dei problemi tecnici ?
seguite in diretta decine di osservazioni in proposito aggiornate live.

Tuesday, June 7, 2011

Michele Santoro : C'è stato qualcuno che ha detto lascia tutto e seguimi. Ma ora è fuori moda

 Michele Santoro lascia la RAI. Dai collegamenti con un manipolo di seguaci ad oggi
Dico spesso di essere un empatico, lo dico per giustificare prese di posizioni e rischi di dire cose sbagliate: Michele Santoro come la maggior parte dell'antica sinistra ha l'aria di provenire da quel settore operaio dove anche il poco era un lusso, di quegli operai che vivevano con rabbia una vita troppo grama e che spesso avevano nella politica una opzione di crescita.
La sua crescita in rai è stata sempre contornata di larghi sbandieramenti di improbabili bandiere rosse. La sua chiamata alla lotta è stata compenetrata alla sua promozione di marketing e allo sviluppo del suo capitale. Sono contrario a sostenere attività ecomomiche mistificate da idealismo politico sia che si tratta di Berlusconi, che di Santoro o altri. C'è stato qualcuno che ha detto lascia tutto e seguimi. Ma ora è fuori moda

Monday, June 6, 2011

Questa è la società dove mentre una donna è picchiata a morte la gente si volta dall'altra parte

Io credo che sia dovere di ciascuno fare il possibile perche si chiariscano possibili zone d'ombra che possono rappresentare un rischio per altri. Questa è la società dove mentre una donna è picchiata a morte la gente si volta dall'altra parte. Io voglio cercare di non farlo. 
Qualsiasi sia il prezzo da pagare.

Sunday, June 5, 2011

Non sono agnostico, non sono ateo e non sono neanche credente: la mia posizione ufficiale è confuso.

1 - non sono agnostico, non sono ateo e non sono neanche credente: la mia posizione ufficiale è confuso.
2 -.Il problema denominato confusamente religiosoin realta riguarda anche questioni di logica pura che niente hanno a vedere con la religione tipo : se premo un pulsante e mi fulmino l'istante successivo saprò di essere morto ? e se non lo sapro allora continuero a credere di essere vivo  ? http://0b1kenobi.blogspot.com/2010/12/non-spingete-quel-pulsante.html
3 - Mentre i credenti doc si sentono al sicuro e hanno seppellito da tempo ogni curiosità al riguardo ho notato che atei e agnostici secondo continuano nella loro vita a misurarsi quotidianamente col problema e credo che sia una cosa molto bella.
4 - "«credi davvero che la Luna non sia lì se non la guardi?" Paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen http://it.wikipedia.org/wiki/Paradosso_Einstein-Podolsky-Rosen

Saturday, June 4, 2011

Dott. Di Pietro, Dott Maroni perche fate finta di non saperlo ?

I reparti terminali degli ospedali e le cancellerie fallimentari dei tribunali italiani sono infestati da malavita organizzata ed emissari di banche e finanziarie.
Questo succede dai tempi in cui era ministro Cavour.
Perche i magistrati , la  Guardia di Finanza, i Carabinieri fanno finta di non accorgersene ? eppure i metodi di indagine moderni consentono validi modi di contrastare questa situazione!
Quello che succedeva nel piu grande mercato ortofrutticolo d'Europa era da sempre sotto gli occhi di tutti ma ci sono volute generazioni prima che venisse fuori : Come è andato a finire ? Sto parlando del mercato ortofrutticolo di FONDI ovviamente. Lo sapevate ? c'erano coinvolti esponenti di tutte le istituzioni locali, pero nessuna Banca, veramente strano visto che l'enorme giro d'affari generava un altrettanto enorme giro di soldi!

