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Wednesday, December 8, 2010

Girotondo

Girotondo

La prima esplosione avvenne alle 14,30 GMT in un’internet cafè nella provincia del Guizhou in Cina provocando morti e feriti. Una seconda esplosione avvenne in un centro servizi del Messico, poi fu la volta di un laboratorio elettronico di Kansas City, quindi a Orly in Francia. In Israele qualcosa provocò un incendio di grandi dimensioni.
La causa era un breve racconto civetta con un titolo infantile, ma che nascondeva un codice a 24 bit accuratamente codificato. Il testo apparendo così ingenuo non aveva incontrato resistenze e subito era stato accettato da parecchie redazioni e posto online. Ora chiunque in qualunque parte del mondo con un click poteva accedervi e decodificare la chiave se conosceva la sequenza esatta.
L’uomo, David, cosi si chiamava, nella sua stanza di un hotel di Bangkok accese la TV e ascoltò il notiziario attentamente. Il flusso delle informazioni non autorizzate continuava senza posa seminando il panico nelle sedi diplomatiche mondiali. Poi spense la TV, stese la carta geografica sul tavolo e vi aggiunse alcuni appunti.
L’uomo ripose la carta in e si diede da fare in giro per prepararsi a lasciare l’hotel.
Scese le scale, evitando l’ascensore per una forma di consueta precauzione, poi pagò in contanti e uscì nel caldo umido di Bangkok.
Conosceva il luogo dell’appuntamento. Prese la metropolitana e arrivò nei pressi. Scese e continuò a piedi cercando di destreggiarsi tra le bancarelle che vendevano di tutto e i ristoranti da strada che facevano elevare lunghi pennelli di fumo intriso di fortissimi odori talvolta insopportabili. Arrivò al luogo dell’appuntamento, era un lungo ponte sul fiume Chao Praya. A metà del ponte il mendicante accovacciato per terra tendeva le mani supplichevoli. Gli si avvicino e fece la mossa di lasciarli qualche spicciolo ma in realtà il mendicante fece scivolare una moneta nella sua mano.
Torno sulla strada e prese un taxi per l’aeroporto.
Il check-in era già aperto. Si recò nell’area di attesa all’imbarco. Scelse un ristorante poco affollato dove era esposto il simbolo del WIFI. Aperse il suo computer palmare e inserì la memoria contenuta nella moneta ricevuta dal mendicante. Inserì la faticosa sequenza di riconoscimento. Quando cominciò a leggere senti il brivido salirgli per la schiena nonostante avesse già decriptato migliaia di rapporti segreti. La lunga tabella riportava la lista di tutti gli agenti che agivano sotto copertura delle principali nazioni. Le informazioni comprendevano i punti di contatto le procedure di riconoscimento. Erano decine di migliaia. Insieme erano riportate le società che sotto un’immagine legale in realtà producevano materiali bellici ad alta tecnologia vietate dalle norme internazionali:
gas letali, prodotti iniettabili, guerra batteriologica, centrali della propaganda.
In fondo una tabella portava la scritta agenti e centrali destinati all’addestramento e all’utilizzo di mezzi di persuasione. Una larga parte era dedicata a Guantanamo con nomi, particolari, responsabilità.
David attivò l’applicazione per trasmettere i dati protetti. Inserì il codice. Una barretta avanzo lentamente per qualche minuto sullo schermo. Finì appena in tempo per l’imbarco. Gli addetti al controllo dei documenti lo guardarono ma non dissero nulla.
L’aereo rullò sulla pista poi decollò. David sorrise amaramente e chiuse gli occhi.
Erano passati solo venti minuti quando i maggiori network televisivi interruppero le normali trasmissioni.
BBC, Telegraph, New York Time, El Pais e altri annunziavano una edizione straordinaria entro pochi minuti.
Il mendicante sul Chao Praya alzò gli occhi al cielo quando sentì l’esplosione.
Vide l’aereo esplodere in una palla di fuoco.

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