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Wednesday, February 23, 2011

Focus.it - Principi della teoria quantistica

Focus.it - Principi della teoria quantistica
- Non esiste una realtà obiettiva della materia, ma solo una realtà di volta in volta creata dalle "osservazioni" dell’uomo.

"Veramente lei è convinto che la luna esiste solo se la si guarda?"

"Veramente lei è convinto che la luna esiste solo se la si guarda?"

Taccuino di smontaggio e studio del giocattolo politico

LinkedIN:Taccuino di smontaggio e studio del giocattolo politico




FAQ 1. Che cos'è il Venus Project? | la comunità Italiana di Zeitgeist e del Venus Project

Molto brevemente, il Venus Project (VP) è un'organizzazione che propone un piano di azione fattibile per un cambiamento sociale, un piano che punta ad una civilizzazione pacifica e sostenibile. Il VP sottolinea un'alternativa a cui aspirare, dove i diritti umani non sono solamente una dichiarazione sulla carta, ma un vero stile di vita. Il VP non presenta solo una visione di come potrebbe essere, bensì una visione di come il mondo può essere, se applichiamo ciò che già conosciamo, per raggiungere una nuova civilizzazione globale sostenibile. Esso invita ad una completa ri-progettazione della nostra cultura, in cui i vecchi problemi di guerra, povertà, fame, debito e sofferenza umana non necessaria sono visti non solo come evitabili, ma come totalmente inaccettabili. Qualunque cosa che proponga meno di ciò risulterà in una continuazione degli stessi problemi che osserviamo nel mondo odierno.

Il VP presenta una visione alternativa per una civilizzazione globale sostenibile come

Sunday, February 20, 2011

Spettacolo comune bambini assaltano turisti per avere qualche soldo per sopravvivere
Come è possibile una democrazia fino a che le disparità economiche sono cosi enormi ?
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Thursday, February 17, 2011

I limiti dello sviluppo 35 anni dopo - Crisis

I limiti dello sviluppo 35 anni dopo - Crisis


Se il Club di Roma ha avuto qualche merito, questo è stato  il fatto di essersi ribellato, per primo, alla suicida ignoranza della condizione umana"
Aurelio Peccei
Non so se esiste un inferno, ma se esiste stanno preparando una bella graticola king size per coloro che hanno scientemente mantenuto la stragrande maggioranza della popolazione (comprese le sedicenti classi intellettuali) in una  ignoranza non solo suicida ma anche omicida (vi ricordate, vero? "the american way of living is not negotiable").
Possiamo solo chinare la testa davanti a questi scienziati che hannocombattuto per decenni, con stile e pacatezza, una defatigante battaglia, non solo per far prevalere le loro idee e modelli, ma per difendersi da mille e mille infamie lazzi e maldicenze varie. 
Chinare la testa ed offrire il nostro tributo personale buttando almeno un occhio su questo libriccino del 1972.
Chapeau, Mr Randers, Mrs e Mr Meadows (io e Deb abbiamo avuto l'onore di incontrare  D. Meadows nel 2006, ancora brillante, audace e lucidissimo come e piu' di 35 anni or sono).

Che fine ha fatto il rapporto "I limiti dello sviluppo" che piazzava in questi anni l'inizio di problemi globali ?

 Cerco di realizzare i progetti col valore aggiunto delle persone con cui ho  modo di scambiare idee e opinioni. E sono pronto proporre argomenti e soluzioni che non lascino spazio a irrazionalità e che vedano soluzioni inesplorate. Qualche giorno fa ho avuto modo di scrivere ad uno scienziato vero, l'unico che ogni tanto scambia qualche parola e mi invia suoi scritti . Ho scritto che pare che improvvisamente l'italia che fino ad ora era fatta da santi, poeti e navigatori improvvisamente sembra riempirsi di fondatori di movimenti politici e di innovatori.
C'è una cosa che mi preoccupa il mondo che pure ha sviluppato grandi metodologie non sembra essere riuscito a prevedere per tempo che il 2000 era il giro di boa. Non mi da molto affidamento seguire discipline che sono fallite nel guidare il mondo.
Il mediterraneo sta per esplodere, non l'Africa, non l'Egitto o lo Yemen : Il mediteraneo.
Era davvero imprevedibile ? E'  imprevedibile pensare che lo stesso succederà in sud est asia in un tempo non cosi lontano ? Se io posso farmi queste domande allora sicuramente teste pensanti infinitamente piu attrezzate e piu pagate potevano e dovevano farlo.
Negli anni 80 il club di Roma  si era fatto queste domande ed aveva raggiunto delle conclusioni elaborando modelli matematici. Le risposte riportate nel rapporto "I limiti dello sviluppo" aveva posto negli anni successivi al duemila una serie di gravi problemi che dovevano essere di primo interesse per chi governa il mondo.
Questo rapporto è stato dimenticato ed eliminato mi chiedo perche

