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Tuesday, April 15, 2014

L'italia al tempo della notte della ragione.

L'italia al tempo della notte della ragione.

April 15, 2014 at 10:59pm
Nessuno ci dirà piu la verità, la verità non porta consenso non aumenta l'indice della fiducia.
Chi si dovesse azzardare a dire come stanno davvero le cose incorrerebbe immediatamente nella sfiducia politica e a livello privato diverrebbe uno sfigato, un pessimista.
Il percorso delle menzogne ha avuto inizio da Berlusconi che, da buon venditore, ha capito subito che alla gente non interessa affatto la veritò, anzi la verità provoca reazioni a livello personale e di consenso popolare.
Cosi è nato "la crisi è solo psicologica", "i ristoranti sono pieni" eccetera.
Grillo ha fatto un passo avanti rispetto a Berlusconi, basandosi sulla ignoranza e sull'odio per le cose tecnologiche di una larga parte dei cittadini Italiani si è autoproclamato "grande esperto" e forte delle leggende metropolitane imperanti sul web ha creato un schiera di fan che credono fermamente in quello che dice, dalle macchine che vanno ad acqua alla pensione di 800 euro minimo per tutti.
D'altra parte Grillo non aveva nessun progetto da difendere nessuna idea di quello che doveva essere lo stato.
Il PD invece che aveva invece un'idea precisa e un ideale ha cercato ( anche ultimamente con Bersani e con Letta) di tenere conto della situazione dello stato cercando pero di tenere conto anche delle reali possibilità e dei vincoli.
Ma la fine prematura di Letta ha mostrato che ormai la gente aveva perso qualsiasi interesse a capire veramente cosa stesse succedendo e al percorso realistico per controllare l'economia Italiana.
Cosi è stato lanciato Renzi, un siluro contro Berlusconi e Renzi, ma allo stesso tempo l'abbandono di qualsiasi decisione ragionata, il passaggio ad una strategia "muoviti, muoviti" qualsiasi cosa tu faccia, a qualsiasi condizione purchè "appaia" alla gente come un miglioramento li faccia felici possibilmente appagando lo spirito di vendetta con la vendita delle odiate auto blu, il licenziamento dei senatori, il taglio degli stipendi dei senatori.
Berlusconi, Grillo e Renzi in realta non sembrano avere nessuna realistica ricetta per migliorare la situazione.
Monti e l'odiata ministro Fornero avevano detto la verità e somministrato la medicina amarissima che era solo l'inizio ma il malato è risultato intollerante alla medicina e quindi Renzi non parla piu di dati reali, di diagrammi, fa uso della capacità di venditore e convince.
Cosi la gente si illude che il problema che li affligge si risolve guardando gli scontrini dei politici Italiani e delle loro ruberie. Certo questo è giusto ma il cuore del problema non è questo, mentre le masse degli Italiani vengono ipnotizzati a guardare queste questioni gli viene nascosta la realtà.
L'economia non si fa con le chiacchiere, ne coi sorrisi, ne con le battute.
L'Italia ha subito il crollo della sua economia che è una cosa terribilemente diversa da una "crisi".
L'Italia non ha alcuna speranza di ricominciare il suo sviluppo se non vengono create le ragioni per rendere l'Italia competitiva sull mercato globale. Nessuna delle ricette di cui si parla sempre da anni aggiunge una lira alla capacita italiana di andare sui mercati che viene lasciata alla "fortuna" dei singoli imprenditori.
E non è vendendo le industrie italiane.
La creazione di valore, di nuovi prodotti, di nuove tecnologie, di nuove relazioni questo è la rottamazione di cui abbiamo bisogno. Ma questa strada di innovazione è una strada che richiede lavoro, fondi, impegni, serieta non si conquistano con le chiacchiere in televisione.
Il risparmio non è affatto in grado di rilanciare l'italia perche è grandemente inferiore al livello necessario alla ripresa. Le piccole regalie, tipo "80 euro al mese" non hanno una massima critica sufficiente per cambiare le cose per nessuno. Meglio investirle per dare soluzioni innovative, per creare aziende pilota che servano a guidare le altre. 

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