Non si vive in un paese dove le mode determinano la vita della nazione e cercano di sopraffare persone oneste e preziose come Margherita Hack

Io rispetto Margherita Hack è una persona onesta che ha dedicato la vita ad avere idee obiettive sulla realta. Io ho votato per l'abolizione del nucleare ma se Margherita dice una cosa di questa bisogna rifletterci profondamamente al di là delle tifoserie dei partiti

Friday, June 3, 2011

Social Network nuova frontiera della truffa

Vorrei richiamare i responsabili dei gruppi piu popolari di vigilare su tutti coloro che propongono tramite social network rimedi miracololosi che in un momento di totale congelamento del mercato italiano tentano di passare per toccasana. La maggior parte di questi soggetti operano i una zona grigia ai margini della legge e il meglio che puo capitare a chi si affida a loro è di perdere tempo e denaro. Invito tutti a non credere nei miracoli impossibili e di mantenere un giusto livello di scetticismo. Per avere risultati non ci sono scorciatoie continua a servire il lavoro duro o le tangenti.

Thursday, June 2, 2011

POP ++ Le discipline scientifiche deformate dagli interessi di enormi poteri economici si sono prostituite

Non mi piace la dietrologia e neanche la fantapolitica o la fantaeconomia.
Per chi ha avuto modo e desiderio di saperlo si è reso disponibile nel corso degli ultimi anni sempre di piu un livello di informazione non asservita che mostra  l'infiltrazione di potenti lobbies economiche che hanno violentato e stravolto le basi delle discipline scientifiche dall'economia alla finanza, dalla fisica all'ingegneria per non parlare di medicina e ed energia. I risultati, molti,  sono sotto gli occhi di tutti ma probabilmente pochi ne traggono le conseguenze.
La ricerca, i ricercatori, e  le discipline divulgate nelle  università e i loro docenti hanno in realtà diffuso da alcuni anni, addirittura stravolgendo il contenuto dei libri di testo,  quello che faceva comodo a gruppi di potere, deformato per essere confacente allo scopo ultimo.
Chi si è formato ( tutti ) a queste sorgenti deve ora ricominciare da zero e chiedersi  dove è stato vittima ( o complice) di un raggiro.
Come è avvenuto ?
Il ribaltamento avvenuto nel giro di pochi anni nelle filosofie economiche e manageriali hanno prodotto  una transizione improvvisa ( e controversa  nella fase inisiale), dalle PMI ai supergiganti aziendali che ha prodotto  concentrazioni di poteri nelle mani di pochi superpotenti.
Superbanche, supermanager, aziende giganti , superagenzie sono diventate autoreferenzianti con un potere che eccede il potere di interi stati nazionali.
La realtà mostra che tutto ciò che cresce fuori dall'orto della scienza ufficiale cresce e trova ragione di esistere e di propagarsi dalle banche etiche alla economia verde a innovative visioni del trasporto a una diversa concezione dell'informatica e della comunicazione.
E ora il POP ++ : Un progetto che richiede investimento di risorse di ogni tipo ma di cui è possibile sperare in  ragionevoli successi. Un progetto che in Italia porterebbe in attivo la fascia delle PMI producendo un bilancio positivo. In questo progetto il doppio ++ ( operatore di incremento ) corrisponde al concetto che ognuno puo renderlo +possibile.

C'è un cetriolo pericoloso che gira per l'europa - Germany cucumber scam

No non si tratta di una patata, o di un temibile pomodoro e neanche da un già famigerato asparago ma stavolta il pericolo arriva da un freudiano oggetto onirico proprio lui il famoso cetriolo che con le strabilianti capacita dell'informatica non si riesce ad espugnare. Veramente leggendo i rapporti delle organizzazioni mondiali infezioni pericolose sulle verdure tedesche sembrano segnalate e frequentemente con il relativo alert alle autorita.
Ma noi Italiani siamo esperti di questo problema e sappiamo bene alla fine dovre andra a finire..

Wednesday, June 1, 2011

Perche pagare un costoso e noioso consulente di marketing quando il metodo Cencelli è piu competivo ?

Intraprendere la strada del marketing è faticoso, bisogna cambiare mentalità, bisogna lavorare sodo, il consulente di marketing è invasivo e fa perdere tempo. Meglio continuare col Manuale Cencelli ? Manuale Cencelli?

L’unità N°4 di Fukushima non avrebbe prodotto energia: sarebbe stata usata per arricchire plutonio da usare in testate atomiche.

FUKUSHIMA: FABBRICA DI ARMI ATOMICHE?  Di Roberto Vacca,  11 maggio 2011.