SE ABBIAMO UN GOVERNO DEL BUNGA LA COLPA E' DELL'OPPOSIZIONE

Ma dove li abbiamo trovati tutti questi parlamentari pronti a vendersi per due lire ? Ma non avavamo gente che aveva orgoglio, abnegazione, spirito di sacrificio ? ma che razza di parlamentari abbiamo che mai si muovono perr ridursi i propri vantaggi o per occuparsi di dei cittadini in difficoltà!


 NO IO GENTE COSI NON LA VOGLIO! LA GENTE CHE SCOPRE DI TROVARSI IN UN PARTITO SBAGLIATO SI DIMETTE E CAMBIA LAVORO: QUESTA E L'OPPOSIZIONE CHE CHIEDO. BASTA CON UNA OPPOSIZIONE SEMPRE IN OFFERTA SPECIALE! 

Tuesday, February 15, 2011

TUTTI LO SANNO, NESSUNO NE PARLA. - Storia della ITC italiana, mediocre e divorata da un insaziabile parassita.


Storia della ITC italiana, mediocre e divorata da un insaziabile parassita.

La storia vista da me comincia con alcune lettere che avevo diligentemente dattilografato e spedito ai sei big dell’informatica presenti in Italia.
A quei tempi ero uno sparuto geometrino che sognava di poter fare una cosa per cui nessuno mi aveva preparato e neanche consigliato.
Nelle sei lettere chiedevo quanto avrei dovuto pagare per usare un computer.
Erano i tempi dove gli elaboratori erano grandi armadi e il colloquio con loro avveniva con schede perforate, l’interazione con lampadine colorate.
Io a quei tempi d’informatica non sapevo niente e non avevo un soldo per pagarmi eventuali studi ( anzi dovevo lavorare per contribuire un po’ al bilancio familiare )
Era veramente una missione impossibile e penso che chi abbia ricevuto quelle lettere dall’altra parte della barricata doveva essere stato piuttosto sorpreso visto che a quei tempi al mondo degli elaboratori ci si accedeva mediante riservatissimi e costosissimi corsi riservati ai dipendenti delle aziende. Tutti mi risposero gentilmente però e addirittura un gentile ing. Ragno del’IBM mi chiamò al numero di telefono che avevo indicato, quello dello studio dove lavoravo. Ma la chiamata arrivò con i grandi capi presenti e io praticamente non ebbi modo di avere un reale colloquio.
Questo avveniva tantissimi anni fa non c’entra niente con la storia che voglio raccontare eccetto che per stabilire l’inizio.
Gli anni successivi portarono a un piccolo progresso negli elaboratori e fu quello in cui dopo anni di linguaggio macchina finalmente arrivarono gli Assembler e poi i linguaggi di seconda generazione Fortran, Cobol, eccetera.
L’informatica italiana a quei tempi era nettamente divisa tra gestionale e scientifico due mondi divisi e contrapposti. Gli utenti al di fuori delle università erano completamente orientati sul gestionale il che significa uno stuolo di dottori commercialisti ( pochi ) moltissimi ragionieri e poi altri che in un modo o nell’altro entravano nel processo.
L’avvento dell’RPG completava la cultura informatica italiana consolidava RPG e COBOL come un assoluto standard che avrebbe resistito fino ai nostri giorni.
I sistemisti a quei tempi venivano presi dalle aziende, addestrati e poi messi in servizio, cosi come i programmatori.
Che tipo di cultura si era formata ? Una cultura limitata, un sottobosco di società che agganciavano giovani con la speranza di un buon lavoro facendo pagare poche, cattive e approssimative nozioni prezzi inenarrabili a cui i poveri neofiti si sottoponevano pagando certe volte rate per anni.
Le università a quei tempi non avevano facoltà d’informatica tranne  Pisa che costituiva il sogno difficile da raggiungere per molti.
I manager a quei tempi facevano solo i manager, non sentivano per niente il bisogno di avere una cultura specifica che delegavano.
