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Thursday, March 17, 2011

INNOVARE ? Penso che ci sia un po di abuso di questo termine di moda, forse anche di una certa scena per impressionare. Molti dicono adesso bisogna innovare ma è proprio come sembra ?


Non sono un teorico dell'innovazione, nè del knowledge management e affini. Sono un clandestino dell'innovazione e se vogliamo dirlo con un termine di moda un insurgent,

Cosi posso sicuramente sbagliare se questo non significa arrogarsi il vanto di essere originale.

Ho voluto provare ad anlizzare cosa costituisce per me la mia personale innovazione. Già perche l'innovazione "begin from inside" comincia dall'interno di se stessi. Non ci puo essere innovazione se chi cerca di operarla non si mette nelle condizioni di essere sereno e inesorabile verso se stessi come un rasoio, se non accetta di essere parte dell'innovazione.

Nella mia visione l'innovazione coinvolge profondamente chi la opera.

Riflettendo ho pensato che si auspica una innovazione ogni volta che si cerca di trovare soluzione a qualche problema, oppure si è insoddisfatti della situazione oppure solo perche va di moda,

Intanto non credo che sia giusto perche non è detto che per ovviare ai problemi di cui sopra bisogna in qualche modo innovare, cioè sceglere strade diverse.

Spesso si confonde innovare con rottamare specialmente riferito a cose o persone che hanno una vita demografica o di servizio gia lunga, questa mi sembra una cosa particolarmente idiota perche gli "anziani" costituiscono la storia e dopo averli eliminati non si innova si ricomincia da zero rischiando di tormare esattamente allo stesso punto.

Io penso che quando la gente parla genericamente di innovazione in realta quello che desidera è sentirsi meglio, piu felici perche le responsabilità affidate loro sono meglio state seguite, oppure perche le cose vanno nella direzione che a loro piace.

Come si vede questo discorso è molto piu ampio di quello che si potrebbe attribuire alla sola gestione aziendale e riguarda in realta qualsiasi cosa dal singolo individuo al ministero dall'industria all'università.

Colgo l'occasione per dire che non sono cosi sicuro di questa commistione, frequente, tra argomenti scientifici e spiritualità asiatica perche intanto temo che la reale conoscenza della spiritualità asiatica non sia cosi a portata di mano per tutti e poi perche mi sembra che rimane una rigida linea di divisione di ciò che è dimostrabile rispetto a ciò che non lo è.

Io penso che quando si viene posti davanti ad un problema o ad un fatto o una qualsiasi evenienza della vita con lo scopo di dare un impulso sensibile per farla procedere meglio in modo piu soddisfacente allora è sbagliato porsi nell'atteggiamento di chi vuole cambiare o innovare.

Mi sembra giusto invece porsi in contatto col "problema" prevaderlo ed esserne pervasi e poi lasciare che le percezioni del mondo esterno con tutte le soluzioni avanzate o antiche di ogni genere affiorino e si compenetrino col problema per dare una selezione di scelte che devono dare un alta sensazione di valore, di emozione.

Secondo me questo è il modo in cui si possono sintetizzare scelte non convenzionali ma valide se chi opera è in grado di attingere ad un serbatoio di scambio sufficientemente colmo di dati altamente originali.

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