“Il Presidente Goto ha detto in TV che il Giappone ha prodotto dieci missili nucleari. Minacciava di usarle contro gli Stati Uniti, se non avessimo ceduto a certe loro assurde richieste. Non cedemmo e la US Navy ha distrutto quei missili.” – disse il Presidente Durling.
Questa situazione drammatica è raccontata in uno dei capitoli finali del romanzo di Tom Clancy “Debito di Onore” (1994). Secondo alcuni, però, la realtà supera la finzione: l’unità N°4 di Fukushima non avrebbe prodotto energia: sarebbe stata usata per arricchire plutonio da usare in testate atomiche. Yoichi Shimatsu, giornalista giapponese trasferito a HongKong., sostiene che i ritardi degli interventi di emergenza e l’estrema reticenza miravano a coprire esperimenti e attività mirate a produrre bombe atomiche. Il progetto sarebbe promosso da una congiura fra TEPCO, General Electric, Partito Liberal Democratico giapponese, METI (Ministero giapponese di Economia, Commercio e Industria) e la stessa Casa Bianca.
Altre fonti, numerose su Web, informano che a Fukushima ci sono 11.000 tonnellate di scorie nucleari non riprocessate (contravvenendo ai regolamenti internazionali). Da questo materiale, in effetti, sarebbe possibile produrre 1000 testate nucleari – secondo il Congressional Research Service USA.
Sono state già diffuse smentite ufficiali. Su questo terreno critico non c’è da sperare in prove sicure di fatti e intenti. Riporto qui per primi gli elementi che potrebbero confermare le intenzioni giapponesi di dotarsi di armi nucleari.
Già durante la seconda guerra mondiale fisici giapponesi avevano iniziato ricerche e progetti per realizzare la fissione nucleare, fra cui impianti per produrre acqua pesante in Corea del Nord – poi presi dai russi.
Quattro Primi Ministri dichiararono pubblicamente che l’Articolo 9 della loro Costituzione non nega il diritto del Giappone a dotarsi di armi atomiche: Nobusuke Kishi nel 1957, Tsutomu Hata nel 1996, Yasuo Fukuda nel 2002 e Shinzo Abe nel 2006. Aggiunsero che il Giappone era in grado di produrre bombe atomiche, ma che non lo aveva ancora fatto. [Kishi fu Ministro del Commercio e dell’Industria del Manchukuo prima e durante la guerra e fu anche il vice del Generale Tojo, impiccato per crimini di guerra nel 1948. Era considerato uno dei 25 criminali di guerra colpevoli di peggiori misfatti. Fu in carcere dal 1945 al 1948 - poi fu primo ministro dal 1957 al 1960.]
Nel 1970 e nel 1995 il governo giapponese commissionò ad esperti un’analisi costi-benefici dell’eventuale sviluppo indipendente di armi atomiche. In ambo i casi si concluse che era meglio continuare ad affidare la sicurezza internazionale alla protezione USA. L’opzione dell’arma atomica, però, continua a essere considerata.
Il Giappone è l’unico paese non dotato di armi nucleari ad avere un impianto per riprocessare le scorie: Rokkasho-mura, ove sono in funzione centrifughe avanzate per l’arricchimento dell’uranio.
L’opzione armi nucleari è stata sostenuta e discussa pubblicamente senza destare scandalo.
Per contro, altre circostanze indicano che sono infondati i timori di congiura e di imminente trasgressione del Patto di Non Proliferazione (ratificato nel 1976). Questo evento avrebbe ripercussioni ed evocherebbe emulazioni sgradite anche a Tokyo.
Anzitutto i giapponesi non hanno missili intercontinentali, né siti usabili per un primo test. Inoltre il Giappone ha sviluppato con gli USA un piano comune di difesa missilistica.
La dottrina dei tre “no” nucleari (non possesso, non produzione, divieto di introduzione nel territorio) è stata riaffermata ripetutamente da statisti e politologi. Ampi strati dell’opinione pubblica avversano la ricerca sulle armi nucleare ricordando le stragi di Hiroshima e Nagasaki
Il Giappone ha cooperato fin dagli inizi con la IAEA (International Atomic Energy Agency) di Vienna e tutte le sue attività nel settore sono soggette alle salvaguardie e al monitoraggio dell’Agenzia. M. Elbaradei, direttore generale dell’IAEA dal 1997 al 2009 ha scritto: “il Giappone ha impeccabili credenziali per la non proliferazione”.
Attualmente, poi, dopo il disastro di Fukushima, il Giappone è impegnato nella ricostruzione industriale e del sistema energia. La generazione di elettricità fino all’inizio del 2011, era assicurata dal nucleare per il 35% - ora molto ridotta dopo Fukushima. I piani giapponesi a lungo termine prevedevano entro il 2050 un ricorso quasi esclusivo ai reattori veloci autofertilizzanti. Questi sono molto attraenti per gli alti rendimenti in materiale fissile. Due prototipi (MONJU e JOYO) hanno subìto incidenti e incontrato difficoltà tecniche, come era già accaduto al reattore francese Superphenix disattivato nel 1998.
I giapponesi devono affrontare già molti problemi (fra cui l’unificazione della frequenza dell’intera rete). Sembra improbabile che decidano di aggravarli avventurandosi nel settore militare.