Questa si può dire che chiude una prima fase che penso si può collocare tra la fine degli anni 70 e fino agli anni 90.
L’ingresso dei PC negli anni 80 in quantità massiva ha cambiato fortemente le cose mettendo la potenza dei PC a disposizione dei singoli come anche di piccole aziende.
L’arrivo dei PC è stato un momento di panico per molte gerarchie aziendali perche metteva a rischio monopoli consolidati e poteri estesi.
L’ingresso dei PC con costi accessibili ha permesso a molti utenti di accedere e di farsi una cultura personale e spesso passare la frontiera e diventare addetti ai lavori.
Il resto è storia dei nostri giorni.
Ora è chiaro che le cose si sono svolte senza ordine, senza supporto delle istituzioni e per tempi lunghi senza scuole pubbliche che potessero formare.
Gli Italiani non sono mai stati ( le masse ) congeniali con gli argomenti tecnico scientifici matematica e logica erano per i più un male inevitabile, l’inglese, indispensabile per gli approfondimenti, una noiosa pastoia.
Questo era il mondo del gestionale.
Il mondo dell’informatica scientifica ha un momento forte con l’arrivo delle stazioni grafiche specializzate, costosissime,sofisticate.
In questo mondo spesso erano i fornitori del prodotto  a formare gli addetti e , anche nel caso del software ed erano quasi esclusivamente aziende straniere che  imponevano costi inimmaginabili per compensare i loro esperti e i loro trainer.
Anche qui la formazione non era organica e razionale.
Abbiamo mai avuto in Italia un Bill Gates ? abbiamo avuto fornitori di CAD ? di fogli elettronici di word processor ?
Abbiamo avuto un inizio di queste cose ma poi queste piccole iniziative sono morte di inedia o sono state eliminate perche vendere un computer era più facile e remunerava molto di più.
Abbiamo mai costruito ? Abbiamo avuto un garage italiano dove qualcuno col saldatore sempre caldo ha provato a cimentarsi con l’hardware ? Non c’e mai stato niente di simile all’Hewlett Packard ma ci sono stati tentativi. Cancelliamo la storia Olivetti perche è una storia che parla di uno stato imprenditore con le relative aberrazioni.
Certo alla fine la storia è zero, nessuno ha prodotto qualcosa di assimilabile a quanto dicevo sopra. Gli italiani appassionati di elettronica molti seri e appassionati non sembra che siano riusciti a convertirsi in tempo al digitale, perche ?
Se guardiamo la storia informatica nel complesso si vede che siamo sempre stati succubi della tecnologia straniera e i motivi sono la cecità, la incapacità di innovare delle istituzioni e delle grandi aziende, la fobia antitecnologica tutta italiana specialmente a livello di chi ha avuto paura di perdere piccoli o grandi poteri, la politica gretta del sistema finanziario
Ma la storia non finisce qui:
Da decine di anni qualcuno si inserisce tra le aziende che devono realizzare commesse informatiche e chi le deve realizzare agganciando in basso spesso tre o quattro livelli di intermediazione. I forzati del notebook e della partita iva senza nessun diritto e nessuna forma di assistenza hanno lavorato per decine di anni producendo tutto ciò che in Italia usa l’ITC dalle banche alla telefonia, ai media, alle industrie praticamente ovunque.
E per tutto ciò un intermediario si è sempre  frapposto diventando monopolio, diventando mafia esattamente come succede col caporalato per gli immigrati con le debite forti differenze di compensi.
TUTTI LO SANNO, NESSUNO NE PARLA.
Dove sono gli enti preposti al controllo ? quanto è colpevole questa cecità per un sistema che di fatto ha realizzato un comportamento mafioso ?


