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Saturday, April 9, 2011

Discussione: Creatività in scatola ?

Piero scusami ma credo che la tua risposta sia un po vaga. Mi pare che tutti sono d'accordo dull'importanza dell"inovazione" e che sia il punto di snodo del sistema italiano per passare da un sistema politico-sociale-economico bloccato qualcosa che contenga abbastanza innovazione da permetterci di riprendere un posto onorevole a livello mondiale.
Ora onestamente non credo che questo si possa ottenere con un approccio cosi debole.
Intanto non trovo traccia nel tuo ultimo post

<<2) Coltivare la creatività sotto ogni forma in tutta la popolazione.
La creatività sconfigge 2) Coltivare la creatività sotto ogni forma in tutta la popolazione.
La creatività sconfigge razze, etnicità, età, preferenze sessuali e reddito. I creativi vengono dalla strada tanto quanto dalle università. Non incoraggiare queste doti in tutta la popolazione rappresenta un enorme spreco di potenziale creativo. I creativi vengono dalla strada tanto quanto dalle università. Non incoraggiare queste doti in tutta la popolazione rappresenta un enorme spreco di potenziale creativo>>

Tu parli di genitori, scuole, organizzazioni sociali : ma dove è andato a finire l'approccio alle diverse <> ? e quando mai genitori, insegnanti e ambienti lavorativi si sono occupati di "strada" ?
L'innovazione intesa come un approccio non convenzionale che scavalcando taboo di tutti i tipi riesce a dare l'impulso perche il corso delle cose segua un corso imprevisto ma compatibile coi desideri e progetti della comunità non mi pare una cosa tanto facilmente definibile ne trasferibile per definizione. Sara difficile che possa essere trasformato in una specie di programma di "educazione civica per le scuole" o di un bel master della Bocconi perche nello stesso momento in cui avverrebbe diverrebbe determinato e quindi completamente inutile. In poche parole secondo me l'innovazione e la creatività non convenzionale non si insegnano ma si scoprono dentro chi gia la possiede. Quello che possiamo fare è darci da fare per scoprirla, favorirla, potenziarla eccetera.

Io penso che quello che farei se dovessi provvedere a individuare questi creativi innovatori sarebbe di cercare questo qualcosa che puo cambiare il corso del nostro modo di affrontare i problemi ovunque, tra i barboni nelle strade, gli immigrati, gli anziani, i bambini, i ricchi , i poveri, i geni e gli idioti.
La cultura in scatola in questo caso serve a poco o niente nonostamte possa avere l'etichetta di grandi nomi o di grandi universita.
Tutto questo puo risultare esagerato e francamente irritante perche interrompe il tranquillo svolgersi degli eventi, gli orari di lavoro, le vacanze, i figli da portare in piscina eccetera.
Ma se guardate dall'altra parte dell'oceano vedete che ci sono popoli che lavorano freneticamente accettando di non risparmiarsi e che fanno del successo la loro passione personale.
Per ora sono ancora fermabili ma se niente cambierà allora integreranno nel loro approccio tutta la tecnologia e la qualita occidentale e in quel momento noi avremo perso la nostra unica ragione di supremazia.
Discussione LinkediIn con Piero Ponti Sgargi.

Wednesday, April 6, 2011

Non facciamoci confondere dai sentimenti. Guardiamo le cose in faccia. C'è un male profondo nel popolo italiano che non è mai guarito e sta tornando ora. Noi non ci capiamo piu ci sentiamo diversi e non riusciamo a vedere le ragioni di essere sotto una sola bandiera. Se non riusciremo a tornare a capirci e a capire che il mare di putritudine possiamo scrollarcelo di dosso e tornare ad essere italiani, semplici, onesti, sinceri allora ci aspettano brutti tempi.

Wednesday, March 30, 2011

Ti sei guardato allo specchio oggi ?