Pochi hanno voluto accettare la realta e correre ai ripari, i piu hanno preferito temporeggiare con i finanziamenti, con le dilazioni con la riduzione dell'organico nell'attesa che le cose tornassero come prima. Non ci sono tornate. E non ci torneranno.

Le PMI sono un'invenzione per trasformare la bottega dell'artigiano in una entita moderna e per molti anni di fatto erano la rapprentazione del titolare anche se dotate di reparto contabilità, risorse umane, programmazione.
Ma nel 2008 si è verificato un evento estremamente importante per una sommatoria di motivi diversi si è verifcata sul mercato mondiale una diminuizione drastica della domanda e un aumento globalizzato dell'offerta.
Pochi hanno voluto accettare la realta e correre ai ripari, i piu hanno preferito temporeggiare con i finanziamenti, con le dilazioni con la riduzione dell'organico nell'attesa che le cose tornassero come prima. Non ci sono tornate. E non ci torneranno.
Le PMI debbono ragionare su questo tema e poi correre alla disperata per prendersi un vantaggio

Monday, May 30, 2011

Certe volte innovare puo significare non fare nulla o tornare indietro di secoli ma guardando con uno sguardo dal futuro.

Credo che il primo ostacolo all'innovazione sia pretendere di innovare prima di sapere se realmente è l'innovazione che serve come una specie di re mida che trasforma tutto in oro.
Secondo me l'innovazione è una possibile conseguenza di una visione libera dalle convenzioni capace di percepire il collegamento tra la situazione in atto e la sintesi con le possibili soluzioni creative. Certe volte innovare puo significare non fare nulla o tornare indietro di secoli ma guardando con uno sguardo dal futuro.
Sostituire il vecchio col nuovo non solo non innova ma recede perdendo tutto quello che si è prodotto. Certe volte innovare viene percepito come qualcosa da aggiungere ma spesso innovare significa eliminare i legami che impediscono ai progetti di crescere liberi dai taboo e dai preconcetti.
L'ostacolo ad innovare proviene dalla mentalità di persone incapaci di guardarsi dentro e vedere i propri limiti e quindi senza speranza di una visione limpida.
Innovare per seguire la moda od opporsi all'innovazione per paura di rompere un taboo o una convenzione sono tombe per l'innovazione
Innovare significa non avere paura dell'ignoto ma usare la saggezza dei contadini e degli artigiani che sono quelli che da sempre creano con le loro mani.

Perche le PMI preferiscono andare incontro alla bancarotta piuttosto che passare ad una gestione razionale ?