Ora i nuovi negri possono vestire la minigonna e le catene possono essere d'oro e costare 5 milioni di euro

Ognuno puo costruirsi la sua personale realta come meglio crede, molta gente  è bravissima a mentire a se stesso e a non avere assolutamente nessun dubbio.
Ma sui principi non si buo barare : nessuno puo usare un altra persona, non ci sono padroni e non ci sono schiavi nonostante ora i nuovi negri possono vestire la minigonna e le catene possano essere d'oro e costare 5 milioni di euro. Ognuno puo pensare che non è vero che l'opinione pubblica mondiale sghignazza di un paese rappresentato da barzellette sconce. Tutto questo non autorizza nessuna strumentalizzazione il mondo sara migliore solo quando sara migliore insieme

Sunday, February 13, 2011

NUCLEO Un progetto che è esattamente l'inverso di un incubatore che funzioni come il big bang e irradi attorno la passione e la coscienza di una nuova creatività innovativa estrema.

NUCLEO
Un progetto che è esattamente l'inverso di un'incubatore che funzioni come il big bang e irradii attorno la passione e la coscienza di una nuova creatività innovativa estrema.
Qualcosa che invece di mettere i concetti attorno alle realtà ( aziende, istituzioni, comunità eccetera ) li introduca al centro di esse.
Mi piacerebbe realizzare il nucleo, un punto di attrazione magari realizzato in tempio Thailandese con i consigli e la saggezza di un maestro ( vero ) di meditazione.
Io penso che forse l'approccio al problema come un qualcosa di consolidato di cui fare una analisi, determinare i difetti e poi progettare realizzare e diffondere le soluzione non sia ottimale, e sia difficile nella fase di analisi e lunga e durissima nella fase della propagazione delle soluzioni.
Un approccio più corretto e produttivo sia vedere la situazione corrente non una entità statica ma quanto di più dinamico si possa immaginare: un mondo in cui segnali si propagano, si incontrano, si scontrano, rimbalzano, generano echi, si amplificano o si smorzano fino ad esaurirsi il tutto generando pattern di comportamenti e tendenze.
Quindi se dovessi generare il cambiamento di un ambiente cosi assolutamente non adotterei un approccio statico ma cercherei di capire e interpretare i cambiamenti in corso le loro interazioni la loro nascita o morte. E se quindi volessi generare il cambiamento cercherei di utilizzare i pattern dinamici esistenti cercando di introdurre uno scarto minimo che poi possa propagarsi ed amplificarsi non creando nuove reti di interazione, che mi sembra una cosa molto pesante e dispersiva, ma incoraggiando e rafforzando gli aspetti delle dinamiche esistenti.
Cosi in realtà si cambierebbe un mondo introducendo un minino di energia e si realizzerebbe con grande velocità

Thursday, February 10, 2011

CHIEDIAMO UNA CLASS ACTION CONTRO BERLUSCONI

Chiediamo che Berlusconi paghi le spese per la perdita di immagine dello stato italiano, per le enormi perdite economiche dovute alla perdita di affidabilitò internazionale di tutte le imprese italiane 

WIKILEAK: Come la MAFIA anche i governi inducono i cittadini all'omerta e ad ignorare Julian Assang e le sue denunce


YouTube - Wiki Leak.flv UN VIDEO SU QUELLO CHE I GOVERNI VOGLIONO NASCONDERE
Facile dire che bisogna denunciare quando si tratta degli altri : Ora tutti cercano di non vedere e torna una cosa che si chiama PAURA, OMERTA, e  MAFIA DI STATO 

Monday, February 7, 2011

Dopo il fuoco ed i numeri l’uomo inventò la realtà ed il tempo.