Se ogni giorno non ti scopri più vecchio non vuol dire che sei piu giovane ma che sei morto
Butterfly effect

Io penso che  l'approccio al problema come un qualcosa di consolidato di cui  fare una analisi, determinare i difetti e poi progettare realizzare e diffondere i rimedi  sia non ottimale,  difficile nella fase di analisi  e lunga e durissima nella fase della propagazione dei rimedi.
Io  credo che invece un approccio più corretto e produttivo sia vedere la situazione corrente non una entità statica ma quanto di piu dinamico si possa immaginare: un mondo in cui segnali si propagano, si incontrano, si scontrano, rimbalzano, generano echi, si amplificano o si   smorzano fino ad esaurisrsi il tutto generando pattern di comportamenti e tendenze.
Quindi se dovessi generare il cambiamento di un ambiente cosi assolutamente non adotterei un approccio statico ma cercherei di capire e interpretrare i cambiamenti in corso le loro interazioni la loro nascita o morte, quindi  cercherei di utilizzare i pattern dinamici esistenti cercando di introdurre uno scarto minimo che poi possa propagarsi ed amplificarsi non creando nuove reti di interazione, che mi sembra una cosa molto pesante e dispersiva, ma incoraggiando e rafforzando gli aspetti delle dinamiche esistenti.
Cosi in realta si cambierebbe un mondo diverso introducendo un minino di energia e si realizzerebbe con grande velocita.

Chiediamo Referendum responsabilità Berlusconi & politici

Quanto è costato al paese avere al governo persone che sono ridicolizzate in ogni angolo del mondo ? facciamo il conto e facciamogliela pagare

Berlusconi, Bossi e il loro amico Kaddafi....... FORA DAI BALL!!!!

Berlusconi, Bossi e il loro amico Kaddafi....... FORA DAI BALL!!!!

Monday, March 28, 2011

falsa identità Facebook predisposto dalla società americana Ntrepid per conto del governo

Avete mai parlato con un una falsa identità Facebook predisposto dalla società americana Ntrepid per conto del governo ? 500 addetti sono al lavoro per creare software in grado si simulare persone reali e inluenzare le convinzioni di chi si trova in contatto con esse. Naturalmente non sono destinati agli americani

Riprendiamoci il mondo. ORA.

Non credo che potrai facilmente immaginare quanto io creda che il mondo siamo noi. L'innovazione parte dal profondo di chi la propone e perciò guardarsi dentro inesorabilmente è la premessa. Quindi sono d'accordo con te ma questo non limita anzi esalta la mia proprosta : Riprendiamoci il mondo. E' ancora possibile farlo perche contrariamente a quanto vale per la matematica : La somma delle parti è molto maggiore dell'intero. Negli individui c'è una enorme capacità che travalica enormemente qualsiasi capacita organizzata. Quindi la mia proposta è attuabile : riprendiamoci il mondo. ORA.

SIR KEN ROBINSON: LA SCUOLA UCCIDE LA CREATIVITA'! | Rossella Grenci

SIR KEN ROBINSON: LA SCUOLA UCCIDE LA CREATIVITA'! | Rossella Grenci: "“Sto disegnando il volto di Dio”. La maestra sorpresa dice “Ma nessuno sa com’è fatto Dio” e la bimba risponde “Lo sapranno fra un minuto”."

Sunday, March 27, 2011

riprendiamoci il mondo, riprendiamoci il suo controllo siamo solo pupazzi in mano al potere economico

