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Thursday, April 26, 2012

Mi racconto: L’inarrivabile scienza del fil di ferro.


Mi racconto:
L’inarrivabile scienza del fil di ferro.

Girovagavo tra le corsie del supermercato quando improvvisamente l’ho visto. Era proprio quello che cercavo e che avevo appena reputato impossibile da trovare qui non proprio dove questo tipo di cose sono a portata di mano. Era lì, tranquillamente appeso al suo scaffale. Parlo del fil di ferro, avvolto, né corto né lungo, forse un po’ troppo acciaioso ma de finitamente era quello che cercavo. Per farne che?  ( sorriso ) beh  niente di speciale ancora una volta mi trovavo impegnato a fare l’impossibile. No niente che si possa classificare importante e neanche utile forse ma per me lo era. Come si fa ad avere una friggitrice se uno non ce l’ha e non intende comprarsela?  Quindi ecco ancora a fare appello al mio genio home made.
A dire il vero sono stato sempre terribilmente affascinato dalle soluzioni ottenute mediante l’adattamento di qualche cosa. Il filo di ferro, un sistema strutturale a n gradi di liberta, regime elastico e plastico, duttilità, fatica e cosi via.
In realtà se esistesse una galleria dei problemi che si sono risolti col fil di ferro penso si riempirebbero pagine e pagine.
Certo le signorine con le unghia laccate difficilmente avranno la voglia e forse la forza per  piegare il fil di ferro nelle necessarie maniere.
Questo invece non era il caso di mio padre che aveva delle mani enormi e robuste eredità del suo lavoro di fabbro prima e meccanico poi. Con le sue mani e col filo di ferro gli ho visto fare cose impossibili, come quando mentre eravamo fuori città la fiammante 1100 Fiat si fermo di botto. Diagnosi un pezzo rotto. E io a straparlare da tecnico che se era rotto era rotto e non c’era modo di risolvere. Tempo mezzora, lui, mio padre, aveva trasformato un pezzo di fil di ferro nel replicante del pezzo rotto e in pochi minuti l’auto era di nuovo in marcia.
Chissà perche ho sempre preferito trovare il modo di far funzionare le cose percorrendo una via diversa piuttosto che la comoda via già fatta. No, il mio lavoro, quello che io da sempre ho realmente considerato il mio lavoro,  è quello di trovare le soluzioni sia che si tratti di teorie metafisiche che di riparare la presa di corrente del frigorifero. Non che nessuno mi paghi mai per questo e neanche che nessuno veramente mi chieda di farlo. Anzi la norma è che la gente si senta piuttosto infastidita da questo armeggiare. Qualche volta desidero riparare la gente o il mondo e la gente mi chiede perche. E io non ho risposte. Veramente non so se il mondo si possa veramente riparare col fil di ferro. Mi piacerebbe molto. Io comunque continuo a provarci, sempre con troppo pochi mezzi, con troppa poca attenzione, con pochi amici sempre a cercare di fare cose impossibili con un pezzo di economico, facile, antitecnologico, fuori moda fil di ferro.
No nessuno parlerà di questa grande operazione, nessuno se ne accorgerà, non le banche ne gli uomini politici ne i partiti. E ancora qualcuno mi chiederà perche lo fai e magari in cuor suo mi considererà un povero illuso. Ma io non sono d’accordo. Io ho il mio fil di ferro sempre pronto ad entrare in azione e a darmi la speranza che qualsiasi cosa succeda io posso rendermi utile.
 

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