Trovo conferma della "scarsa propensione" delle PMI a sottoporsi ad analisi. Questo è uno dei punti di base : perche le PMI preferiscono andare incontro alla bancarotta piuttosto che passare da una gestione patriarcale ad una gestione piu ordinata e razionale ?
Il fatto che non esistono dati secondo me è che lavorare con le PMI è molto scomodo : a parita di compenso per il fornitore di servizi di consulenza ci sono una moltitudine di soggetti da trattare ognuno con un diverso e non facile personale approccio. Ma è questo che le istituzioni TUTTE dalle CC all'ICE alle migliai di enti esistenti dovrebbero occuparsi di lavorare sodo per raccogliere dati utili e veri, eleborarli, e fornire assistenza alle PMI non per portarli in viaggio turistico in giro per il mondo ma per renderle ricettive ai vari livelli di consulenza specializzata che poi potranno ricevere sul mercato libero e non sul mercato addomesticato.

Saturday, May 28, 2011

Mi onoro di postare un articolo dell'Ing. Roberto Vacca. Lui è sempre stato 20 anni piu avanti degli altri

Giappone: rischiosa la rete elettrica non intelligente, di Roberto Vacca,
4 Aprile 2011
Taluno ha detto: “Il nucleare è troppo rischioso, perché ha prodotto un disastro tremendo perfino in Giappone - il Paese che usa alta tecnologia di qualità eccellente. Figurarsi che accadrebbe in Italia col nostro pressappochismo.”
Non è un ragionamento sensato. Alti livelli di sicurezza si garantiscono elaborando alberi di eventi (per analizzare le conseguenze di ogni possibile rischio). Si assicurano anche costruendo sistemi ridondanti: in caso di guasto ogni funzione è svolta da altre unità, per altre vie – si chiama ridondanza. Ma in Giappone è inaffidabile proprio la rete elettrica. Fu creata nel 1896 già suddivisa in due parti, quando aziende elettriche delle regioni orientali importarono apparati Siemens (funzionanti a corrente alternata a 50 Hertz, cioè 50 cicli al secondo) e altre nelle regioni occidentali ne importarono da Westinghouse e General Electric (funzionanti a 60 Hertz). Le due reti hanno dimensioni poco diverse e sono restate separate e incompatibili per 115 anni – fino a oggi. Quindi le centrali dell'Ovest, non coinvolte nel recente disastro, non potevano e non possono essere collegate per alimentare utenze dell'Est. In mezzo c'è una centrale di conversione di frequenza, ma la potenza massima che può trasformare da 60 a 50 Hertz è meno di un GigaWatt (un milione di kiloWatt) cioè la metà dell’uno per cento della potenza totale. Questa può produrre 80 GigaWatt nella parte Est e 120 GigaWatt nella parte Ovest. La situazione è documentata nella letteratura tecnica e, naturalmente, su Web, la rete Internet e anche su Wikipedia.
È una situazione assurda: molti elettrotecnici italiani non riescono a credere che i giapponesi l’abbiano ereditata tranquillamente. Ai tempi antichi in Italia esistevano piccole reti a 42 Hertz, ma si allinearono sui 50 Hertz come il resto d’Europa. Gli anziani ricordano che le linee ferroviarie liguri-piemontesi furono costruite nel 1925 (e fino alla guerra) in corrente trifase (3000 Volt, 16 2/3 Hertz). Dopo la guerra tutte le ferrovie italiane usarono corrente continua a 3000 Volt – standard unico. I giapponesi portano un ritardo di oltre 60 anni. Fare energia nucleare o solo gestire l’energia di un paese in queste condizioni è rischioso – e rallenterà la ripresa dopo il disastro dell’11 Marzo.
La gestione di grandi sistemi tecnologici non è una scienza esatta. Si giova anche di principi semplici che chiunque può capire. I giapponesi hanno vantato la teoria e la pratica del kaizen – tendenza al miglioramento continuo: operare ogni giorno meglio del giorno prima, innalzando la qualità, la sicurezza, la funzionalità, la semplicità di ogni impianto, di ogni fabbrica, di ogni prodotto. Ai lavoratori giapponesi si insegna a tenere note delle proprie esperienze e a comportarsi come piccoli scienziati. L’impegno personale non basta: lavoratori e operai si organizzano, allora, in “circoli di qualità” per discutere problemi e cercare soluzioni nuove. Teoria e pratica della gestione totale di qualità furono introdotte in Giappone dopo la guerra da famosi esperti americani (Baldridge, Juran). Si parlava di “difetti zero” – e a ragione. La perfezione di prodotti nipponici divenne proverbiale. Però hanno trascurato questi sani principi proprio nel settore dell’energia elettrica, in cui la rete rappresenta una ricchezza enorme. Rende disponibile l’energia ovunque sia richiesta e ovunque sia generata – ma in Giappone no. Il principio del Kaizen è stato disatteso anche nelle centrali nucleari di Fukushima. Furono costruite 40 anni fa: per modernizzarle: non era disponibile un giorno solo, ma 14.600 (= 40 x 365). Invece sono rimaste alla tecnologia di mezzo secolo fa. Nei progetti moderni la sicurezza deve essere intrinseca: gli interventi di raffreddamento non sono affidati a circuiti di controllo che fanno partire motori, ma a fenomeni naturali come la dilatazione di metalli e la forza di gravità. Piccoli reattori nucleari a sicurezza intrinseca sono stati progettati (ma non costruiti) anche a Roma. L’eccellenza della qualità non può essere solo vantata: va progettata, realizzata e controllata.
Medioevo Prossimo Venturo, La Degradazione Dei Grandi Sistemi