Piu sento le cose che si dicono in genere e più mi sento preoccupato. Pero è necessario avere un atteggiamento positivo e quindi guardare al futuro con fiducia.
Ma con tutta la fiducia possibile io dico : riprendiamoci il mondo, riprendiamoci il suo controllo siamo solo pupazzi in mano al potere economico. Non ci vuole molta fantasia a immaginare che la scienza della gestione è stata voluta, sponsorizzata, controllata dal sistema economico e che quindi quello che produce in termini di discipline e tecnologie è sicuramente contaminato per cancellare qualsiasi accenno a possibili negatività per il sistema economico. La scienza della gestione si sta allargando e protendo i suoi tentacoli sulla gestione politica. Non mi voglio trovare in un mondo targato Fiat o IBM.
Per fortuna ci sono sufficienti spiriti liberi e sicuramente la gente individualmente è infinitamente piu in gamba e smart di qualsiasi organizzazione del sistema. Possiamo organizzarci e riprenderci il mondo. Ora
Tremonti prevede l'espandersi in Asia

Saturday, March 26, 2011

Thailand Water Warrior

I creativi vengono dalla strada tanto quanto dalle università.

Sorgente: Linkedin Piero Ponti Sgargi: "Che cosa deve fare l'Italia per poter intraprendere questo processo di trasformazione e su quali tipi di vantaggio può far leva?

1) Investire in tecnologia, soprattutto in ricerca e sviluppo presso le principali università italiane.
Le università generano e sviluppano nuove idee e tecnologie, sono spesso fonti di piccole aziende tecnologiche che nascono dall'imprenditorialità di studenti e docenti, sono magneti che attraggono talenti e aiutano a rendere la comunità più aperta e tollerante nei confronti di nuove persone e nuove idee.
2) Coltivare la creatività sotto ogni forma in tutta la popolazione.
La creatività sconfigge razze, etnicità, età, preferenze sessuali e reddito. I creativi vengono dalla strada tanto quanto dalle università. Non incoraggiare queste doti in tutta la popolazione rappresenta un enorme spreco di potenziale creativo.
3) Alimentare la tolleranza e l'apertura verso il nuovo e il diverso.
L'Italia è un paese dove i valori di "espressione individuale" non sono ancora pienamente sviluppati; dove si tende a valutare e giudicare gli individui più sulla base del rispetto di norme e convenzioni sociali tradizionali che non per loro capacità specifiche, di pensiero autonomo e indipendente. L'Italia deve imparare a coltivare e apprezzare sempre di più i valori di apertura sociale, così come di accettazione di diversità culturali, sociali e razziali.
4) Valorizzare le risorse esistenti.
L'Italia ha moltissime risorse che potrebbero consentirle di competere nell'economia creativa; ha un patrimonio enorme da riscoprire, utilizzare e aprire al mondo. Grandi e splendide città come Roma, Venezia, Firenze, e anche molti altri centri urbani più piccoli ma comunque ricchi di storia, cultura artistica, ambientale, alimentare, possono divenire centri in grado di attrarre talenti e creativi da tutto il mondo. Città come Milano, Roma, Firenze, Bologna, Napoli, Torino e altre ancora, sono tutte potenziali candidate per divenire i prossimi centri creativi.

L'Italia, come le altre nazioni, non può più prosperare e neppure sopravvivere facendo affidamento su approcci tradizionali composti da più o meno bilanciati mix di politiche industriali, sovvenzioni, tagli fiscali alle imprese e un'eccessiva attenzione all'impresa e alla "produzione". C'è bisogno di iniziative coraggiose, nuove e di più ampio respiro che spostino l'orientamento dalla produzione alla "creazione", dalle imprese alle persone, e che rendano il paese un centro in grado di attrarre e valorizzare nuovi talenti provenienti da ogni parte del mondo. L'alternativa è continuare a guardare al passato mentre i migliori talenti vanno a rincorrere i loro sogni altrove."
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Ob1kenobi : "Può sembrare incredibile ma chi ha sempre vissuto dalla parte delle classi agiate non sembra rendersi conto che esiste un mondo italiano che ha perso ogni fiducia in tutto ciò che che ha il marchio della ufficialità, dello stato, della politica. Questo secessione Italiana silenziosa che ha preso avvio molti anni fa e che si sta solo ampliando ha dovuto prendere atto che opportunità non è collegato con innovazione, capacità ma è collegato inesorabilmente ad un intrallazzo dove qualcuno vigilerà che sara solo chi è "accreditato" che andrà avanti. Questo qualcuno potrà essere un la politica, le istituzioni, le banche, le universita, le grandi aziende eccetera. Questa Italia separata in casa è il bacino naturale della malavita organizzata, dell'usura, del lavoro nero, eccetera. Questa Italia è anche quella del non voto ma molti invece vanno a votare per inerzia per interesse.
Per questa Italia se c'è successso allora di sicuro c'è anche il trucco"