Io credo che la realtà non sia esistita da sempre. Credo invece che sia un’invenzione dell’uomo per avere uno strumento con cui trattare un immenso e inarrestabile flusso d’informazioni.
Mi spiego meglio con un piccolo esperimento :
Prendiamo un bicchiere d’acqua e un contagocce. Ora riempiamo il contagocce e lasciamo caderne una. Ora osserviamo bene.
La goccia cade e passa dal punto A nell’istante TA al punto B nell’istante TB.
La goccia per le note leggi gravitazionali cade in moto accelerato e occupa quindi punti dello spazio diversi in istanti di tempo diversi.
Osservandola mentre cade abbiamo chiaramente l’idea di qualcosa che è munito di una posizione,di cui si può misurare la velocità, l’accelerazione, la massa eccetera tutte quelle belle cose che la fisica ha insegnato.
Tutto sembra molto chiaro e lineare ma osserviamo qualche istante dopo :
La goccia d’acqua incontra l’acqua contenuta nel bicchiere e si mescola con essa,
Ora non è più possibile misurare nessuno dei parametri di prima: posizione, velocità eccetera.
Che cosa è successo ? la goccia non esiste più ? eppure niente di delle sue caratteristiche sono cambiata, è rimasta acqua come lo era qualche minuto prima. Che cosa ha provocato il passaggio dallo stato di esistenza allo stato di non esistenza ? La nostra capacita di discriminarla dal mondo circostante e di trasformarla in oggetto, corpo materiale.
Ma torniamo a qualche istante fa quando la goccia ha appena lasciato il contagocce e sta discendendo verso il bicchiere.
Noi siamo sicuri che la goccia fosse interessata da uno stato di moto trovandosi in punti diversi dello spazio in tempi diversi. Ma per fare ciò dobbiamo essere sicuri di parlare di un corpo materiale di un oggetto concreto.
Ora io chiedo cosa ci fa pensare che la goccia che si trovava nel punto A e la goccia che si trovava nel punto B fossero realmente la stessa goccia e che cioè esistesse un “oggetto materiale goccia”? Forse il fatto che fossero uguali ? se con ciò vogliamo intendere che misurando i parametri fisici nel punto A e poi nel punto B avremmo ottenuto le stesse misure ?  Se disponessimo di strumenti abbastanza precisi scopriremmo che non esiste niente di materiale che sottoposto a misura in tempi diversi fornisce misure uguali depurate dagli errori strumentali. Perche ? perche tutto quello che esiste è soggetto ad eterna ed  inarrestabile variazione anche scegliendo un intervallo piccolo a piacere. Perche ? perche quelli che noi chiamiamo oggetti o corpi in realtà non sono isolati dall’universo ma ne sono parte integrante interagiscono con lui senza tregua.
Interagiscono scambiando calore, carica statica, carica magnetica, onde gravitazionali eccetera. Un “oggetto” se esiste è vivo e si trasforma in percettibilmente ma continuamente. Anche i corpi nascono si trasformano e muoiono. Un cubetto di ghiaccio diventa aqua in pochi minuti. Una sfera di acciaio si trasforma in ossido dopo un tempo sufficientemete lungo. Ma se anche scegliessimo un oggetto stabilissimo e lo tenessimo sotto il massimo del controllo il problema rimatrebbe. Tutto in passato era un nucleo di piccolissimo diametro e spaventosa densità che ha dato origine al big bang.


E se dopo tutto ciò trovassimo che l’oggetto al punto A e l’oggetto al punto B forniscono esattamente le stesse misure questo dimostrerebbe che si tratta dello stesso corpo ?
Molto probabilmente gocce d’acqua con esattamente le stesse proprietà misurabili sono presenti in numeri immensi nell’universo. Costituiscono una diversa posizione della stessa goccia ? Questo complica enormemente le cose e le rende caotiche.
E cosa succede  se facciamo lo stesso esperimento con un elettrone sparato da un cannone elettronico di un video?
L’elettrone misurato al punto A e l’elettrone misurato al punto B hanno le stesse identiche misure ? queste le rende un unico “oggetto” o “corpo” che si trova in stato di moto ? ma come sappiamo gli elettroni hanno misure che sono identiche ovunque si trovino, allora questo corpo si trova contemporaneamente ovunque ?
Filosofi e scienziati hanno provato a definire il concetto di punto materiale in uno spazio tridimensionale in quiete  trovando grandissime difficoltà
Credo che la definizione di un “mondo reale” fatta di oggetti autonomi sia impossibile e assomiglia molto ai problemi che si trovano cercando di definire un sistema in condizioni di caos. Piccolissime variazioni portano a costruire percorsi completamente differenti.
Il mondo reale va bene per affrontare una certa tipologia di problemi oltre cui è inadeguato e deve essere sostituito ed ampliato. La fisica quantica probabilmente è entrata per qualche verso nelle problematiche di cui parlo dimostrando l’impossibilità di determinare l’esatta posizione di un particella.

