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Thursday, May 26, 2011

PMI sudditi delle banche che fanno gli intermediari e delle università che fanno i consulenti

Approffitto di questa discussione per esporre la mia sensazione di frustrazione vedendo com gli approcci istituzionali continuano ad essere inutili diversivi o spesso alibi per giustificare l'esistenza di uffici o organizzazioni.
Le PMI hanno un linguaggio diverso dalle grandi aziende e sono assolutamente inutili i grandi meeting con spreco di media che affrontano  il problema nell'ottica sbagliata e finiti i fuochi d'artificio ogni cosa torna come era prima.
Le PMI hanno bisogno di essere rese capaci di avere fiducia in loro stesse, capacità di valutazione e apertura ai nuovi strumenti. Lo stato dovrebbe finanziare la transizione senza cercare di incanalare verso strutture "accreditate" che poi replicano a soggetto.
Le PMI devono essere rese capaci di analizzarsi e affrontare le proprie necessità e limitazioni senza ansie, devono essere informate del perche affrontare abbandonare le strade vecchie basate sui successi passati e incoraggiati a valutare e affrontare rischi calcolati.
Non credo che si andra molto avanti  convertendo le PMI in sudditi delle banche che fanno da  intermediari di affari e di università che fanno i consulenti globali perche in entrambi i casi le PMI resteranno in uno stato di infantilismo senile incapaci affrontare con le loro capacità il cambiamento che li aspetta dietro l'angolo

Saturday, May 21, 2011

Il malato (impresa ) anche se grave rifugge dal pensiero che ci possa essere una via diversa da quella che pervicacemente persegue per anni

Posto qui la mia visione del problema: ( è solo la mia opinione naturalmente )
Tre anni fa avevo visto la crisi e mi sembrava scontato che le PMI dovessero avere la necessità di essere introdotte in una nuova modalità di operare. La realtà ha dimostrato ( a me ) che le cose non sono cosi. Il malato anche se grave e anche se moribondo rifugge dal pensiero che ci possa essere una via diversa da quella che pervicacemente persegue per anni.
Allora mi sono documentato e ho fatto un po di ricerche. Il risultato è che le ricerche dimostrano coi numeri come le PMI non credono al marketing. Peggio ancora la situazione è simile internazionalmente anche in USA. Come ho scritto alcune volte le PMI non sono delle grandi imprese rimpicciolite sono delle entità diverse con problemi diversi e culture diverse.
Mi è allora venuto in mente che probabilmente il significato che si danno ai termini importanti come marketing, investimenti eccetera fossero diversi tra PMI e aziende maggiori, ho fatto una ricerca ed è risultato proprio cosi, una universita inglese ha prodotto un vocabolario comparativo e i significati sono diversi.
Allora uno potrebbe pensare che il sistema nazionale possa intervenire per superare questo gap, ma invece i centri della conoscenza che dovrebbero essere preposti a questo li hanno già cancellati perche scarsamente remunerativi. ( risultato continuano ad essere marketing repellenti )
Questi dati dati sono di 2 anni fa, ora sarà tutto diverso ne sono sicuro

Saturday, May 7, 2011

Cosa è cambiato in 8 mesi ?: Marketing e PMI : un amore non corrisposto.

Cosa è cambiato in 8 mesi ?: Marketing e PMI : un amore non corrisposto. ( ho gia parlato di questo ma vorrei sentire qualche commento. )
Come “Clandestino del Marketing” come mi sento ho indagato , cercato ( su internet ), studiato cercando di approfondire il piu possibile e queste sono le mie considerazioni oggi:
- La situazione che vedo nel campo delle piccole medie imprese è simile a quella dove medici ( chi si occupa di marketing ) cercano di far ingoiare ai pazienti ( PMI ) una medicina amara che assolutamente non vogliono. Chi si occupa di marketing è convinto che le PMI hanno assolutamente bisogno di utilizzare un marketing razionale per poter migliorare sostanzialmente la loro situazione, cosa di cui le PMI non sono affatto convinte e che rifiutano a priori.
Le PMI contribuiscono al PIL mondiale per una percentuale valutata dal 35 al 45.
Da ricerche fatte su campioni di PMI italiane alcuni anni fa risulta che il 75% delle PMI ha idee errate od incomplete sulla funzione ed il ruolo del marketing.
Inoltre il 15% è convinto che il marketing sia una inutile perdita di tempo e di denaro.
Inoltre mi sono convinto che nel linguaggio che usa una PMI il significato differisce da quello di una impresa maggiore.
Per esempio sono convinto per una PMI il termine “investimento” ha un significato di spesa e quindi con connotazione negative mentre in una impresa maggiore investimento può significare “opportunità di guadagno”.
Nel 2002 alcuni ricercatori di università inglesi hanno compilato un dizionario dei termini usati dalle PMI che differiscono in significato dal linguaggio delle aziende maggiori.
Ho scoperto che le particolarità delle PMI non riguardano solo le aziende italiane ma è una caratteristiche delle piccole imprese nel mondo e quindi nel seguito quando parlo di PMI intendo anche imprese straniere.
Le PMI spesso vendono B2B e secondo me la situazione è diversa quando a comprare è un’altra PMI o una azienda maggiore.
Le ricerche che sono state fatte a livello internazionale mostrano come siano inadatti i modelli di marketing adottabili dalle grandi aziende ( 4P e derivati ) quando sono applicati a PMI. Cosi sono stai sviluppati un gran numero di modelli di marketing più adatti ( per esempio Gummesson’s 30 Rs)
Ma ancora la tipologia di prodotto trattato modifica grandemente il modello di marketing che si realizza. Per esempio chi fornisce prodotti ad alto valore unitario ha un frequenza ridotta di transazioni ma è richiesta una alta assunzione di responsabilità per chi decide gli acquisti , così capita che molte imprese adottino inconsapevolmente un modello di marketing relazionale dove l’imprenditore stesso o uno dei soci o un manager gestiscono in proprio le relazioni con i clienti consolidandole nel tempo.
Certo tutto questo pur aiutando nella comprensibilità delle PMI non dà informazioni risolutive nell’approccio con le stesse.
Sta il marketing sopravvalutandosi pensando di dare migliori soluzioni ad una categoria che sembra la più resistente alle crisi e di grande produttività?
Io penso di no e penso che nonostante il marketing adottato spontaneamente dalle PMI sia efficiente non sia completo sotto molteplici aspetti ma penso anche che questa domanda bisogna porsela frequentemente.

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