Friday, March 25, 2011

Carta delle radiazioni assorbite da una persona

http://xkcd.com/radiation/

Libia perche lasciare a Kaddafi il lavoro sporco

Tutto questo mi fa pensare a quello che diceva il Gen. Custer : "L'unico indiano buono è quello morto"
Un area del mondo che ha come epicentro il mediterrano e non il mondo arabo sta disgregandosi e diventanto un enorme bacino di rivolta.
Gli americani si sono guardati bene dallo svolgere un ruolo efficace perche un Kaddafi morto ma una Libia unita armata vittoriosa ma soprattutto ricca e i grado di controllare una aliquota decisiva del petrolio poteva diventare vicino casa un terribile nemico e concorrente,
Lasciare che Kaddafi elimini fisicamente ogni sogno di vittoria dei partigiani libici diventa assolutamente necessario. Magari fatto il lavoro sporco Kaddafi verrà premiato o forse eliminato.
Onestamente conoscendo bene quel paese e la loro cultura soprattuto dal lato dell'evoluzione tecnologica mi sembra assolutamente risibile questa guerra commedia che va avanti da mesi.
Secondo le fonti CIA https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/ly.html la Libia conta 6,6 milioni di abitanti meno di una citta media grande europea. La Libia si definisce "Great Socialist People's Libyan Arab Jamahiriya"
La parola Jamahiriya in arabo significa governo del popolo, proprio come altri definiscono il loro autoritario potere,
Sempre secondo la CIA "note: About one-third of Libyans live at or below the national poverty line" e anche questo è condiviso da altri paesi a governo populista

Tailandia : IL CAPO DELLE MAGLIE ROSSE : NON RISPETTO GLI STRANIERI

Thailand - Redshirt - "I don't respect 'farangs'(foreigners ) . We do not have to surrender to them" .
http://www.straitstimes.com/BreakingNews/SEAsia/Story/STIStory_648749.html
BANGKOK - THAILAND on Thursday dismissed suggestions that foreign observers were needed to monitor its upcoming election, with the deputy prime minister saying he does 'not respect' Westerners.
It would be 'inappropriate' to allow outside involvement in the poll, which is due in June or July and comes after deadly street protests last year, said Suthep Thaugsuban.
'I don't respect 'farangs'. We do not have to surrender to them,' he said, using the Thai word for 'Westerners'.

Thursday, March 24, 2011

Il mondo non è fatto come un Lego.

Piero Ponti Sgargi : "Sin dall'infanzia, ci insegnano a scomporre i problemi, a frammentare il mondo. In apparenza, questo procedimento rende più gestibili compiti e argomenti complessi: ma per questo paghiamo implicitamente un prezzo enorme. Non siamo più in grado di vedere le conseguenze delle nostre azioni; perdiamo la sensazione di essere legati a un insieme più grande. Quando ci sforziamo di "vedere l'insieme", cerchiamo di ricomporre i frammenti nella nostra mente, di elencare e sistemare tutti i pezzi. Ma questo è un compito vano, è come tentare di vedere una vera immagine cercando di rimettere insieme i frammenti di uno specchio rotto. E così, dopo un po', rinunciamo del tutto a vedere l'intero.
Solo quando rinunciamo a questa illusione possiamo creare "le organizzazioni che apprendono", e quindi organizzazioni nelle quali le persone aumentano continuamente la loro capacità di raggiungere i veri risultati cui mirano; nelle quali si stimolano nuovi modi di pensare orientati alla crescita; nelle quali si lascia libero sfogo alle aspirazioni collettive, e nelle quali, infine, le persone continuano ad imparare come si apprende insieme.
(cfr. P.Senge, 2006)" ( postato su linkedin da Pieto Ponti Sgarbi che ringrazio )
--
ob1kenobi: "L'uomo non era soddisfatto dell'universo come era perche non era facilmente manipolabile. Allora ha cominciato a isolarne arbitrariamente delle parti chiamandoli oggetti o corpi e pretendendo che avessero dei comportamenti compatibili forzando la realta !! E' incredibile che non ci si renda conto come sia fuorviante e come le ricerche sul chaos abbiano evidenziato che il mondo non è fatto come un Lego."

