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Sunday, April 24, 2011

Secondo me bisogna cambiare il sistema e stravolgerne gli equilibri perche siano distribuiti e non in mano a pochi privilegiati.

Io preferisco dire chiaramente quello che penso : Non appartengo a nessuna ideologia e neanche agli anarchici, Grillo non so bene che fa dove vuole andare certe volte ha ragione e certe volte no. Di Berlusconi non voglio parlare per rispetto di quelli che per ragioni che ignoro lo approvano.
Però voglio dire che non esistono parole per esprimere il mio disgusto per una classe politica e sociale che si è dimostrata disponibile a vendersi senza vergogna.
Io penso che le cose sono giuste o sbagliate per quello che sono e non guardo a nessuna etichetta cosi come rifiuto di essere etichettato.
Credo di percepire la critica alle mie proposte come "energie positive che vanno disperse ... falsi bersagli, inutili agitazioni che servono solo a far sfogare le persone ma non portano a nessun risultato reale"
Gli aggettivi hanno lo svantaggio di essere soggettivi e che non esprimono nulla se non sono dimostrati da un ragionamento. Spesso rapprensentano preconcetti che in campo politico hanno spesso ritardartato lo sviluppo. Penso che chi propose di liberare gli schiavi negri duecento anni fa poteva aspettarsi una risposta con aggettivi simili.
Certo le mie proposte sono devastanti per un sistema che si regge sul privilegio. Ma questo sistema sembra essere arrivato al capolinea. Basta ascoltare e vedere cosa succede intorno per capirlo.
Sono contro gli stadi e non ci sono mai stato figuriamoci se posso approvare i "forza coso" attorno.
Certo il mondo è dei furbi. I ricchi diventano piu ricchi, gli altri si illudono e basta.
Il sistema è controllato da pochi punti nevralgici : aziende, banche, universita, consulenti, individui.
Il sistema impedisce disperatamente il rinnovamento a meno che non si tratti di qualcosa di "accreditato"
Per il sistema le leggi non hanno niente a che fare con la giustizia, perche le applicherà sempre a discrezione.
Secondo me bisogna cambiare il sistema e stravolgerne gli equilibri perche siano distribuiti e non in mano a pochi privilegiati.
Come ho scritto nel mio blog il dubbio è una porta aperta dove chiunque è invitato, la certezza una porta chiusa dove solo il padrone ha la chiave.
Io invito tutti a partecipare ai miei dubbi ma invito pure a ripensare a quelle certezze che forse sono oscure.

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