Thursday, May 26, 2011

Perche la Thailandia deve essere etichettata e il Giappone invece essere glorificato per la cultura delle gheishe che alla fine fanno lo stesso lavoro

Vivo in Thailand e spesso quando devo dirlo mi sento abbastanza imbarazzato perche la gente mi guarda in modo strano. Devo dire che assegnare ad una nazione un etichetta è facile e infame come dire che qualcuno porta sfortuna.
La Thailandia è una nazione difficile da comprendere sotto l'aspetto culturale perche concorrono la cultura Indiana, Cinese, Cambogiana, Islamica eccetera.
Mi chiedo per esempio perche la Thailandia debba essere accostata a concetti come prostituzione e pedofilia e il Giappone no, dove le gheishe costituiscono invece cultura e arte ma alla fine sono l'equivalente e dove la pedofilia è sicuramente piu profonda viste le leggi locali sull'argomento.
Posso garantire che spesso vedo le famiglie Thai con estrema tenerezza guardando come sia visibile l'affetto tra di loro, come i padri tengono in braccio con cura e orgoglio figli piccolissimi e come l'affetto per gli anziani diventa pratica quotidiana a livello mai visto nei paesi occidentali.
In Thailandia ha sede il centro mondiale antipedofilia e le condanne di occidentali per questo reato sono frequenti e di estrema durezza.
La prostituzione in Thailandia oggi è la stessa che esiste in ogni parte del mondo : chi ha troppi soldi compra chi è troppo disperato per poter opporsi.
La prostituzione in Italia si estende perfino dentro le i confini della politica.
La eccessiva uniformità senza sfumature o personalizzazioni che vedo sul discorso della pedofilia in italia mi sembra manifestare al contrario paura e fragilità di un sistema sociale che ha sempre  nascosto nel silenzio delle famiglie simili oscenità.
Credo che non sia con la ferocia che elimiamo questo problema ma con la ragione, con l'analisi e con metodi efficaci nei fatti e non nelle apparenze.

Il web 2,0 deve essere integrato in un piano di marketing completo . Segmentazione, strategia, canali e soprattuto creatività e innovazione sono essenziali

Tutto quello che passa sotto il nome di 2,0 è uno strumento di marketing esattamente come qualsiasi altro strumento antico e moderno e ignorare questa considerazione puo portare a grandi errori nelle strategie. Nel marketing B2B il web 2,0 deve essere integrato in un piano di marketing completo . Segmentazione, strategia, canali e soprattuto creatività e innovazione sono essenziali per realizzare un approccio efficace. Purtroppo credo che sia abbastanza diffusa l'idea errata che adibire alcuni addetti all'utilizzo di social marketing alcune ore al giorno possa portare a risultati.