Saturday, March 19, 2011

ALLARME ROSSO: Qualcosa non quadra - Ecco Cosa

Avevo scritto all'inzio della cosidetta "NO FLY ZONE" :
Gli italiani stanno vedendo improvvisamente fiorire attorno basi militari, arei, portaerei, mezzi speciali : mi sembra la piu grande forza militare mai attivata dalla terza guerra mondiale! Ma non dovevamo solo combattere con un beduino e i suoi vecchi e fuori manutenzione aerei guidati da piloti mercenari senza addestramento e sena precedenti esperienze simili ? E come mai c'è tutta questa indifferenza sulla sorte dei ribelli libici che oramai sono praticamente annientati ? COSA C'E' DIETRO ?
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SI COMINCIA a vedere cosa c'è dietro. Nonostante tutta questa mega flotta con decine di portaerei, migliaia di aerei, decine di basi e tutto il resto la popolazione Libica massacrata sotto i colpi bestiali del suo dittatore si accorge di continuare a morire e anche loro cominciano ad aver DUBBI.
Lo scopo di questo nuovo gigantesco schieramento bellico non era affatto per difendere i patrioti libici in realtà la preoccupazione di tutto l'occidente era che dal mediterraneo il malcontento la rivolta contro i dittatori parassiti e corrotti potesse diffondersi come un virus anche all'Europa.
Il mondo occidenale ha paura che in quegli stessi stati dice di voler proteggere possano in qualche modo nascere idee che facciano riflettere sulla giustizia nella ripartizione delle risorse e che dall'altra parte del mediterraneo la rabbia possa trasformarsi in minaccia.
Cosi bisogna erigere in tutti i modi un muro sul mediterrano, il nuovo muro di Berlino, un nuovo muro della vergogna targato Italia

Thursday, March 17, 2011

Vedrebbe formarsi in corrispondenza ad alcuni nodi una incredibile ragnatela : quella è la rappresentazione di una mafia

Chi è nato e cresciuto dentro il sistema degli "accreditati" non potra mai capire come è possibile essere l'uomo invisibile :parlare e non essere ascoltati, non essere visti non essere mai al centro di una opportunità. Se si tracciasse una immaginario reticolo di linee curve che uniscono lavori, commesse, appalti, incarichi si vedrebbe  in corrispondenza di alcuni nodi una incredibile concentrazione di linee : quella è la rappresentazione di una mafia impropria di un punto di potere che gestisce per conto di migliaia di altri che invece risultano esautorati.

INNOVARE ? Penso che ci sia un po di abuso di questo termine di moda, forse anche di una certa scena per impressionare. Molti dicono adesso bisogna innovare ma è proprio come sembra ?


Non sono un teorico dell'innovazione, nè del knowledge management e affini. Sono un clandestino dell'innovazione e se vogliamo dirlo con un termine di moda un insurgent,

Cosi posso sicuramente sbagliare se questo non significa arrogarsi il vanto di essere originale.

