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Saturday, October 20, 2012

E’ la “democrazia” il vero oppio dei popoli?


No, non ho intenzione di fare l’apologia di Pinochet, Stalin, Mussolini o Hitler. Quelli sono stati orribili momenti per i popoli che li hanno subiti e certo l’unico desiderio che sento è di combattere con ogni mezzo queste vergogne.
Ma ho forti riserve sul piatto “democrazia” che ci è stato fornito da lustri.
Veramente riguardando al passato ritenete di aver vissuto in una vera democrazia guardando al passato? Per 50 anni siamo stati metodicamente violentati da un partito “democratico” e “cristiano”. Non è stato un risultato della “democrazia”?
E non abbiamo appena chiuso una parentesi ventennale in cui un partito ha ripetuto senza fine di essere “democraticamente eletto” e di essere il “più amato dagli Italiani?”
Non pensate che se questo è potuto succedere in passato probabilmente succederà anche nel prossimo futuro?  
La democrazia è imperfetta questo è ormai un luogo comune ma QUANTO IMPERFETTA?  
Quali sono i fattori che possono rendere liquida la democrazia?
Quando Gheddafi ha cacciato tutti gli Italiani dalla Libia io ho pensato che aveva fatto una cosa giusta, so con questo mi guadagnerò la disistima degli ultimi concittadini della ex colonia. Certo mi rendevo conto del disagio scatenato da quella decisione ma mi rendevo conto pure che in Libia l’indipendenza guadagnata nel 1952 era stata una specie di presa in giro per il popolo Libico le cui istituzioni fino all’avvento di Gheddafi erano rimaste solo di facciata ma nella realtà senza alcuna forza. Il motivo era che gli Italiani in Libia avevano un atteggiamento, alcune volte inconsapevole, autoritario e razzista verso i libici di quei tempi reso possibile dall’enorme diseguaglianza sociale, economica, tecnologica, sanitaria, eccetera. Quello che succedeva era che nessuna istituzione aveva la forza di imporre la giustizia verso “ospiti” che potevano corrompere le istituzioni utilizzando la forza della disuguaglianza. In pratica la giustizia era metodicamente sbeffeggiata.
Quello che è successo in Italia pur essendo estremamente diverso è in qualche modo similare. La corruzione, il mercato dei voti, gli intrallazzi di mafia ad ogni livello hanno ridicolizzato l’immagine di uno stato dandogli connotati di continua necessità di soccorso realizzata dal ruolo di supplenza della magistratura.
In un paese autoritario esiste la speranza di una rivolta che ponga fine alle diseguaglianze e renda lo stato il protagonista del benessere comune.
In un paese “democratico” ma con una democrazia malata tutto viene abilmente preparato per “mascherare” la realtà e dare una immagine di falsa stabilità del paese.
Ci sono soluzioni alternative? secondo me tutti dovrebbero lavorare per far decollare strutture fondanti di uno stato di democrazia garantita basata non sui partiti ma su nuove concezioni di “comunità” dove amministratore e amministrato, elettore ed eletto, giudice e accusato siano dalla stessa parte.


Thursday, May 5, 2011

Ricatto elettorale economico, sociale, occupazionale, aziendale


Tornando al tema che penso si possa allargare al "come migliorare il rapporto tra cittadini e paese" credo che sia un tema vasto, difficile, multiforme.
Le visioni per i cambiamenti a breve differiscono dalle analisi e soluzioni realizzabili in piu ampio respiro ma sono necessarie entrambi.
L'uso del referendum è lo strumento immediato che va utilizzato risvegliando gli italiani dai fumi delle parole prodotte dai media.
Riguardo la democrazia è chiaro che sta vivendo un momento di crescita e che deve essere rivista e ripensata in tempi brevi per evitare che si generino forme di totalitarismo strisciante spesso guidato da eccesso di scompenso di potere tra poveri e ricchi.
In molti paesi, potrei farne un discreto elenco, la democrazia è solo di facciata perchè il ricatto realizzato usando l'arma del compenso economico, del beneficio sociale, del bisogno di lavoro o addirittura ricattando aziende o attivita economiche anche di grandi dimensioni priva il risultato elettorale di qualsiasi legittimazione. Io penso che queste sono problematiche complesse a cui tutti nessuno escluso sono chiamati ad analizzare e partecipare ma ritengo che le proposte debbano venire anche e soprattutto da organizzazioni ( se esistono ) che ne studino profondamente il funzionamento da un punto di vista dell'ingegneria elettorale prima di proporle

Sunday, March 27, 2011

riprendiamoci il mondo, riprendiamoci il suo controllo siamo solo pupazzi in mano al potere economico

Piu sento le cose che si dicono in genere e più mi sento preoccupato. Pero è necessario avere un atteggiamento positivo e quindi guardare al futuro con fiducia.
Ma con tutta la fiducia possibile io dico : riprendiamoci il mondo, riprendiamoci il suo controllo siamo solo pupazzi in mano al potere economico. Non ci vuole molta fantasia a immaginare che la scienza della gestione è stata voluta, sponsorizzata, controllata dal sistema economico e che quindi quello che produce in termini di discipline e tecnologie è sicuramente contaminato per cancellare qualsiasi accenno a possibili negatività per il sistema economico. La scienza della gestione si sta allargando e protendo i suoi tentacoli sulla gestione politica. Non mi voglio trovare in un mondo targato Fiat o IBM.
Per fortuna ci sono sufficienti spiriti liberi e sicuramente la gente individualmente è infinitamente piu in gamba e smart di qualsiasi organizzazione del sistema. Possiamo organizzarci e riprenderci il mondo. Ora
Tremonti prevede l'espandersi in Asia

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