Giulio Tremonti : Chi è ?

G Giulio Tremonti - WikipediaGiulio Tremonti (Sondrio, 18 agosto 1947) è un politico e giurista italiano, più volte ministro della Repubblica. Per un breve periodo, negli anni novanta, ha fatto parte di Alleanza Democratica, e poi del movimento politico fondato da Mario Segni, il Patto Segni, con il quale venne eletto deputato nel 1994. Appena eletto, Tremonti passò, attraverso la Federazione Liberaldemocratica, a Forza Italia e votò la fiducia al primo governo Berlusconi, nel quale divenne Ministro delle Finanze.
Durante gli anni ottanta Giulio Tremonti scrisse regolarmente sul quotidiano di indirizzo comunista il manifesto con lo pseudonimo di lombard.[2][3][4]
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Saturday, February 5, 2011

Il brand creato da un pericoloso insurgent palestinese e il suo network

Ora in molti nel mondo ci chiediamo cosa e come innovare un po’ in tutte le scale dalle piccole aziende al mondo intero.
Io ho cercato di partire da un esempio pratico: nel mio POP dicevo :

- Basta auto in Italia : risparmieremo miliardi in ambiente e salute. Produciamole per solo l'estero. Al posto delle auto private  prendiamo ispirazione dai paesi asiatici dove un nugolo di piccoli pulitissimi e condizionati minibus partono non ad orari fissi ma appena completi e costano pochi centesimi.

La maggior parte degli italiani è passata da una vita contadina o artigiana degli  anni 50 ad una vita da dipendente, cosa che ha permesso loro di avere un migliore tenore di vita.
Cosa ne hanno fatto gli italiani di queste maggiori disponibilità economiche ?
Guidati dalla pubblicità hanno consumato gran parte di questi soldi  per comprare prima una poi due poi tre auto per famiglia per scoprire ora che in molte grandi città le auto possono diventare inutili grazie ai divieti antinquinamento, alle isole pedonali, eccetera.
Perche i consumatori sono stati indotti a consumare i loro salari ? La logica delle aziende è stata quella di perseguire il risultato del massimo utile col minimo mezzo.

Ma molto tempo fa qualcuno, possiamo chiamarlo un pericoloso insurgent palestinese,  aveva proposto una logica diversa che portava gradualmente ad agire per un volontario equilibrio dei livelli di vita, esattamente il contrario di quello che ci dicono le massime del marketing imperante che adotta come preghiera  “fa che se oggi non posso essere più ricco io possano almeno essere più poveri gli altri“
Come sarebbe cambiata la società se invece avesse accettato questa profonda rivoluzione globale che si sarebbe diffusa portando la cancellazione degli squilibri, l’abolizione delle caste ma soprattutto inducendo non con la violenza ma con l’accettazione volontaria e cosciente chi stava in migliore situazione a  rinunciarci parzialmente in favore dei meno abbienti?
Nel caso degli italiani anni 50, liberati da un marketing mentitore e molesto, avrebbero probabilmente sviluppato le loro capacita e avrebbero reso il tessuto connettivo più forte dando vita a piccole aziende o facendole crescere e magari le future Apple, o HP , o Microsoft o Facebook avrebbero avuto vita in una cantina italiana dove italiani industriosi e curiosi avrebbero passato il loro tempo sottraendolo al tempo dedicabile a guardare le veline in TV.
Io ho l’impressione che l’economia globale soffre di egoismo e di indifferenenza per chi si trova in condizioni peggiori, quando invece non postula e realizza la sconfitta di altri come strategia principale.
Credo che se analizziamo la maggior parte delle cose che adesso vogliamo innovare allora scopriamo il problema è proprio  quello descritto sopra.
E per quanto riguarda la diffusione di credo che l’insurgent di cui sopra è riuscito a creare una rete di cellule di adepti che si sono estese nel mondo ad una velocità molto alta. Varrebbe la pena di analizzarne le tecnologie ?
Sui motivi per cui questa rete sociale tuttora in piedi non è riuscita nel suo intento penso che sia dovuto alla insita ipocrisia umana che continua a parlare in un modo e ad agire in modo diametralmente opposto. Basti pensare che l’Headquarters di questa rete tuttora attiva convive con una situazione di concentrazione di potere economico e politico e si guarda bene da equilibrare il suo stato grondante d’oro e pietre preziose con i baraccati delle aree sub metropolitane.
Propongo di ripensare a queste questioni in modo critico anche se so che molti lo hanno fatto in precedenza cosi come è stato fatto per “il marketing di Gandhi” e altri.
Spero che il brand creato dal insurgent di cui sopra “JNRJ”  non me ne voglia.