PMI sudditi delle banche che fanno gli intermediari e delle università che fanno i consulenti

Approffitto di questa discussione per esporre la mia sensazione di frustrazione vedendo com gli approcci istituzionali continuano ad essere inutili diversivi o spesso alibi per giustificare l'esistenza di uffici o organizzazioni.
Le PMI hanno un linguaggio diverso dalle grandi aziende e sono assolutamente inutili i grandi meeting con spreco di media che affrontano  il problema nell'ottica sbagliata e finiti i fuochi d'artificio ogni cosa torna come era prima.
Le PMI hanno bisogno di essere rese capaci di avere fiducia in loro stesse, capacità di valutazione e apertura ai nuovi strumenti. Lo stato dovrebbe finanziare la transizione senza cercare di incanalare verso strutture "accreditate" che poi replicano a soggetto.
Le PMI devono essere rese capaci di analizzarsi e affrontare le proprie necessità e limitazioni senza ansie, devono essere informate del perche affrontare abbandonare le strade vecchie basate sui successi passati e incoraggiati a valutare e affrontare rischi calcolati.
Non credo che si andra molto avanti  convertendo le PMI in sudditi delle banche che fanno da  intermediari di affari e di università che fanno i consulenti globali perche in entrambi i casi le PMI resteranno in uno stato di infantilismo senile incapaci affrontare con le loro capacità il cambiamento che li aspetta dietro l'angolo

Monday, May 23, 2011

le aziende italiane sono concettualmente chuse ad una innovazione che non sia omologata dalle strutture istituzionali

Nel 2008 lasciando l'italia per la seconda volta in sei anni ho avvertito che qualcosa stava succedendo. Ci sono stati una serie enorme di tentativi di condizionare i media per tenere nascolta la realtà piu a lungo possibile.Le voci messe in giro erano " la crisi è solo finanziaria non è di sistema ", e poi "Le banche americane non sono serie come quelle italiane per questo falliscono" e cosi via. Nel 2009 mentre le TV estere cominciavano a mostrare sequenze di cittadini americani che perdevano un impiego importante e che faceno interminabili file davanti ai centri per l'impiego, e quelli che perdevano la casa essendo costretti a vivere in una auto abbandonata, e la gente che passava le giornate sedute sui marciapiedi perche avevano perso il lavoro.
So che in Italia queste notizie sono state fatte sparire e quindi soprendono ma basta dare un guardata su internet per controllare. Per un tempo abbastanza lungo la crisi mordeva in USA ma in italia no e questo autorizzava a costruire autoincensamenti sulla nostra economia. Io veramente pensavo che come tutti i fenomeni si propagano in un tenpo determinato come capita con i fads.
In Italia è stato deciso che non serviva prendere assolutamente nessuna iniziativa al di fuori delle misure palliativa per spostare i problemi di un certo numeri di mesi nel tempo.
Intanto gli altri stati vedevano il pericolo da vicino e si attivavano per creare osservatori e centri di innovazione specifici.
L'effetto delle misure provvisorie del governo Italiano di spingere le imprese ad un nuovo indebitamente aspettando tempi migliori ha prodotto due danni :
1 - Le aziende si sono ulteriormente indebitate ( e le banche arricchite )
2 - Le aziende non hanno reagito con la necessaria velocità
Ora visto che la crisi globale ha colpito delle aree che per l'italia sono mercati vitali è davvero singolare pensare che non dovesse avere ripercussioni italiane.
Nello stesso tempo l'eplosione della globalizzazione in atto aveva gia dato chiari segni di ripercussioni sul mondo produttivo italiano.
Cosi finiti i soldi dei prestiti ricevuti per titare avanti le imprese italiane si sono trovate un mercato chiuso perche la globalizzazione aveva prodotto i suoi effetti
Quel che è peggio di sono persi gli anni piu importanti realizzando un ritardo nel momento innovativo.
E ancora le aziende italiane sono concettualmente chuse ad una innovazione che non sia omologata dalle strutture istituzionali ( che non hanno mai avuto un percorso innovativo

Age & Brain : what is "changing" (not degrading but maybe improving) is the mind organization : the way to index information as in a database growth too much

My feeling as old man of 63 is that the age not impact the memory functionality as the info is stored correctly in the brain. I think what is "changing" ( not degrading but can be a improvement maybe ), what is changing is the mind's organization and especially a different way to index the brain content. So you can have the information but not know how to reach it. This is a typichal problem in all the databases when they are growing too much or when they had big change in content

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