Ho voluto provare ad anlizzare cosa costituisce per me la mia personale innovazione. Già perche l'innovazione "begin from inside" comincia dall'interno di se stessi. Non ci puo essere innovazione se chi cerca di operarla non si mette nelle condizioni di essere sereno e inesorabile verso se stessi come un rasoio, se non accetta di essere parte dell'innovazione.

Nella mia visione l'innovazione coinvolge profondamente chi la opera.

Riflettendo ho pensato che si auspica una innovazione ogni volta che si cerca di trovare soluzione a qualche problema, oppure si è insoddisfatti della situazione oppure solo perche va di moda,

Intanto non credo che sia giusto perche non è detto che per ovviare ai problemi di cui sopra bisogna in qualche modo innovare, cioè sceglere strade diverse.

Spesso si confonde innovare con rottamare specialmente riferito a cose o persone che hanno una vita demografica o di servizio gia lunga, questa mi sembra una cosa particolarmente idiota perche gli "anziani" costituiscono la storia e dopo averli eliminati non si innova si ricomincia da zero rischiando di tormare esattamente allo stesso punto.

Io penso che quando la gente parla genericamente di innovazione in realta quello che desidera è sentirsi meglio, piu felici perche le responsabilità affidate loro sono meglio state seguite, oppure perche le cose vanno nella direzione che a loro piace.

Come si vede questo discorso è molto piu ampio di quello che si potrebbe attribuire alla sola gestione aziendale e riguarda in realta qualsiasi cosa dal singolo individuo al ministero dall'industria all'università.

Colgo l'occasione per dire che non sono cosi sicuro di questa commistione, frequente, tra argomenti scientifici e spiritualità asiatica perche intanto temo che la reale conoscenza della spiritualità asiatica non sia cosi a portata di mano per tutti e poi perche mi sembra che rimane una rigida linea di divisione di ciò che è dimostrabile rispetto a ciò che non lo è.

Io penso che quando si viene posti davanti ad un problema o ad un fatto o una qualsiasi evenienza della vita con lo scopo di dare un impulso sensibile per farla procedere meglio in modo piu soddisfacente allora è sbagliato porsi nell'atteggiamento di chi vuole cambiare o innovare.

Mi sembra giusto invece porsi in contatto col "problema" prevaderlo ed esserne pervasi e poi lasciare che le percezioni del mondo esterno con tutte le soluzioni avanzate o antiche di ogni genere affiorino e si compenetrino col problema per dare una selezione di scelte che devono dare un alta sensazione di valore, di emozione.

Secondo me questo è il modo in cui si possono sintetizzare scelte non convenzionali ma valide se chi opera è in grado di attingere ad un serbatoio di scambio sufficientemente colmo di dati altamente originali.

Saturday, March 12, 2011

Filosofia della scienza del Novecento By Mario Alai

A.I., Scientific Discovery and Realism

A.I., Scientific Discovery and Realism

MULTI-versi IMMAGINARI - Il Sole 24 ORE

MULTI-versi IMMAGINARI - Il Sole 24 ORE

MULTI-versi IMMAGINARI

ROBERTO VACCA

È USCITO IL LIBRO «THE HIDDEN REALITY» DEL FISICO Brian Greene SULLE LEGGI DEL COSMO

I multiversi sono stati definiti come ipotetici insiemi di universi multipli coesistenti in diverse dimensioni dello spazio o a distanze enormi gli uni dagli altri. Ciascuno avrebbe, come il nostro, tre dimensioni spaziali (o forse di più) e una temporale. Sebbene noti fisici con ottime credenziali (Hawking, Bekenstein, Susskind) li considerino possibili e interessanti, non sono osservabili.
Dunque non avrebbe senso parlarne, se non fosse in corso un'accesa polemica. Il serio giornalista scientifico John Horgan sostiene su «Scientific American» che quei fisici famosi sono immorali se perdono tempo a teorizzare su multiversi e stringhe.
continua...

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