Friday, February 4, 2011

PORCELLUM ITALIA : E terribile ma ammettiamolo : abbiamo il primo ministro che ci meritiamo come Italiani

Continuo a sentire strepiti, urla, proteste perche da venti anni continuamo a mantenerci un governo PORCELLUM con un adeguato presidente del consiglio. Ma se ci pensate bene queste proteste sono sbagliate.
Noi siamo l'Italia dei compromessi, che ha cancellato il fascismo non con un atto di eroismo ma con un tradimento di quelli che aveva accettato come alleati, che sbagliati o noalleati  lo erano davvero.
Noi siamo quelli che per il 50 per cento vogliamo un governo egoista bovino e retrivo. In ogni in ogni famiglia, in casa, in ogni ufficio, in autobus o al cinema è quasi certo che il vostro vicino pensa che sia giusto che i gli stranieri poveri lasciati al loro destino perche noi veniano prima.
Noi siamo quelli che mai pensiamo di poter avere un lavoro senza una raccomandazione, magari da PAPY.
Siamo quelli che per il cinquanta per cento troviamo alla fine non disdicevole mandare le nostre figlie o sorelle o fidanzate a vendersi un tanto a peso con un vecchio porco in cambio di una sistemazione economica per tutta la famiglia.
Siamo quelli che ci facciamo eleggere con in mano una bandiera ma poi corriamo appena qualcuno ci getta il boccone e lecchiamo per ringraziare.
No, non è strano che abbiamo questo primo ministro, la maggior parte di noi conosce solo il marketing di "c'à niscuno è fesso" e mai rinunceremmo a nessuna briciola a costo di qualsiasi equilibrio della coscienza.
No la corruzione non la porta Berlusconi, lui è solo il termometro di quanto ignobile un popolo possa diventare quando proviene da una storia di subalternità secolare senza il riscatto di una rivoluzione.

Thursday, February 3, 2011

Innovazione: una vista dinamica

Caro Luigi.
mi permetto di riscriverti magari per avere un tuo commento.
Riguardo l'approccio al cambiamento io penso che gia sicuramente saranno stati riconosciuti e sperimentati molti approcci da parte degli studiosi di questo campo.
Io penso che forse l'approccio al problema come un qualcosa di consolidato di cui  fare una analisi, determinare i difetti e poi progettare realizzare e diffondere i rimedi  sia non ottimale,  difficile nella fase di analisi  e lunga e durissima nella fase della propagazione dei rimedi.
Io, ma so che appunto esisteranno sicuramente soluzioni suggerite da persone che professionalmete si occupano di questi problemi, io credo che invece un approccio più corretto e produttivo sia vedere la situazione corrente non una entità statica ma quanto di piu dinamico si possa immaginare: un mondo in cui segnali si propagano, si incontrano, si scontrano, rimbalzano, generano echi, si amplificano o si   smorzano fino ad esaurisrsi il tutto generando pattern di comportamenti e tendenze.
Quindi se dovessi generare il cambiamento di un ambiente cosi asolutamente non adotterei un approccio statico ma cerherei di capire e interpretrare i cambiamenti in corso le loro interazioni la loro nascita o morte. E se quindi volessi generare il cambiamento cercherei di utilizzare i pattern dinamici esistenti cercando di introdurre uno scarto minimo che poi possa propagarsi ed amplificarsi non creando nuove reti di interazione, che mi sembra una cosa molto pesante e dispersiva, ma incoraggiando e rafforzando gli aspetti delle dinamiche esistenti.
Cosi in realta si cambierebbe un mondo introducendo un minino di energia e si realizzerebbe con grande velocita.
Grazie per aver ascoltato discorsi probabilmente superati

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